Rapiti ed
impianti: fattore umano o realta' aliena?
di Antonello Lupino
Qualche anno fa, in occasione del I e II simposio di S. M. Maddalena,
organizzati dall'USAC, ho accennato ai casi di rapimento ed implantaggio
verificatisi in Italia e che avevo analizzato.
Nel corso dell’esposizione dei fatti, mi ero soffermato sull’importanza che,
nei casi di rapimento, avevano gli eventuali impianti rinvenuti nel corpo di
alcune di queste persone.
Vi illustrero' quindi, un breve riassunto di cio' che in quell’occasione ho
mostrato ai presenti, in relazione agli impianti, dividendo questo mio
intervento in due parti e riguardanti casi da me investigati ed analizzati.
I Parte – I casi
1° Caso - "Ginevra"
Il primo caso di cui ho parlato è stato
quello della ragazza di Ferrara, che noi abbiamo chiamato “Ginevra”, la
quale dall’eta' di 12 anni era stata costantemente interessata da fenomeni di
rapimento. Questi episodi si ripeterono fino all’eta' di circa 32-33 anni e
sfociarono in un incontro con un essere gelatinoso, simile al tipo di alieno
grigio, che attraverso' la strada mentre lei ed il marito rientravano da un
paese in provincia di Ferrara, diretti verso la citta'.
Dopo essere stata sottoposta ad una seduta di Auditing, (una tecnica
inventata da altri ma messa a punto per i casi di rapimento, quando facevo parte
del Dipartimento Tecnico-Scientifico dell’USAC), la ragazza
ricordo' tutto quello che le era accaduto durante il rapimento, descrivendo, nel
corso di una delle tante sedute, un episodio in cui lei, all’epoca
quindicenne, si trovava in un ambiente, probabilmente sotterraneo, in cui vi
erano, oltre alle solite entita' biologiche di tipo grigio, anche tre militari
in divisa, uno alto circa due metri con barba e capelli rossi, ed altri due con
capelli scuri, piu' bassi.
Questi ultimi sovrintendevano ad alcune operazioni che le entita' stavano
effettuando intorno ad un ordigno dall'apparenza un aereo "Stealth".
Precisiamo che questa persona non ha mai letto ne' e' stata influenzata da
riviste o trasmissioni sull'ufologia, ne' mai aveva avuto occasione di vedere
quel determinato tipo di aeromobile.
Dopo averci descritto con quali tecniche veniva effettuato il rapimento, ci
descrisse le uniformi di questi militari che in un modo o nell'altro erano quasi
sempre presenti negli ambienti in cui lei veniva trasportata. Tuttavia, le
analisi a cui lei veniva sottoposta, venivano praticate da una diversa tipologia
di alieni, molto piu' alti e piu' tecnici degli altri.
La donna non e' mai stata sottoposta ad alcun tipo di tecnica di impianto, ma le
entita' con cui veniva in contatto, si dimostravano maggiormente interessate al
suo aspetto fisico-biologico.
Un anno dopo aver concluso le indagini con questa persona, leggemmo da un
notiziario ufologico statunitense, il Desert News di Salt Lake City,
nello Stato dell'Ohio, una notizia, secondo la quale alcune persone, rapite ad
opera aliena, erano state ulteriormente rapite da personale militare
statunitense. Tutte le operazioni di post rapimento erano dirette guarda caso da
un ufficiale alto circa due metri, con la barba ed i capelli rossi. Voi credete
alle coincidenze? Io no!
2° Caso - "Piero"
L'episodio riguarda un professionista
veneto, il quale, dopo aver saputo da alcuni colleghi di lavoro che il nostro
Centro si interessava di questi fenomeni "strani", decise di
contattare il Prof. Di Gennaro e l'USAC di cui all'epoca facevo parte, affinché
potessimo dargli una spiegazione su un fatto accadutogli nell'adolescenza, all'eta'
di 12 anni circa.
Egli ci racconto' che in quel periodo, a cui si riferiva l'episodio, era molto
ammalato ed aveva una brutta broncopolmonite. In quegli anni (1965 circa), le
broncopolmoniti erano molto pericolose e talvolta, se curate male portavano al
decesso. Mi disse che mentre i genitori discutevano nella sala da pranzo se
portarlo all'Ospedale od attendere la mattina seguente, egli si trovava nella
sua camera da letto con la febbre. Il padre entrò nella sua stanza per
controllarlo e spense la luce. Era circa mezzanotte.
