"UFO: segnali dal cosmo"
XII
meeting internazionale d'Ufologia
Organizzazione
USAC (Centro Accademico Studi Ufologici)
Sabato, 25
Maggio - ore 16,00-24,00
Domenica,
26 Maggio - ore 10,00-24,00
Presso Auditorium
Scuola Media di S. M. Maddalena (RO)-Via Amendola
Antefatto
Solamente la conoscenza seria ed
approfondita del fenomeno UFO che si
basi su informazioni impeccabili ed inattaccabili dagli scettici e
dal COVER UP, fondate su analisi rigorose e
metodiche e su fondamenti scientifici , nel senso più compiuto ,
coerente ed alto del termine, acquisita con spirito di servizio e sincero desiderio di condivisione e seria e
determinata azione di divulgazione, può
permetterci di comprender e meglio e nella sua interezza la nostra complessa, drammatica e difficile realtà
storica odierna con tutte le sue implicazioni sociologiche, politiche, economiche e finanziarie. Infatti, la chiave di lettura del fenomeno UFO proposta dal XII
Meeting Internazionale di Ufologia come
è stato anche magistralmente introdotto dal Direttore dell’USAC Prof. Sebastiano Di Gennaro all’apertura dei
lavori del Meeting , fermo restando
che venga colta in tutta la sua grande ricchezza
di implicazioni , relazioni ed intrecci con la vita quotidiana, può
essere veramente utile ed efficace per poter aprire la mente ad una visione
della nostra realtà, molto più ampia, poliedrica
e profonda ma con una base assolutamente rigorosa e scientifica. Tale visione deve poterci essere d’aiuto
nel portare finalmente luce sulla
complessità del fenomeno UFO , ed anche provare a dare risposte efficaci ed
attendibili quantunque assolutamente
anticonvenzionali e straordinarie,
decisamente debordanti rispetto al pensiero unico che ora sembra dominare la scena , a tutta una serie di domande esistenziali, che soprattutto ora nel presente ma ancora di
più nel prossimo futuro l’umanità dovrà
porsi anche per poter riuscire ad uscire
dalla “Crisi” epocale , totalizzante e globale, che ora sta attraversando.
Questo anche perché, come ha giustamente sottolineato il Dott. Roberto
Pinotti, Presidente del Centro Ufologico
Nazionale, il clima ed il panorama
ufologico sta cambiando positivamente, con la concreta opportunità non solo che
da più parti si creino delle nuove
aperture che favoriscano lo studio del fenomeno, ma anche e soprattutto che lo
stesso venga colto
a livello globale nella sua assoluta
importanza, contribuendo così ad un autentico progresso evolutivo dell’intero genere umano.
Sabato 25/05/2013
Universi paralleli ed Evoluzione digitale
Relazione del Dr. Raimondo Galante, Filosofo, Segretario dell’USAC
La tesi di fondo della relazione di
Raimondo Galante, il filosofo nuovo Segretario dell’USAC, ovvero il coronamento di tutto il suo lavoro di ricerca
che conduce da diversi anni, è che il fenomeno UFO sia molto importante per
avere elementi di comprensione della realtà e che sia riconducibile soprattutto alla possibilità di viaggiare
attraverso un universo che anche alla luce delle più recenti scoperte della Fisica, come per
esempio la materia e l’energia oscura, e all’applicazione su vasta scala dei
principi della Fisica Quantistica risulta essere multidimensionale,
stratificato ovvero strutturato su molteplici livelli, ed anche provvisto di una sua intelligenza così come
già detto e scritto nelle sue opere dal filosofo cinquecentesco Giordano Bruno,
che proprio in virtù di alcune sue importantissime e rivoluzionarie
scoperte fu bruciato dall’Inquisizione
Papale sul rogo per volontà di una Chiesa realmente scossa e timorosa di poter
perdere il proprio potere e soprattutto cosciente dell’inconsistenza alla luce di tali
conoscenze del dogma della sua infallibilità. La cosa interessante è che vi è
un filo rosso, individuato da Galante
tra il fenomeno UFO rilevato ed esaminato con attenzione fin dall’antichità (Clipeologia) che affonda
le sue origini nella notte dei tempi e
rinvia in primis alla civiltà Indo-Vedica di cui, si è occupato molto anche il grande filosofo ottocentesco
