XI Meeting Internazionale
“UFO e SCIENZE di FRONTIERA”
29-30 Ottobre
Auditorium di S. M. Maddalena (RO)
29 ottobre 2011, Santa
Maria Maddalena (Rovigo)
Sono ormai le 15:30 e la folla radunata davanti alla
sede della conferenza promossa dell'USAC di Santa Maria Maddalena è
davvero numerosa; chi sorride, chi pensa e chi sta zitto, ma nel viso di tutti
si legge una forte nota di curiosità presso quello che il XI Meeting internazionale
di ufologia - Ufo e scienza di frontiera gli andrà a raccontare,
pronti ad aprire la mente a quello che c'è oltre ai tradizionali schemi e idee
che ci vengono imposte dalla società moderna ogni giorno.
Introduce la conferenza il professore Sebastiano Di Gennaro, fondatore e
direttore dell'associazione USAC. Laureato in Chimica Organica, docente
in materie scientifiche, si è occupato sin dagli anni '70 della fenomenologia
UFO.
Il professore ci appare subito come una persona molto colta e molto attenta ad
ogni minimo dettaglio, un vero e proprio "detective del mistero",
vogliamo anche ricordare che ha pubblicato il volume "Homo Saurus", in cui vengono riportati i
risultati di oltre i 15 anni di indagini che egli stesso ha svolto su una
misteriosa creatura Rettiliana che popola i fiumi del Nord-est d'Italia. Di
Gennaro ha passato poi la parola al Dottor Biagio Russo, nato in Umbria
e vissuto per diversi anni in Toscana, ha trascorso la sua gioventù come
musicista e successivamente ha lavorato nel mondo finanziario-bancario.
Spinto dalla sua grande passione per l'ignoto e per i misteri che la terra
custodisce, ha deciso di investigare sugli indizi (talvolta così evidenti) che
ci hanno lasciato i nostri predecessori per quanto riguarda la vera evoluzione
dell'essere umano. Partendo da un'indagine, quasi maniacale, sull'antico popolo
dei Sumeri, ci fa notare che ad essi sono dedicate davvero poche pagine nei
libri di storia, nonostante essi avessero una grandissima conoscenza, in
particolare astronomica (pensate che sulle loro tavolette in argilla veniva
descritto l’intero Sistema Solare). Inoltre è interessante notare che molte
parole che noi utilizziamo quotidianamente derivano proprio dal linguaggio
Sumero.
I Babilonesi hanno lasciato il loro testo sacro, una descrizione molto
dettagliata, in forma epica, della formazione del sistema solare chiamata
"Enuma Elish".
Viene da domandarsi come queste popolazioni avessero tali conoscenze con i mezzcoi di allora, quando noi siamo riusciti a confermare
questi studi solo dal 1600, all'epoca dei primi cannocchiali.
Quasi sicuramente queste antiche popolazioni erano in contatto con esseri
appartenenti ad una civiltà superiore dotata di conoscenze scientifico-tecnologiche
talmente elevate da essere rispettati e venerati, quasi deificati.
Ma attenzione, i Sumeri non indicarono mai i loro creatori Anunnaki come dei; il termine “dio” è solo frutto di una
tarda traduzione degli assiriologi.
Parlando di dei ci leghiamo alla religione, un sapere che, dagli antichi popoli
è stato tramandato fino ad oggi di generazione in generazione.
Il professore ci indica questa conoscenza utilizzando il termine "Rosslyn" (che appunto significa "antica
conoscenza tramandata di generazione in generazione"), forse questo
nome vi ricorda la famosa cappella di Rosslyn, in
Scozia, un luogo considerato sacro e ricco di misteri.
In questa antica conoscenza (trasformatasi poi nelle attuali religioni) i
protagonisti sono gli angeli, i messaggeri di Dio e il peccato (visto come
Satana oppure il serpente) ma chi erano realmente queste figure?
Per molte religioni, all'infuori del Cristianesimo, il serpente non è
considerato un essere malefico, anzi, il suo simbolo viene venerato, un esempio
ci viene riportato dai faraoni Egizi che portavano il simbolo del serpente
sopra al loro copricapo e da certe culture del nord America che venerano il Dio
Serpente (ad esempio il popolo Maya).