Dopo un po' di tempo (egli non dormiva), la stanza si illumino' e si trovò
davanti al suo letto due sagome con camici verdi e mascherine asettiche.
Questi dottori dissero al ragazzino: "Tu sei molto ammalato, sicuramente
non arriverai a domani. Tuttavia se vuoi salvarti devi autorizzarci a farlo.
Dovrai essere disposto a darci dieci anni della tua vita però. Cosa vuoi fare?"
Voi che cosa avreste fatto al posto di un ragazzino che sa che puo' morire e
quello e' l'unico modo per essere salvato?
Vi dico cosa fece lui: accettò.
L'indomani si risveglia senza più la broncopolmonite e senza piu' la febbre.
Strano vero?:
Dopo diversi anni, il nostro ragazzino, che nel frattempo e' diventato uomo e
docente alle scuole superiori, nota sulla sua schiena, all'altezza dei reni, una
strana cicatrice, da un rene all'altro.
Se fosse stato sottoposto ad un intervento chirurgico, non ci sarebbe niente di
anormale, ma egli non è mai stato operato in quella zona del corpo e da
indagini effettuate presso i nosocomi locali non ci e' risultato niente di
simile. Perciò la domanda era: se non ci sono state operazioni conosciute su
quella zona corporea, che cosa è accaduto? Egli era talmente curioso di sapere
cosa gli era accaduto quella notte, che accettò volentieri di sottoporsi alla
tecnica non ipnotica dell'Auditing.
Questa tecnica, efficacissima e naturale al 100%, si dimostrò utile anche nel
suo caso. Dopo le domande preliminari alla tecnica, ritornò all'episodio in cui
si trovava a letto ammalato. Egli descrisse i "dottori" che lo
portarono in una sala che assomigliava ad un complesso operatorio.
Lo esaminarono con strane apparecchiature e lo adagiarono su uno strano letto,
freddo e somigliante al legno.
Questo letto era formato da due parti sovrapposte, le quali scorrevano una
sull'altra in tutte le direzioni come potete vedere. Ad una certa altezza del
tavolo vi era una feritoia orizzontale, dalla quale sembrava fuoriuscissero
sulla sua schiena degli "arnesi" che lo pizzicavano. Sul soffitto egli
vedeva degli strani tubi un pò dappertutto, come delle prese d'aria. La stanza
aveva altri quattro letti come quello ed ogni letto sembrava collegato ad un
monitor sulla parete.
Dietro la sua testa vi era una porta arcuata, con un finestrino rettangolare più
in su della metà, una ruota tipo un volante ed una leva (come le porte stagne
di un sommergibile!).
Vi chiederete come faccia a vedere tutte queste cose, se lui si trova adagiato
su di un lettino operatorio. Ebbene, egli durante questa fase, molto traumatica,
ha avuto una OBE, o meglio una esperienza Extra corporea, nella quale ha
visto tutto ciò che accadeva nel suo spazio.
Non si è limitato solo a questo, egli ricorda che sotto questa forma, ha
seguito i "dottori" lungo un corridoio con la volta piegata e con
delle finestrelle rettangolari e luminose all'altezza degli occhi.
Il corridoio ha poi portato i dottori in una stanza dove essi si sono tolti le
mascherine e l'equipaggiamento precedente.
La stanza era molto grande ed al suo centro vi era una specie di tavolo
quadrato, senza gambe che partiva dal pavimento. Ai lati della stanza vi erano
due sedili sui quali erano seduti due di questi esseri, uno sembrava intento ad
armeggiare su questo monitor con alcune scritte in rilievo, una luce gialla
lampeggiante ed altre scure che si muovevano lungo alcune linee verticali blu.
L'altro dei due sembrava stesse pilotando qualcosa, visto che aveva una leva in
una mano e con l'altra spingeva degli strani pulsanti. Avevano quattro dita!
Questa era la prima parte della storia di questa persona. Le sedute e le
indagini continuano ancora, in quanto vi sono ulteriori elementi da aggiungere a
quelli che già abbiamo per formulare dei giudizi in merito.