Arthur Schopenhauer, sia con i
cosiddetti Vimanas (le astronavi dell’India Antica) sia con la grande civiltà di Atlantide di cui si
parla diffusamente nei Miti e nelle
opere Platonici. Questo percorso
conoscitivo in cui si intrecciano il fenomeno
UFO e le teorie scientifiche e
filosofiche più avanzate, continua in
epoca moderna e contemporanea fino ad arrivare ai giorni nostri la
sopraccitata Fisica dei Quanti con
interpreti d’eccezione come Louis de Broglie (duplice
aspetto corpuscolare ed ondulatorio della materia), Andrej Sacharov ( il primo a parlare di vuoto quanto
- meccanico ), Swartz ( creatore della teoria delle Superstrings), David Bohm (
teorico dell’Universo Olografico ) e sullo sfondo, a mio avviso, primus inter
pares, il geniale scienziato, a ragione considerato l’inventore del XX
Secolo, NIkola Tesla , che
con la sua scienza vibrazionale ha portato e può portare l’umanità anni luce
avanti nel progresso scientifico e tecnologico. L’aspetto che Galante pone in
maggior rilievo, a proposito di tale avanzatissima scienza, è che essa si basa sull’applicazione fattiva
di antichissimi concetti mutuati dalla filosofia dei VEDA. In primis il principio
che a ogni cosa nell’universo
corrisponde una frequenza energetica ben precisa e dunque, andando a riprodurre
tecnicamente tale vibrazione energetica, si può andare a richiamare quella
particolare forma di energia o ricostruire in laboratorio il fattore scatenante
che attiva un evento naturale anche catastrofico come un
terremoto. Quindi ciò che emerge con forza dall’analisi di Galante, è che probabilmente la stessa tecnologia e la
stessa energia propulsiva, utilizzate
dagli UFO per muoversi attraverso le varie dimensioni e visitare il nostro
pianeta , scoperte riconosciute e sperimentate da Tesla, che tra
le altre cose è anche il primo che scoprì e riuscì a ricevere e codificare i raggi cosmici, sono sostanzialmente le
medesime su cui si è basato il
grandissimo e repentino sviluppo delle tecnologie informatiche e telematiche attuali,
in una parola, digitali più avanzate che ora con le più recenti applicazioni
della Fisica Quantistica sono in grado di creare supercomputer capaci di elaborare
e processare a velocità incredibili enorme quantità di dati. Stiamo parlando
dunque di tecnologie futuristiche e futuribili
estremamente sofisticate ed
avveniristiche capaci non solo di trasmettere
le onde elettromagnetiche, come le onde radio e grandi quantità di energia a
distanza , ma anche di poter manipolare andando ad influire sulla struttura
energetica vibrazionale portante, le onde cerebrali ed anche il clima terrestre,
essendo in grado anche di generare uragani e terremoti solamente agendo sulla ionosfera
con l’immissione di onde elettromagnetiche a bassissima frequenza onde ELF (
Extreme Low Frequencies ). Questa purtroppo è la nefasta eredità e l’utilizzo
iniquo e distorto delle ricerche di
Nikola Tesla e noi lo chiamiamo progetto H.A.A.R.P. Esso è uno dei più avanzati e segreti
progetti militari degli U.S.A. per poter controllare e manipolare sia il clima
terrestre a piacimento che le umane coscienze
a piacimento ed a uso e consumo dei poteri forti ed occulti che ci
governano. Galante dopo aver ricordato tali fatti, ha letto davanti al pubblico i passi salienti
del mito della Caverna che si trova nella Repubblica di Platone, questo per
sensibilizzare il pubblico sull’importanza di riconoscere il più possibile e
superare i condizionamenti mentali che ci vengono instillati per controllare e
pilotare la nostra coscienza, che invece deve essere forte, libera e superiore
ad essi come quella del fanciullo Nietzschiano, lo stadio più vicino al SUPER
UOMO (Übermensch).
Galante ha poi concluso il suo intervento citando l’Angelus Novus del filosofo
tedesco novecentesco Walter Benjamin, come esempio di medianicità con mondi e
dimensioni superiori, la stessa che
aveva guidato anche Nikola Tesla fin dall’inizio delle sua ricerche
scientifiche e filosofiche .