Analizziamo la frase che troviamo nell'apocalisse di Giovanni, nel capitolo 20:
"Egli prese il dragone, il serpente antico, che è il diavolo e Satana,
e lo legò per mille anni". La frase appare parecchio intricata ma da
un'analisi etimologica ne risulta una frase molto chiara: "Egli prese
il GUARDIANO, COLUI CHE DILIGENTEMENTE OSSERVA, che è il CALUNNIATORE
e OSTACOLATORE, e lo legò per mille anni"
Ma chi era questo guardiano, e perché fu incatenato?
Nel poema accadico-sumero dal titolo “Il Poema di Atrahasis”,
si narra di un tempo in cui “gli dei” facevano l’uomo, cioè lavoravano,
anche pesantemente, e di una rivolta sollevata da questi stessi “lavoratori”,
indicati come IGIGI , stanchi ormai di essere socialmente destinati
esclusivamente all’attività di manovalanza. La soluzione a tale
“rivendicazione sindacale” di antica memoria, fu la creazione di un nuovo
essere che sostituisse i rivoltosi nella loro attività lavorativa, il “LU.LU”,
il mescolato, l’essere geneticamente modificato “a loro immagine e
somiglianza”. Quest’ultima frase la ritroviamo incredibilmente nella Genesi
biblica. Quindi, gli IGI.GI (il termine significa "testimone
oculare di fiducia o occhio confidente" ) e gli IGI.GU (il
termine significa "Testimone oculare osservatore di una terra, una
regione, un distretto…"), passarono da esseri lavoratori a “guardiani”
nonché istruttori del nuovo genere homo creato e, a ben guardare, le due
definizioni, come Biagio Russo ha esposto nel suo intervento, presentano una
chiara segmentazione gerarchica molto vicina a quella degli angeli ed
arcangeli, figure del Nuovo Testamento compagne e custodi del genere umano!
Come ci racconta la religione cattolica, e non solo, una fazione di angeli
si ribellò a Dio e nacque così il simbolo del male e del peccato, quindi
l'immagine di Satana (anch’ esso un angelo ribelle).
Accadde infatti che i messaggeri si accoppiarono con
le donne degli uomini perché molto belle, dando ad esse il dono di concepire
esseri molto potenti ed intelligenti (frutto appunto dell'unione di un essere
celeste ed un essere umano). Il patto così venne rotto e questi
angeli/guardiani furono puniti (qui la frase "e lo legò per mille anni").
Mi sono dilungata molto nella descrizione dell'intervento del Dott. Russo ma è
ciò che andava detto (e credo fortemente che vada divulgato!) per capire bene
gli interventi successivi, inoltre vogliamo ricordare il suo intressantissimo libro "schiavi degli dei".
Successivamente interviene il Dott. Giorgio Pattera, capo tecnico presso i Laboratori d'Analisi
dell'Azienda Ospedaliera di Parma, laureato in Scienze Biologiche. Da sempre
appassionato di ESOBIOLOGIA (= ricerca e studio di possibili forme di vita
extraterrestre), è iscritto dal 1980 al CUN di cui è il responsabile
scientifico sulle indagini sul luogo e in laboratorio. Nel suo intervento ci
vuole parlare del presunto pianeta dal quale sarebbero provenuti questi alieni,
chiamati anche Anunnaki (tradotto come "coloro
che scesero dal cielo".
Ci riagganciamo alle tavolette Sumere di cui parlavamo prima, quelle con le
rappresentazioni esatte di tutti i pianeti, come dicevamo tutto è prefetto,
ma... solo una cosa non torna… nella rappresentazione c'è un pianeta in più!
Secondo gli indizi ci sarebbe infatti un pianeta, all'interno del nostro stesso
sistema solare con un orbita molto ellittica e con un moto retrogrado (il
movimento sulla sua orbita è contraria a quella degli altri pianeti).