3° Caso – "Alex"
Era il mese di maggio del 1982 e il
giovane Alex, dopo essere rincasato dal lavoro, fa la doccia, cena e va a letto.
Ad un certo punto ode un ronzio nella sua camera e sente degli strani formicolii
sulla sua schiena.
Dopo questi formicolii, egli si accorge di aver la schiena bagnata. Poi non si
ricorda più nulla. Egli ebbe paura a girarsi per vedere a che cosa potesse
condurre quello strano formicolio. Gli episodi continuarono, sera dopo sera,
tant'è che ad un certo punto egli esitava ad andare a letto, in quanto ben
sapeva ciò che sarebbe accaduto poi. Ma una sera di due mesi dopo accadde
qualcosa che cambio'; completamente la propria vita.
Coricatosi, non aveva sonno, ma si sentì talmente stanco da chiudere quasi
istantaneamente gli occhi. Subito dopo, nel dormiveglia, si accorse che la sua
stanza era illuminata da una luce quasi solida. Ma come al solito, egli non ebbe
il coraggio di guardare alle proprie spalle. Ad ogni modo, lo strano formicolio
continuò. La mattina seguente, la madre che entrò nella stanza per svegliarlo,
lo sgridò, in quanto tutti i propri indumenti, compresi quelli intimi, erano
sparsi sul pavimento. Il letto era interamente bagnato ed odorava di sudore.
Il tempo passò ancora, ed il nostro Alex, ormai diciannovenne partì per il
servizio militare. Mise su famiglia come ogni essere umano sogna di fare, e dopo
poco ebbe un bambino.
Un giorno, mentre percorreva con il figlioletto di circa due anni, a bordo della
sua macchina la strada statale PILASTRI (FE) - FERRARA, un camion che
proveniva dalla corsia opposta alla sua, gli invase la carreggiata. Capita la
situazione di grave pericolo, e per salvare la vita al figlioletto, non esitò a
fargli da scudo con il proprio corpo. L'impatto fu terribile, e sebbene il
bambino se la cavò con poche escoriazioni, egli subì un grosso trauma cranico.
Gli venne asportata la milza, ebbe alcune vertebre spostate, oltre ad alcune
fratture composte e scomposte.
Dopo il ricovero in ospedale e la lunga degenza presso la propria abitazione,
egli si recava periodicamente per le visite di controllo presso il chirurgo
ortopedico che lo seguiva nel suo decorso. Un giorno il chirurgo lo chiamò e
gli disse se poteva raggiungerlo presso il proprio ambulatorio, in quanto doveva
comunicargli alcuni dati. Una volta giunto nell'ambulatorio, al nostro Alex
venne detto: ".. ho appena finito di esaminare alcune lastre da cui si
evince che le placche che noi t'abbiamo inserito per rinforzare i punti di
frattura ossea, vanno molto bene, ma non riusciamo a capire chi possa averti
inserito questi oggetti".
Detto ciò, il chirurgo mostra ad Alex una serie di oggetti fusiformi e
piccolissimi, localizzati all'interno di un disco intervertebrale e di una
costola.
Ma cosa erano questi strani oggetti? E, soprattutto, chi li aveva inseriti in
quelle zone, visto che il chirurgo non ne sapeva nulla, ed Alex continuava a
ripetere di non aver subito mai prima di allora nessun tipo di intervento?
Poco tempo dopo questo fatto si rivolse a noi, che analizzammo con le dovute
cautele la sua situazione. Venimmo a sapere dai vicini e da conoscenti del
proprio luogo di residenza, che era un ottimo padre di famiglia, non bevevo, non
dava adito insomma, a tutte quelle azioni che possono far diventare una persona
un essere superficiale. Anzi, egli è tenuto in gran considerazione al suo
paese. Quindi, dopo le nostre indagini, nulla emerse, circa
"montature" ad hoc, o espedienti di alcun genere usati per farsi
pubblicita'.
Usando i nostri apparati in grado di rilevare fonti magnetiche, oltre al
metal-detector in nostro possesso, comprendemmo che si era di fronte ad impianti
di origine metallico-magnetica, che reagivano come ripetitori di un segnale
nell'ordine dei 20-25 Hertz. Cosa fare?