PROGRAMMI EDUCATIVI , GOVERNANCE DEL PIANETA E COMETA ISON
Relazione del Dr. Maurizio Martinelli
Subito dopo la relazione del Segretario dell’USAC, è stata la volta
del Dott. Maurizio Martinelli , che ha disquisito a proposito
del rapporto tra Programmi educativi
governativi e la Governance mondiale. Strumento di
tale progetto che potremmo anche definire il Nuovo Ordine Mondiale è obbligare
gli esseri umani ad evolvere. Infatti in questo nuovo sistema non potranno che sopravvivere gli eletti capaci di
generare energie superiori. Bisogna subito dire che a tale progetto evolutivo hanno partecipato
anche alcune tra le più eminenti personalità intellettuali della storia
dell’umanità come la mistica spiritualista
fondatrice della Teosofia Madame Helena Petrovna Blavatsky, il filosofo George
Gurdjeff ed il sumerologo molto noto anche nell’ambiente ufologico per le sue
teoria sugli Annunaki e la genesi del genere umano, autore di molti romanzi di
successo, purtroppo di recente scomparso,
Zecharia Sitchin. Gli strumenti utilizzati da questi educatori
sono svariati e molteplici: in primis il potere economico che crea le Crisi
finanziarie e monetarie che sono sempre state architettate e provocate ad arte
per creare scompiglio e disagio per scopi economici finanziari, politici e
sociali, ben preciso a partire dalla rovinosa operazione ai danni della
Sterlina da parte do George Soros nel 1992. Un altro veicolo utilizzato per instaurare il nuovo
ordine mondiale, da parte della Governance segreta del pianeta, sono tutta una serie di eventi ad un tempo straordinari e catastrofici, una
sorta di test per stimolare determinate reazioni e comportamenti da parte degli
esseri umani per mettere a dura prova le
capacità di sopportazione dello stress, delle difficoltà, degli imprevisti,
degli eventi catastrofici e cataclismi come la preconizzata dai Maya ma poi non
verificatosi Fine del mondo a fine 2012, e ora
soprattutto la temuta sortita nel nostro sistema solare della gigantesca
e pericolosissima Cometa ISON più grande della Hale Bopp. Proprio su questo
tema il Prof Sebastiano Di Gennaro al termine dell’intervento del relatore dopo
la proiezione di un importante contributo al Meeting del brillante informatico
dell’ANSU Daniele Dellerba ha illustrato del pregevole ed inedito
materiale fotografico e cinematografico
procurato dal brillante e celebre Ricercatore Ufologico Dr Luca Scantamburlo. Tale corpo celeste per noi rappresenta un
grande pericolo perché potrebbe facilmente
raggiungere il limite di Ross di frantumazione delle comete e degli asteroidi
dato dall’influenza del corpo geomagnetico terrestre su questa gigantesco corpo
celeste Ibrido, Cometa Asteroide, che si muove verso il nostro pianeta seguendo
un’orbita quasi parabolica. Karatash, il
pianeta degli Dei così come lo aveva denominato Gurdjeff,
la pietra nera adorata dagli islamici da 1400 anni come ha ricordato anche il
Dott. Martinelli al termine del suo intervento.
IL SOGNO
DELL’ INVISIBILITA’ TRA UFO E SCIENZA
Relazione del Dr. Tommasi consulente scientifico del GAUSS
Il Dr. Federico Tommasi, fisico,
consulente scientifico del GAUSS, ha tenuto nel Meeting Internazionale di Ufologia USAC 2013 ben 2 conferenze. La prima, forse quella più
importante e di maggior interesse per la tematica trattata, è stata “Il Sogno
dell’Invisibilità”. In tale intervento il Dr. Tommasi ha esposto l’esito delle sue personali
ricerche sul fenomeno dell’invisibilità in rapporto alla possibilità di un
prossimo futuro di congegnare un mantello, un dispositivo dell’invisibilità,
mettendolo in relazione con un caso
ufologico specifico. Parlando di quest’ultimo il brillante e preparato fisico
del GAUSS lo ha descritto con rigore scientifico prendendo le mosse sempre da
ricerche pubblicate nelle riviste scientifiche più importanti ed accreditate . Per
sostenere la sua tesi, dunque il Dr.