Il pianeta, chiamato "pianeta X", "Nibiru"
o "12° Pianeta" (perché venivano considerati come pianeti
anche il sole e la luna) farebbe un giro completo attorno alla sua orbita ogni
3.600 anni, quindi, ogni 1.800 anni entrerebbe in rotta di collisione con il
nostro pianeta. L'ultima volta che impattò spaccò la terra (che dai testi
antichi viene chiamata TIAMAT) in due parti e in questo modo si creò la
nostra luna. Questa teoria potrebbe confermare la teoria di Titius-Bode
per cui ogni pianeta del nostro sistema solare è posto a distanza l'uno
dall'altro in base ad una determinata relazione, unica cosa che non torna,
secondo la teoria, è la fascia degli asteroidi posta tra Marte e Giove, al
posto della quale ci dovrebbe invece essere un pianeta. In questo caso, il
pianeta Nibiru potrebbe essere colui che ha causato
l'estinzione del pianeta che esisteva in quella zona, collidendo con esso e
lasciando i frammenti di roccia che ritroviamo ora.
Questo mostro impattante non si tratterebbe di un singolo pianeta ma di ben
7 pianeti (di cui uno è abitato) che ruotano attorno ad una stella nana bruna
(grande circa la metà del nostro sole), quindi un'altra stella e altri pianeti,
lontani da noi ma sempre all'interno del nostro sistema solare, che noi non
riusciamo ancora a scorgere per la loro lontananza.
Se guardiamo scientificamente le statistiche risulta che la maggior parte dei
sistemi planetari conosciuti sono formati da due stelle, in sostanza il nostro
sistema solare, con una sola stella è quasi una casualità. Questo ci fa pensare
alla possibilità che quest'altra stella esista ma molto, molto lontana da noi
da non riuscire a vederla.
Un dettaglio molto curioso che ci ha riportato il
Dott. Pattera, per riagganciarci alla religione, è la
simbologia della croce, analizzando antichi simboli ci ha mostrato come, dal
simbolo di una stella si è arrivati alla rappresentazione di una croce, tutt'ora
simbolo della religione Cristiana.
Il simbolismo della stella lo troviamo nascosto in molte parti della nostra
vita quotidiana, pensiamo per esempio alla bandiera dell'Europa, perché ha 12
stelle? e perché anche la rappresentazione di Maria ci viene rappresentata con
una corona di 12 stelle? che sia forse un allusione al 12° pianeta?
Pattera ci parla degli insabbiamenti più evidenti del
pianeta Nibiru; se andiamo su GOOGLE SKY troviamo che
una parte di cielo è oscurata.
I webmaster dicono che ci sono problemi tecnici nel sistema e verrà sistemato a
breve, ma intanto la "pezza nera" sulla zona di cielo rimane.
Il 29 settembre 2011 la Nasa ha tenuto una conferenza sugli asteroidi
vicini alla Terra che stanno vagando nel nostro sistema solare e una chiamata
telefonica che ha preso di sprovvista la Nasa, il signore al telefono ha
chiesto agli scienziati se potevano negare il pericolo e l'esistenza del
pianeta X. A seguito riportata a conversazione: (Minuto 4:12) chiamante
Telefono: “Può (…) rassicurare la gente che il Planet X non è in arrivo per
l’anno prossimo? (2012)” Amy Mainzer (Principal Investigator NEOWISE, JPL, il censimento sugli
asteroidi):
“Pianeta X non è venuta per noi!” ha detto, riconoscendo sostanzialmente la
sua esistenza.
Dopo essersi presa una pausa, dubbiosa, di qualche
istante ha continuato: “Noi pensiamo che questo (Planet X?) è solo .…… e …..
solo una sorta di” poi capisce l’errore e cerca di risolvere il problema
aggiungendo: ” Se c’è qualcosa là fuori, potrebbe essere un grande corpo in
un’orbita quasi circolare! “ Sostanzialmente
Amy Mainzer arriva a dire questo :
“Il Pianeta X, non è venuto.. … Noi pensiamo che questo è solo una sorta di
… un grande corpo in un’orbita quasi circolare!” Ma il signore al telefono
insiste sull'argomento, chiedendo se ci fosse: “… qualsiasi altra cosa che
voleva dire su questo punto?” Amy Mainzer comincia
così a parlare di nane brune: “Siamo stati in grado di confermare la
scoperta di 100 nuove ….. e ….. questi oggetti , chiamate nane brune e … ..quindi
…… che è molto simile a quello che ….. e …… le persone sono interessati alla
ricerca, quindi ……. abbiamo in realtà trovato che alcune di queste sono
relativamente vicino alla Terra."