Era chiaro che eravamo di fronte ad un caso lampante di "Abduction",
per cui mettemmo immediatamente al corrente "Alex" di cosa potesse
essergli accaduto. Al che egli ci chiese di essere sottoposto alla tecnica
dell'Auditing, che noi, unico Centro Ufologico al mondo, usiamo sui casi di
presunto rapimento alieno. Le analisi sono iniziate da circa un mese ed ogni
volta che sentiamo parlare Alex in seduta, oltre a raccogliere nuovi particolari
sul suo caso, notiamo che egli stesso si stupisce di ciò che rivive in quei
momenti.
Quelli che Vi sto illustrando in questo momento sono i risultati delle analisi
su alcune di queste persone, all'interno del cui corpo sono stati rinvenuti ed
in alcuni casi, ritrovati degli oggetti di provenienza non terrestre, dato
quest'ultimo, appurato confrontando le percentuali isotopiche presenti nella
struttura di queste "sonde", nettamente superiore a quelle di
materiali assemblati sulla terra.
Parte II - Ricerche "terrestri"
Premetto che dal 1947 ad oggi, diverse
equipes di neuropsichiatri ed ingegneri elettronici, ingaggiati dall'apparto
governativo-militare mondiale, ma soprattutto statunitense, si sono affannati,
talvolta con esperimenti classificabili come crimini contro l'umanita'. Questi
esperimenti prevedevano, tra l'altro, l'irraggiamento di vasti territori in
varie parti del mondo, con onde elettromagnetiche ad alta intensità, modulabili
secondo determinati parametri. Il capostipite di queste equipes, fu lo spagnolo Prof.
Juan M. R. DELGADO, che già subito dopo la II Guerra Mondiale si dette da
fare, coperto dal regime fascista spagnolo, per capire come poteva essere
influenzata la vita degli esseri umani, agendo sul loro cervello attraverso
sonde od altro.
Questo "Esimio" luminare, Direttore della Clinica Neuropsichiatria
Universitaria dell'Universita' di Yale, negli Stati Uniti, dopo aver
studiato come controllare la mente umana attraverso sonde impiantate nel
cervello, dirottò la sua attenzione sulla Stimolazione Elettrica Cerebrale
Diretta (ESB), abbracciando il più vasto settore degli effetti bilogici dei
campi magnetici (Correnti Oblique).
Il seguente Brano è tratto dalle pagine 89-96 del libro di DELGADO "Controllo
fisico della Mente - Verso una Societa' Psicocivilizzata", edito nel
1969 (Il titolo è tutto un programma!).
Ora si sta colmando la lacuna, (si riferisce alle lacune della scienza biomedica
fino a quel tempo) e come illustrato nelle figure 4 e 5, e' gia' possibile
equipaggiare animali od esseri umani con dispositivi chiamati stimoricevitori,
programmati per la trasmissione e la ricezione di comunicazioni elettriche da e
per il cervello nei soggetti attivi (li distingue da soggetti repressi!). La microminiaturizzazione
di alcuni componenti elettronici ci permetterà di costruire uno strumento più
efficace nel controllo dei parametri eccitativi tramite un'accurata telemetria
cerebrale, attuata con tre sensori installati in tre punti diversi del cervello,
stimolando all'uopo precise aree, in seguito a determinati segnali elettrici di
attività cerebrale.
E' ragionevole speculare che in un futuro ormai prossimo, gli stimoricevitori
possano provvedere ad un controllo pressoché totale dell'individuo,
interfacciando il proprio sistema neuro-fisiologico con un computer remoto,
causando peraltro un'azione reazione tra neuroni e strumenti, la quale
rappresenterebbe una nuova tendenza nel campo del controllo medico a distanza
delle funzioni neuro-fisiologiche.:P>
Quattro anni fa intercettai una lettera dell'IBM- settore Tecnologia Avanzata
- indirizzata al Dipartimento dei Penitenziari americani (l'omologo del
nostro Ministero di Grazia e Giustizia).
Nella lettera (disponibile nel banchetto all'ingresso della sala, per chi la
volesse, unitamente ad altri documenti), il relatore esponeva le proprie paure
circa una recrudescenza del crimine con l'avvento del terzo millennio. Egli
passava quindi a descrivere un piccolo gioiello della tecnologia, capace di
risolvere i problemi di aumento della criminalità.