Tommasi ha dato un’infarinatura sintetica di base sulla storia dell’Ottica evidenziando la natura della luce, specificamente
ondulatoria, che si propaga in forma longitudinale attraverso ciò che Cartesio,
riprendendo la concezione della luce del
filosofo greco Aristotele, aveva definito come etere e dei sistemi di controllo
della luce da parte dell’essere umano , citando in primis Tolomeo ed i suoi
esperimenti, che hanno portato via via alla moderna definizione di rifrazione e
dell’indice di rifrazione di un determinato materiale, sviluppando l’idea tolemaica della rifrazione
come percezione distorta e spezzata della realtà. Dopo molti secoli tale fenomeno
è stato elaborato anche dal punto di vista matematico, arrivando
all’elaborazione della definizione
matematica dell’indice di rifrazione del materiale. Bisognerà attendere
il celebre fisico Isaac Newton per arrivare a comprendere che la dispersione
della luce era determinata dal colore della medesima con il famoso esperimento
della scomposizione della luce tramite un prisma. Un terzo modo di propagarsi
della luce oltre alla rifrazione e riflessione
venne ipotizzato da Francesco
Maria Grimaldi e poi venne ripreso
e sviluppato da Thomas Young(1773-1829)
che lo dimostrò con l’esperimento delle cosiddette 2 slitte , che pose in evidenza la natura
ondulatoria della luce creando una
figura d’interferenza di luci ed ombre intervallate. Questa interferenza viene
accentuata dal passaggio della luce da un
mezzo ad un altro, ad esempio attraverso le pellicole trasparenti sottili . Inoltre tale
interferenza comporta per la natura ondulatoria della luce in fase che, vedendo la pellicola da diverse angolazioni,
cambia anche la percezione della luce stessa con la visione di striature di un
certo colore che cambia a seconda del punto osservato. Un' altra cosa
importante a completamento della comprensione della natura ondulatoria della
luce è stata la scoperta del fenomeno della rifrangenza in cristalli di calcite,
in cui la luce fa dei percorsi differenti a secondo della polarizzazione. Questa
caratteristica, pur essendo la luce un’onda che si propaga in forma
longitudinale, è proprio delle onde trasversali, e questo permette tramite la
polarizzazione manipolare la direzione della luce. Un altro fenomeno di
fondamentale importanza per comprender
ed effettuare il controllo della luce insieme a tutti quelli giù citati è il
fenomeno della riflessione totale che si verifica quando si ha un passaggio da un materiale con
un indice di rifrazione più basso ad un
materiale con un indice di rifrazione più alto, per esempio dall’aria all’acqua con una piegatura della luce: ad
esempio un pesce vede riflessa la sua immagine dal corpo interfaccia acqua–aria quasi si trattasse di uno
specchio. Un altro esperimento analogo è quello con un laser ed una fontana
d’acqua. La concezione moderna della luce come onda elettromagnetica è di Maxwell
e di Faraday con cui si comprese che la
percezione della luce dipende anche
dalla risposta elettro - magnetica del materiale attraverso cui la luce passa.
Quindi, tornando all’obiettivo iniziale
di poter creare un dispositivo dell’Invisibilità
funzionante , il Dr. Tommasi ha spiegato come al fine di controllare la
propagazione della luce, sia importantissimo fondamentale individuare dei materiali che abbiano una modulazione a riflessione totale selettiva
rispetto a determinate lunghezze d’onda. Tali materiali sono i cosiddetti
cristalli fotonici che, in alcuni casi particolari come certi uccelli, certi
insetti ed alcuni minerali, si possono trovare già in natura. Un altro passo in
avanti per realizzare il nostro ideale dispositivo dell’invisibilità si avrà
solo negli anni a seguire, quando saranno individuati dei particolari materiali
ad indice di rifrazione negativo. Dopo
questa lunga ma estremamente utile ed istruttiva carrellata di informazioni il
Dr. Tommasi ha concluso in bellezza il suo primo intervento al Meeting,
invitando tutti ad esaminare con i nuovi strumenti
conoscitivi e critici appena acquisiti
un fenomeno ufologico, fermo restando che non esiste ancora tecnologia umana
capace di realizzare compiutamente un efficace dispositivo mantello
dell’invisibilità.
La tecnologia aliena: UFO, armi ed accessori
Relazione di Moreno Tambellini , Presidente del
Gruppo Shadow
Dopo la pausa cena, dove i relatori del Meeting si sono intrattenuti
in forma conviviale ed adeguatamente rifocillati presso il ristorante “Da
Santo”, come di consueto, i lavori sono stati riaperti dal Presidente del
glorioso gruppo Shadow di Lucca, uno dei gruppi storici più importanti
sopravvissuto fino ad oggi, della
cosiddetta Ufologia Classica di cui
anche l’USAC fa parte, Moreno
Tambellini oggi anche membro del Consiglio Direttivo del CUN (Centro
Ufologico nazionale). La relazione è
sostanzialmente una presentazione del libro che Moreno Tambellini ha pubblicato
di recente. Il volume odierno segue
quello pubblicato da Tambellini e dal gruppo Shadow nel 1996 “Alieni in Italia”
che contiene i casi classici più celebri e studiati, incluso un caso analogo a quello studiato dal Prof.