La conferenza di Pattera è
risultata molto molto interessante e le sue spiegazioni sul pianeta Nibiru paiono plausibili, unica cosa che ha lasciato
prolessi noi di Italia Parallela è che Pattera ha
detto in conferenze precedenti che Nibiru,
sicuramente si sarebbe potuto vedere ad occhio nudo già da maggio 2011, ma come
ben sappiamo ad occhio nudo non abbiamo ancora scorto nessun pianeta. Quindi
solo ipotesi o qualcosa è davvero in avvicinamento e gli scienziati lo vogliono
tenere nascosto?
Forse il SETI (Ricerca di Intelligenza Extraterrestre) ha già ascoltato
qualche segnale proveniente dai nostri vicini di casa. Non so se lo sapete ma
il SETI (inizialmente contrassegnato con la sigla CETI - Contacts
with Extra-Terrestrial Intelligence) era nato come un
ente per "l'ascolto nascosto delle intelligenze extraterrestri". Ora
è diventato un ente pubblico ma che ci sia qualcosa che ci tengono nascosto?
Successivamente, il Professore Sebastiano Di
Gennaro ci parla di un tema molto attuale, ovvero "il mistero
dei cerchi nel grano", strane formazioni che appaiono nei campi di
grano in tutto il mondo, principalmente in Inghilterra. Le prime apparizioni
sono datate intorno al 1678. In questo anno abbiamo infatti una testimonianza
riportata su un manifesto inglese dal nome "il diavolo mietitore".
l'immagine ci mostra un essere non terrestre nell'intento di realizzare un
cerchio nel grano con una falce.
I primi cerchi che sono stati ritrovati erano di forma circolare (da qui il
nome "cerchi nel grano") ma successivamente si sono evoluti in forme
molto più geometriche tanto da essere poi chiamati "pittogrammi".
Molti scettici ipotizzano che la maggior parte dei cerchi siano realizzati da
mano umana, Di Gennaro invece afferma che, secondo lui, solo il 10% è creato da
mano umana, il restante è frutto dell'opera di extraterrestri.
Ci accompagna quindi in una dettagliata descrizione delle prove che gli
studiosi utilizzano per capire se la formazione è autentica o meno.
Nei cerchi autentici si possono trovare prove che confermano che il cerchio non
è fatto da mano umana, per esempio il modo di piegatura delle spighe, una
strana energia a microonde che viene trovata nella formazione, sfere di luce
che vagano nei pressi del campo, orologi che rallentano quando sono posti
dentro alla formazione, malfunzionamenti di apparecchi elettronici, ecc… Sarebbero davvero tante le prove da elencare ma ci
limitiamo a queste. La prova più schiacciante della veridicità delle formazioni
sono forse i tempi in cui appaiono, una testimonianza ci riporta un episodio in
cui, un aereo sorvolava un campo di grano assolutamente integro, al suo ritorno
(dopo 45 minuti) era apparsa un'enorme formazione.
Logicamente è impossibile che un uomo (o più uomini) riescano ad eseguire una
formazione in soli 45 minuti. Altra cosa da segnalare è che il campo era
situato su un passaggio militare, quindi sarebbe stato un controsenso, per un
essere umano, creare una formazione proprio li, col rischio di essere scoperto.
Il professore Di Gennaro ci mostra una carrellata di fotografie di formazioni,
sono davvero tante e ognuna ci lascia a bocca aperta dalla sua bellezza e
maestosità. La nostra preferita è la formazione uomo/farfalla, nonché la
formazione più grande mai ritrovata, pensate che misura 530x450 metri coprendo
un intero campo.
È apparsa nei pressi della cittadina di Goes l'8
agosto 2009.