Questo dispositivo doveva essere impiantato sotto la cute dell'individuo
prescelto, ed una volta installato, l'operatore remoto decideva il destino del
malcapitato. Il relatore di questa lettera afferma che il proprio Dipartimento
ha sperimentato questo microchip, denominato "Neural Chip 2025",
su detenuti del Fronte di Liberazione del Messico, detenuti nelle carceri
del Texas.
Su due di loro, agendo sui settaggi remoti del chip, sono state inibite le
funzioni del sonno, al punto che per quattro giorni non hanno dormito. Ad altri
due è stato inibito lo stimolo della fame per una settimana. Uno dei restanti,
quello più pericoloso di tutti, è stato provocato fino all'eccesso, ma non ha
mai reagito.
L'esposizione del microchip continua illustrando le tecniche e la zona della
prevista collocazione sottocutanea, nonché le motivazioni da addurre per non
far trapelare nulla all'ignaro portatore. Colsi l'occasione di un invito a
relazionare presso la sala "San Leone Magno" in Roma, per diffondere
presso il pubblico questa notizia sensazionale, alla presenza di numerosi
giornalisti e tecnici della Rai TV. Conobbi in quell'occasione Giorgio Pacifici,
regista di Rai 3 Misteri, il quale mi espresse alcuni dubbi sul contenuto
di queste mie affermazioni, ma l'anno dopo anche alla Rai pervenne la notizia e
quasi immediatamente ne diedero notizia attraverso il Notiziario Nazionale.
Si ottenne in questo modo che un vasto movimento di opinione pubblica si
mobilitasse e facesse in modo che alla IBM sospendessero la fabbricazione del
microchip.
In questo momento, lungi dall'essersi arenata, la ricerca nel campo degli
impianti da utilizzare per il controllo remoto degli individui, da parte dell'establishement
politico-militare, è continuata. In che modo lo andremo a vedere insieme da ciò
che segue.
Qualcuno tra i presenti avrà sicuramente sentito parlare del Dottor WARWICK.
Per chiarirvi le idee, vi ricordo che questo professionista è quello che ha
inventato un microchip da inserire sotto la pelle, il quale permette di aprire
porte, attivare elettrodomestici e collegarsi a computer remoti. Egli crede
talmente tanto nella sua "creatura", che se l'è fatta impiantare
all'altezza del gomito.
Questo "eroe", così definito dai media, afferma inoltre che non sa se
allo stato attuale, il dispositivo inserito sotto la sua pelle provocherà
disfunzioni, malattie, o peggio, la cancrena. Il nostro inventore, prevede, a
proprio dire, che in un futuro non molto distante , si avrà una forma di vita
dominante sulla terra, basata sui microchip. Di questo progetto si e' occupata
anche la IMI (Israelian Military Industries), che girò il progetto agli
Stati Uniti, i quali a loro volta lo sperimentarono sui militari impiegati
nell'operazione "Desert Storm". Non è chiaro se questo
dispositivo fosse inserito chirurgicamente all'interno dei loro corpi,
I dati in nostro possesso ci indicano sicuramente che questo dispositivo è
stato usato dal 1994 su animali domestici o bovini; quindi sui detenuti delle
varie carceri americane (sicuramente più efficace del bracciale elettronico!),
ed inoltre su pazienti affetti da morbo di Alzhaimer. Oltre a questi dati
non sappiamo a cosa possa essere servito, non è comunque difficile intuirlo, né
ci vuole molta fantasia!
Immaginate ora che enormi potenzialità si nascondono dietro l'uso di questo
ordigno, che in un prossimo futuro, le banche potranno proporre ai loro clienti
, rendendo superfluo ed ingombrante l'uso delle odierne carte di credito, e
creando le basi per un controllo totale della privacy dell'individuo.
Certamente il Prof. WARWICK può essere soddisfatto della sua invenzione, visto
che ogni giorno migliaia di giornalisti intasano il suo telefono, chiedendogli
spiegazioni sul proprio dispositivo, e di fatto attuando una propaganda sui vari
media, che si trasforma in pubblicità per il dispositivo. Questo stato di cose
non giova di certo al ragionamento razionale sul perché di una simile
creazione, né serve altrettanto a farci capire dove si vuole arrivare. Solo la
tenacia e la perseveranza di ristretti gruppi di persone, che hanno capito la
vera minaccia di questi dispositivi, talvolta causa una scossa alla coscienza
collettiva, ed in quel caso ci si accorge che l'essere umano viene sempre più
considerato una sorta di bovino da monitorare ed allevare, con gran piacere del
Prof. WARWICK e compagni.