Sebastiano Di Gennaro, Direttore dell’USAC che è anche diventato un best seller
ufologico “HOMO SAURUS”. Il nuovo testo invece di occupa su tutte le tipologie
aliene umanoidi presenti nella complessa
casistica ufologica non solo italiana ma anche internazionale e si sofferma a descrivere
soprattutto l’equipaggiamento e le armi degli alieni umanoidi con grande precisione
e dovizia di particolari. Nel libro c’è anche un’attenzione per la
comunicazione verbale e non verbale degli alieni, che sanno utilizzare tutta una serie di linguaggi
sia propri degli umani terrestri (Noi) sia tramite dei codici comunicativi
linguistici e sonori tipicamente alieni
che hanno la loro particolare struttura. Il lavoro portato avanti dal
Tambellini , è tanto più importante nella misura in cui è unico nel suo genere
nell’ambito dell’Ufologia Italiana attuale e nasce, come ha ammesso lui medesimo, dalla sua passione adolescenziale per la
Fantascienza e per il mistero che si è sviluppata a partire dall’epoca in cui
comparivano le bellissime illustrazioni
altamente evocative della
Domenica del Corriere, riportate anche
all’interno della nuova fatica letteraria di Moreno Tambellini. Quindi l’autore
ha proseguito la sua relazione citando
espressamente in forma di aneddoto il
caso ufologico di Rosa Lotti e accennando tanti altri appartenenti alla
casistica mondiale sempre con lo scopo di fare luce soprattutto sull’aspetto
tecnico relativo agli equipaggiamenti e
le macchine degli alieni. Dopo questo
racconto Moreno Tambellini,
anche supportato da una robusta e cospicua documentazione fotografica, ha
sottolineato che nel volume odierno viene presa in esame una casistica molto
ricca ed articolata che va dal 1996, anno del primo volume, al 2012, inclusi gli aggiornamenti al primo
volume. Dunque il Presidente del Gruppo
Shadow ha terminato la sua relazione
citando altri casi ufologici, e poi dopo essersi soffermato su altre
fotografie con le descrizioni di
equipaggiamenti ed armamenti alieni e incontri ravvicinati con tali
apparecchiature, tutto materiale che si può trovare nel suo ultimo libro , ha
ricordato che a livello di CUN si stanno costituendo gruppi di studio per
affrontare e sviscerare queste tematiche.
ATTRAVERSO LE STELLE. La ricerca e di altre civiltà della galassia
Relazione del Dr. Tommasi consulente scientifico del GAUSS
Il Dr. Federico Tommasi è subentrato
per illustrare al pubblico la sua seconda relazione prevista nel palinsesto del
Meeting , subito dopo la performance di
Moreno Tambellini. Il tema affrontato
questa volta dal brillante e capace fisico Consulente scientifico del Gauss è
stato il seguente: ricercare la concreta
probabilità di trovare altre civiltà nella galassia partendo dall’analisi della composizione
chimica e fisica e la grandezza delle stelle e basandosi su altri parametri standard convenzionali spaziali e temporali, inquadrati
rigorosamente e valutati nell’ambito di
precise statistiche allo scopo di estrapolare dei dati il più possibile
plausibile ed attendibili. In questo
contesto uno dei primi passi è quello di ricercare e trovare delle stelle di
media grandezza simili al sole forse un po’ più grandi, max 2,1 x massa solare,
ma naturalmente anche la posizione dei pianeti
nei sistemi stellari. Questi dati risultano essere di fondamentale importanza per andare a
verificare e valutare l’abitabilità dell’eventuale pianeta che deve essere in grado di offrire una precisa
nicchia ecologica in cui si sviluppi una forma d’intelligenza evoluta. Ovvero condizioni
di sviluppo della vita simili a quelle che
hanno avuto luogo sulla Terra. Si tratta di condizioni molto particolari che si
sono realizzate solo in particolari luoghi del nostro pianeta. Altro parametro
d’importanza capitale è riuscire a misurare il tempo allo scopo di individuare