Se contiamo i cerchi che formano le ali troviamo il numero 76 dove 7+6=13 cioè il
numero della trasmutazione. Lasciamo a voi l'interpretazione di questi strani
pittogrammi e il credere o meno se questi siano realmente creati da mano aliena
o umana. La conferenza del pomeriggio si chiude con questi interrogativi, ci ha
portato a riflettere e a fare chiarezza sulla nostra reale origine ed
evoluzione e a capire quanti indizi alieni ci siano sotto ai nostri stessi
occhi ma che noi non riusciamo/vogliamo vedere. Ci complimentiamo con i relatori
e ci assentiamo per la cena. La conferenza riprende verso le ore 21 con Matteo
Tenan, segretario dell'Usac
dal 1994 che si occupa di ufologia e di parapsicologia dal 1991. Purtroppo non
siamo riusciti a seguire la sua conferenza (ma vi promettiamo che indagheremo e
vi faremo sapere notizie a riguardo) intitolata "Effetto Tunnel"
perché nel frattempo siamo morti dalla curiosità di fare mille domande al
Dottor Russo che gentilmente ci ha concesso un'intervista (lo ringraziamo di
cuore per la sua gentilezza, disponibilità ed umiltà) che vi vogliamo proporre:
Intervista al Dottor Russo (parte 1)
Intervista al Dottor Russo (parte 2)
Successivamente è la volta di Mauro Biglino,
curatore di prodotti multimediali di carattere storico, culturale e didattico
per importanti case editrici italiane, collaboratore di riviste, studioso di
storia delle religioni, traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni
San Paolo. Da circa 30 anni si occupa dei cosiddetti testi sacri e da più di 10
anni di Massoneria.
Biglino ha parlato delle varie interpretazioni dei
testi biblici e come essi siano stati modificati rispetto agli originali per
comodità di qualcuno.
Anche nei testi originali della Bibbia ritroviamo indizi su esseri venuti dal
cielo che hanno avuto contatti con l'umanità.
Proseguendo le orme dello studioso Sitchin
ha pubblicato nei suoi libri "Il
libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia" e
"Il Dio alieno della Bibbia" prove inconfutabili di questi
incontri.
La Bibbia chiama questi esseri alieni Elhoim (tradotto con "coloro che sono venuti dal
cielo") e dice che essi ci hanno manipolato creandoci a loro immagine
e somiglianza. Per la manipolazione hanno utilizzato lo stesso materiale che
formava il loro corpo, che emanava un particolare odore, un odore che tutt'ora
all'essere umano provoca determinate sensazioni di benessere e di
tranquillante. Si tratta dell'odore che produce il grasso animale bruciando gli
Heloim adoravano questo odore tanto che si facevano
bruciare dagli umani enormi quantità di bestiame (da qui deriva il rito
dell'agnello sacrificale). Inoltre Biglino ci
evidenzia come la Bibbia è stata mal tradotta sul punto del Giardino dell'Eden;
in realtà la traduzione originale ci spiega che Dio piantò l'albero della vita
(quindi non del peccato) e Eva mangiò il frutto di questo. Questo passaggio si
riallaccia quindi a quello che abbiamo detto prima, all'umanità è stato dato il
dono del concepimento e di continuare ad evolversi, cosa che agli Heloim/Annunaki questo non andava
bene perché volevano mantenere il dominio sull'umanità. Che voi ci crediate o
no noi siamo usciti dal convegno con la mente più aperta e tanta, tanta voglia
di indagare sul mistero della genesi, siamo convinti che l'umanità debba sapere
cosa realmente è accaduto alle origini e chi siamo realmente.
Ci scusiamo per la lunghezza di questo articolo ma abbiamo appuntato SOLO le
cose ritenute fondamentali, per il resto, se volete approfondire, vi lasciamo
alla lettura dei libri sopra citati.
Ringraziamo Sebastiano Di Gennaro (Direttore Usac) che ci ha permesso di pubblicare le foto e le
interviste del convegno e vi salutiamo con una sua breve intervista in cui ci
spiega come opera L'USAC.
Intervista al Professor Sebastiano Di Gennaro
Antonella Balboni - Italia Parallela