Comparazione tra Tecnologia umana e Tecnologia aliena
Negli anni sessanta, l'essere umano
aveva appena varcato i confini del nostro pianeta, stabilendo nuovi primati
interplanetari che con il passare del tempo sarebbero stati di volta in volta
surclassati da nuove scoperte. In quegli anni, il mondo si stava ancora
riprendendo dalla guerra di Corea, consecutiva alla II Guerra Mondiale, ed ecco
che a causa delle realtà politiche diverse, esso si divise in due blocchi: Est
ed Ovest.
Questo innescò tra i due capisaldi U.S.A. ed URRS, una corsa agli armamenti ed
alla migliore tecnologia. I migliori cervelli appartenenti ai due blocchi
vennero mobilitati, su base volontaria o meno, per dare il loro apporto alla
costruzione del più grande arsenale di armi tecnologiche e di distruzione di
massa mai esistita. Ciononostante, nell'ombra apparati occulti delle varie
"Intelligence", finanziavano progetti fantapolitici di
controllo delle masse, sperimentandoli regolarmente su alcune frange emarginate
della popolazione. Da questo tipo di esperimenti e dai risultati raggiunti, la
tecnologia si mosse in diverse direzioni, ma tutte con un unico scopo: Il
controllo totale della mente degli individui!
Nacquero infatti in quel periodo alcuni progetti che ancora oggi troviamo in
atto: il progetto MKULTRA ed il progetto MONTAUK, i cui principali
obiettivi erano naturalmente il controllo della mente a distanza e la
creazione di armi psicotroniche in grado di influenzare pensieri ed azioni delle
persone. Per capire quale fosse il meccanismo chimico-biologico che attivava
i pensieri ed agiva sulla biochimica generale del corpo umano, era necessario
parametrare questi dati, era quindi d'obbligo che i valori venissero registrati
ed analizzati da biologi e neuropsichiatri, i quali avrebbero poi stabilito,
sulla base dei dati ottenuti, quali parametri alterare per ottenere da un essere
umano, libero di decidere e di pensare, una sorta di automa in grado di ricevere
comandi remoti per chissà quali scopi occulti. La tecnologia si è quindi
concentrata sullo sviluppo e miniaturizzazione di sonde e sistemi atti a
ricevere e trasmettere i dati da e per il corpo dell'individuo a cui vengono
inseriti. Nessuno si è mai chiesto nulla di tutto ciò, fino a qualche anno fa,
quando dopo che si registrarono i primi avvistamenti ufologici, i primi due
esseri umani vennero rapiti da esseri alieni e portati all'interno del loro
velivolo. Si trattò di Barney e Betty Hill.
Da questo momento in poi le varie comunita' scientifico-ufologiche, si
resero conto che la ricerca non andava indirizzata solo nell'avvistamento o
nell'atterraggio di questi ignoti ordigni, ma le sue componenti erano anche il
rapimento di esseri umani e la mutilazione di animali. Da quando uscirono allo
scoperto i primi rapiti e vennero analizzati da équipe di esperti e medici, si
trovarono, in alcuni casi, degli oggetti all'interno di determinate zone del
loro corpo, oggetti la cui funzione era totalmente sconosciuta. Erano gli anni
ottanta e la tecnologia umana nei confronti della miniaturizzazione avanzava
spedita, ma ancora (almeno non ufficialmente!) non eravamo in grado di produrre
delle sonde così piccole da essere inserite nel cervello od in altre parti del
corpo senza produrre tagli o ferite difficilmente rimarginabili entro pochi
minuti. Infatti, le varie sonde progettate da Università statunitensi,
allineate con il Governo, erano abbastanza voluminose che il loro posizionamento
in determinate aree cerebrali od in altre parti del corpo richiedeva un vero e
proprio intervento chirurgico che lasciava certamente delle ferite non
immediatamente rimarginabili. Esisteva poi un altro problema: l'alimentazione.