possibilità di sviluppo di fonte di vita dotate di un’intelligenza molto sviluppata ed evoluta in tutto simili
allo sviluppo dell’intelligenza umana sulla Terra. Invece per quanto concerne
l’interesse meramente speculativo di poter individuare le civiltà più vicine
alla nostra seguendo una metodologia d’indagine di una valutazione matematica
basata su equazioni probabilistiche, che sarebbe utile anche in una ricerca, come quella condotta dal PROGETTO SETI. Tale
metodologia d’analisi confronta ed incrocia dati differenti e apparentemente
contrastanti come il numero di avvistamenti UFO molto elevato ed invece i
risultati estremamente scarsi ed esigui dell’osservazione fatta anche tramite i
telescopi più avanzati e potenti, che
vengono fatti passare attraverso un grande filtro, che riesca a giustificare la rarità
delle civiltà, o una serie di piccoli filtri basati sull’analisi statistica di
tutta una serie di grandi catastrofi, che hanno ridotto notevolmente la
probabilità di trovare nella fase attuale una grande quantità di civiltà extraterrestri simili alla nostra (che magari
in un’altra fase potranno tornare ad essere abbondanti). Il Dr. Tommasi infine ha terminato il suo intervento mostrando ed illustrando un proprio modello grafico spazio-temporale statistico di sua invenzione con un alto
grado di approssimazione ed attendibilità con cui poter
ricostruire la storia della nostra galassia e con un andamento
altalenante di tipo gaussiano del numero di civiltà evolute extraterrestri simili
e più avanzate della nostra riscontrabili, che diventano più abbondanti al
passare del tempo. Quindi secondo il modello
simulato semplificato del Dr. Tommasi va dal passato più lontano e remoto al
futuro più avanzato, fermo restando
dei parametri standard importanti come l’analisi della quantità e della
tipologia dei metalli presenti nei pianeti abitabili e le tappe che ha compiuto
l’intelligenza per svilupparsi ed evolversi. Il dato che ne emerge in base al modello simulato è
che il numero di civiltà evoluta
aumenta quasi esponenzialmente, salendo
vertiginosamente subito dopo la nostra epoca
e raggiungendo un picco,
oltrepassato il quale, in un futuro lontanissimo il numero di civiltà si azzererà nuovamente
e la galassia risulterà essere estremamente spopolata e morta dal punto
di vista della presenza di civiltà avanzate: una campana gaussiana appunto.
Alla ricerca di Atlantide
Relazione del consigliere
dell’USAC Andrea Mangolini
L’appassionata e per certi versi
rivoluzionaria relazione del Consigliere
dell’’USAC Andrea Mangolini “Alla
ricerca di Atlantide” ha concluso la
prima giornata del Meeting. Tale relazione si basa sull’importante ed innovativa
ricerca di Mangolini, che ha avuto apprezzamenti e
goduto già diverse pubblicazioni, incentrata a sviscerare e dare soluzioni
innovative alla problematica della
scomparsa di Atlantide con tutte le implicazioni geologiche ed astronomiche. Quest’ultima, con tutta probabilità è stata causata da un
immane cataclisma di dimensioni planetarie dovuto all’impatto di un corpo
celeste, probabilmente un enorme meteorite. Tale evento catastrofico
non solo ha contribuito alla distruzione
di Atlantide insieme ad altre concause storiche citate dal Mangolini nella seconda parte del suo intervento, ma
anche ha cambiato molto la morfologia
del nostro pianeta dando origine all’immenso bacino Argentino dell’Oceano Pacifico
sito a nord ovest dell’Antartide con il suo fulcro in quell’area geografica dove
si trova ora l’Argentina e si estende fino
alle coste sudoccidentali dell’Australia e causando la frammentazione della suddetta
isola-continente in tanti frammenti la
cui posizione il Mangolini ha rinvenuto su alcune mappe molto antiche, alcune delle quali prese dalla collezione peruviana del Dr.
Cabrera delle Pietre di Ica. Tale deflagrazione territoriale, generata
anche dallo spostamento del polo sud, ha
portato al distacco di tantissime porzioni territoriali della stessa che ora corrispondono ad altrettanti
territori appartenenti All’Africa,
all’Europa ed all’Asia. Comunque Atlantide era in origine un’enorme
isola-continente più grande dell’Asia e della Libia messe insieme come
attestano le fonti platoniche,
citate scrupolosamente e con precisione certosina dal Consigliere dell’USAC, due dialoghi tra i più importanti del grandissimo filosofo greco, il Timeo ed il Crizia . Inoltre nella seconda parte del suo intervento
Andrea Mangolini,
utilizzando un procedimento a tratti
vuoi induttivo, vuoi analitico e deduttivo, ha estrapolato delle considerazioni
antropologiche in riferimento all’Umanità perduta, per le quali probabilmente anche una stirpe di giganti abitava la gigantesca isola di Atlantide; ed
anche cosmologiche, prefigurando un’altra delle sue tesi di fondo, mutuata da
diversi testi ma soprattutto dall’opera del controverso Lama Tibetano e
scrittore inglese Lobsang Rampa,
ovvero che il Pianeta Terra è stato il teatro dello sviluppo, decadenza e
scomparsa di tantissime civiltà succedutesi nell’arco di diversi millenni, alcune anche venute in disastroso conflitto tra di loro. Quindi il consigliere dell’USAC ha posto
termine al suo interessantissimo e poliedrico intervento leggendo alcuni passi tratti da alcuni testi per suffragare con tali indicazioni
bibliografiche la sua tesi sulla molteplicità di razze umane ed aliene molto differenti tra di loro che hanno
popolato il nostro pianeta .
Domenica 26/05/2013
VITA INTELLIGENTE SU
MARTE
Relazione del Dr. Ing. Ennio
Piccaluga presidente onorario del CUFM (Centro
Ufologico Mediterraneo)
La relazione dell’Ing. Piccaluga apre i lavori della seconda giornata del Meeting. Così, dopo
l’ottima ed esaustiva presentazione
del Direttore dell’USAC, Prof Sebastiano Di Gennaro, che ha ricordato i
punti salienti della sfolgorante ed importante carriera in ambito ufologico
dell’Ing. Piccaluga,
autore del best seller ufologico “Ossimoro Marte” e soprattutto ex Direttore
della mitica Rivista di Ufologia e di Scienza di Confine “AREA DI CONFINE”, una
splendida avventura editoriale durata dal 2008 fino a Febbraio 2011 in cui
hanno collaborato molti membri dell’USAC , in particolare il presidente Prof.
Sebastiano Di Gennaro e il Segretario Dr. Raimondo Galante, ma anche tanti
altri, e si affretta a dispensare ringraziamenti ed elogi
per l’ottimo lavoro svolto insieme all’USAC in tanti anni. In particolare l'Ing. Piccaluga ha sottolineato il suo apprezzamento e la sua soddisfazione per l’egregia organizzazione del Meeting da parte
di tutto l’USAC, e ha ricordato come già
premesso l’ottima e fruttuosa collaborazione per la stesura di molti numeri
della sopracitata “ AREA DI CONFINE “ che dal 2008 a Febbraio 2011 è sta una
stella polare, un punto di riferimento irrinunciabile per tutti gli amanti e
cultori di questo settore di ricerca. Dopo
di ciò l’Ing. Piccaluga ha ricordato l’importanza della Rivista “UFO
Notiziario” del CUN , senza dubbio la rivista più seria ed autorevole
nell’ambito dell’Ufologia Italiana, ricordando il fondamentale apporto del
presidente del CUN Dr. Roberto Pinotti a
tale progetto editoriale realizzato ottimamente. Poi l’Ing. Piccaluga ha
proseguito, finalmente, entrando nel vivo dell’oggetto della sua relazione : i
volti e le figure umane ed anche qualche strana struttura quasi sicuramente
d’origine artificiale , sottolinea l’autore, assolutamente non paraeidolia, che si possono scorgere sulla superficie di
Marte. Tale ricerca esposta magistralmente nel testo “Ossimoro Marte” è
supportata da una ampia e robusta documentazione fotografica raccolta
dall’autore attingendo a diverse fonti tutte molto attendibili. L’Ing. Piccaluga a tal proposito ha chiarito
una corrispondenza tra forme tubulari visibili sulla superficie marziana e la presenza di volti umani anche
molto ben fatti con i rapporti antropometrici ben proporzionati e perfetti.
Dunque ha mostrato ed illustrato una serie di volti ravvisabili nelle immagini riprese dalla sonda Mars Express, tra cui spicca tra tutti il volto infantile ed
efebico e dolcissimo della cosiddetta
King face. Dopo aver illustrato questa galleria di volti, alcuni con
similitudini a visi molto noti e caratteristici di noti ed illustri personaggi
della storia e della cultura, della storia e della politica dell’Umanità della
Terra. A tal proposito l’Ing.