Considerando nuovamente la nostra tecnologia dell'epoca, non era facile
alimentare dei dispositivi, peraltro con poche funzioni operative, con
accumulatori convenzionali miniaturizzati.
L'energia per il funzionamento doveva essere perciò presa da un'altra parte
possibilmente in autonomia. Il nostro corpo produce delle piccole quantità di
corrente, le quali con un giusto trasduttore, potevano alimentare questi
dispositivi. Purtroppo ciò si sarebbe portato a termine molto più avanti.
Quindi nello specifico caso del dispositivo alimentato da energia convenzionale,
oltre alla propria grandezza, si sarebbe aggiunta l'ulteriore consistenza
dell'accumulatore (Immaginatevi che taglio per inserirlo!).
Nel corso di questi anni, controllando i dati che abbiamo acquisito, almeno
in Italia sui rapiti, e grazie anche alla tecnica di Regressione
Cosciente chiamata "AUDITING", abbiamo
rinvenuto quasi sempre, nel corpo dei rapiti analizzati, delle sonde talmente
piccole che solo con determinate analisi ai raggi X abbiamo notato. Alcune di
esse si trovavano all'interno di mani, setti nasali, genitali, padiglioni
retroauricolari, all'interno di ossa, dentro la colonna vertebrale, nonché
all'interno del cervello, in corrispondenza della ghiandola pituitaria.
Non ho mai riscontrato, nel corso di questi 15 anni di attivita' nel campo
dei rapimenti, alcuna cicatrice in corrispondenza degli impianti, né si e'
potuto fare asportare ognuna di queste "sonde", in quanto in alcuni
casi si sarebbe rischiato di incidere parti vitali del corpo delle persone in
questione.
Solo in due di questi casi si è potuto operare, nel primo non abbiamo
potuto farlo, in quanto non era d'accordo il soggetto; nel secondo caso il
soggetto si è fatto operare e l'impianto che gli causava svariati disturbi, è
stato rimosso ed oggi è in nostro possesso. Proprio grazie a questo caso
abbiamo scoperto che l'epopea degli impianti alieni costruiti con materiali
hi-tech o metallici, è finita.
Infatti, l'impianto, con caratteristiche di emissione magnetica similari
agli altri, si è rivelato essere non metallico ma biologico, composto di
cheratina e sensibile alla luce della lampada di WOOD.
Conclusioni
Ho letto il libro e seguito il lavoro
del Dottor HELMUT LAMMER, a cui esprimo tutto il mio apprezzamento per
aver trovato, nelle pieghe di alcuni casi di rapimento, peraltro difficili da
analizzare, la mano umana che alcune volte lavora in collaborazione o segue
remotamente gli sviluppi dei rapiti. Devo però muovere una critica al Dottor
LAMMER, che per quanto riguarda i casi nell'Unione Europea non ha indagato a
fondo nel "Vecchio Continente", altrimenti avrebbe scoperto dei casi
che nulla hanno a che vedere con la mano terrestre. Alcuni dei casi da noi
investigati e sottoposti ad AUDITING, ci hanno permesso di capire
l'ubicazione di alcune basi, dividendole in basi di implantaggio e basi
di appoggio.
Sulla scorta di quanto sopra, le mie conclusioni sono queste: nei primi casi di
rapimento con innesto di relativi impianti, non si rilevarono presenze militari
terrestri, ma chi li subì descrisse degli esseri piccoli con la testa abnorme
rispetto al corpo, e gli ambienti in cui fu portato vennero descritti a pianta
circolare, con laboratori medici non convenzionali. Il fatto che desta più
perplessità è che se nel corso del rapimento vengono eseguiti degli
implantaggi, di questi non vi è traccia alcuna sulla pelle dei soggetti.
Nessuna cicatrice appare all'esame medico, mentre se l'impianto viene inserito
nel cervello non vengono trovate tracce, eccetto alcune volte del sanguinamento
dai fori nasali. Tutto questo fa supporre una tecnica chirurgica sofisticata,
che noi ancora non possediamo. Se si pensa che in alcuni casi, la sera prima è
stato rinvenuto l'impianto all'interno del corpo o del cervello, il giorno dopo
esso non c'era più! La domanda che sorge spontanea è: "se per inserire
l'impianto, per quanto piccolo possa essere, si è adoperato una sonda, per
toglierlo senza lasciare traccia, come si può fare? A mio avviso
bisognerebbe inserire la stessa sonda nel tragitto d'entrata, aspirare l'oggetto
e sfilare la sonda. Il tessuto non si lacera, ma si allarga e quindi non lascia
tracce!"
Ebbene, questo è quello che esattamente accade! Questa non è tecnologia umana,
almeno per ora!
Abbiamo anche appurato che se viene indirizzato un fascio di onde ELF,
nella frequenza da 0,1a 35-40 Htz verso la testa dell'individuo,
al variare della frequenza, la propria ghiandola pituitaria entra in risonanza
con le onde ELF, agendo sulla corteccia uditiva e/o visiva del malcapitato,
oltre che a creare temporanee paralisi ad una parte od a tutto il corpo,
causando anche la catalessi ed agendo in maniera psico inibitoria sui processi
del ricordo. Non sarebbe stato possibile con i nostri mezzi di allora fare tutto
ciò. Oltretutto, c'è anche da considerare il fatto della nuova serie di
impianti che non sono metallici ma biologici, pur avendo le stesse
caratteristiche magnetiche.
Gli esseri umani hanno raggiunto da poco questa tecnologia, mentre questi
sintomi sono riscontrati sin dal caso degli Hill, epoca in cui certo l'essere
umano era ben lungi dal possedere tale tecnologia. Secondo il mio parere,
esistono due tipologie aliene: quella che collabora con elementi occulti del
potere mondiale per scopi che ben conosciamo, ed un'altra che tende i propri
sforzi a vanificare gli obbiettivi dei primi.
Gli esseri umani vengono rapiti da esseri alieni. Subito dopo il loro rientro
altri esseri umani, appartenenti all'apparato politico-militare, li riportano
via nelle installazioni all'interno delle quali lavorano in simbiosi con altri
esseri alieni, di altra tipologia, allo scopo di soggiogare forse, la razza
umana.
In conclusione di questo mio intervento, Vi dico sinceramente che nessuno può
privarci del gusto di sbagliare per poi imparare a non fare lo stesso errore due
volte, rimanendo semplici ed umili esseri umani, piuttosto che somigliare sempre
di più a macchine perfette. In questo caso, ancora tanta strada ci separa
dall'essere umili, ma se vogliamo che il nostro mondo cresca e si sviluppi sulla
base di quei valori universali che sono umiltà, comprensione e sincerità,
dobbiamo investire sul nostro capitale attuale: i bambini! Sì, i nostri figli,
poiché sarà a loro che affideremo il nostro pianeta e quelli che,
auguriamocelo sinceramente, intraprenderanno rapporti di amicizia e stima con
altre razze di nuovi mondi. Investiamo sulla loro istruzione, sull'insegnamento
di valori morali che neanche il tempo possa scalfire, e prepariamoci ad imparare
qualcosa da loro: la spontaneità e l'altruismo dell'essere bambino, valori
questi che da diverso tempo l'uomo sta tralasciando per rincorrere altri fasulli
ideali basati sempre di più sulla materia, piuttosto che sullo spirito.
Ed ora, visto che sicuramente vorrete applaudire questo intervento, Vi pregherei
di alzarvi in piedi ed unirvi a me in un grande applauso dedicato a tutti coloro
che durante questi anni di ricerche ufologiche, hanno dedicato la loro vita
affinché anche noi, questa sera potessimo trovarci qui a parlare di questi
fenomeni; a coloro che sono stati usati e chi viene ancora usato per esperimenti
di ogni tipo. Ma specialmente a tutte quelle persone, rapite o no, che per anni
sono state dimenticate negli ospedali psichiatrici, in balia di coloro che senza
alcuno scrupolo li hanno fatti morire lentamente seppelliti nei loro ricordi e
nelle loro angosce. Facciamo sentire a tutti quelli che vorrebbero uscire allo
scoperto e raccontarci le loro angosce di rapiti che noi saremo qui con loro.
(Relazione del III Meeting Internazionale di Ufologia dell'USAC 13-14-15
Ottobre 2000)
Centro Accademico Studi Ufologici
Via Baccanazza, 13
45030 - Santa Maria Maddalena (Rovigo)
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