Piccaluga ha terminato il suo
interessante ed originale intervento cercando di rispondere al quesito di quale civiltà avesse popolato Marte
e, dunque, avesse creato tali strutture artificiali sulla sua superficie ed
anche nel sottosuolo. Allora Piccaluga si è riagganciato alle ricerche del
celebre sumerologo e romanziere da poco scomparso Zecharia Sitchin.
Quest’ultimo è noto nell’ambiente
ufologico soprattutto per le sue teorie sugli alieni Annunaki , che secondo lui
hanno creato il genere umano tramite ingegneria genetica lasciando evidenti tracce del loro proprio DNA
nel genoma umano. Secondo Piccaluga le conoscenze che sono state in
minima parte diffuse da Sitchin
sono gelosamente custodite in alcuni luoghi segreti della Terra, in primis il
Vaticano. Comunque l’Ing. Piccaluga, prendendo le
mosse anche dai particolari di altre immagini fotografiche di Marte in merito a
particolari strutture architettoniche, come una piramide a gradoni
probabilmente edificata millenni fa
dagli Annunaki, nella parte finale della sua relazione, riferendosi
specificamente all’opera di colonizzazione del Sistema Solare ad opera degli Annunaki, ha provato a costruire un parallelismo tra le
informazioni che ora abbiamo, inclusi i più recenti sviluppi, sui pianeti del sistema solare come Nettuno,
Urano, Marte e Saturno e la mitologia sumera piena di riferimenti a questa
razza aliena di dei studiata da Sitchin
.
IL PANORAMA UFOLOGICO
Relazione del Dr. Roberto Pinotti, Presidente
CUN (Centro Ufologico Nazionale)
Dopo l’ottimo intervento dell’Ing.
Piccaluga, che ci ha proiettato sul pianeta Rosso alla scoperta delle sue
meraviglie e dei suoi misteri, è stata
la volta del grande e poliedrico Dr. Roberto Pinotti fondatore e Presidente del
CUN ( Centro Ufologico nazionale), forse l’esperto italiano in materia
ufologica più conosciuto ed apprezzato sulla scena mondiale. Il Dr. Pinotti, che
è anche un’ eminente sociologo, autore
di più di 40 libri che coprono esaustivamente tutta la ricca casistica della
tematica ufologica, ci ha illustrato magistralmente la sua visione
del fenomeno UFO, prendendo le mosse dallo straordinario lavoro fatto da lui e dai
suoi straordinari collaboratori del
Centro Ufologico Nazionale, ricordando l’importante e gloriosa storia di
tale associazione, che a partire dagli anni settanta del secolo scorso, ha dato
rigore e dignità scientifiche alle ricerche in ambito ufologico. Tale lavoro è
stato riconosciuto anche dalle più alte istituzioni dello stato italiano come
il Ministero della Difesa ed anche all’estero, in particolare dallo stato sovrano
della Repubblica di San Marino, che ogni anno promuove e sovvenziona un
Convegno Ufologico Internazionale organizzato dal CUN. Dopo aver fatto questa
doverosa premessa, il Dr. Pinotti ha sottolineato l’importanza per tutti gli
appassionati ed addetti ai lavori nel settore ufologico di tenere un atteggiamento
dignitoso e professionale ricercando e promuovendo informazione che non siano
attaccabili dal COVER UP. in quanto,
precisa il Dr. Pinotti, qualora per varie ragioni che non siano
confacenti e coerenti con un’ autentico spirito di servizio ed una sincera e
disinteressata ed appassionata azione divulgativa, si aiuta chi desidera screditare e destituire di fondamento il
fenomeno UFO e chi fa ricerca onesta seria, rigorosa e scientifica su tale
argomento, come l’USAC ( Centro
Accademico studi Ufologici) fondato dal Prof. Sebastiano Di Gennaro e lo Shadow
di Moreno Tambellini, che insieme al CUN hanno indagato sul fenomeno UFO con
serietà, passione, competenza e rigor scientifico. Infine il Dr. Pinotti ha
parlato, illustrando con grande dovizia di particolari, inserendo nel suo
racconto tanti gustosi aneddoti della sua recente visita negli Stati Uniti
d’America come ospite d’onore chiamato a
rappresentare l’Italia in un’Audizione pubblica internazionale sulle
tematiche ufologiche organizzata da alcuni maggiorenti politici americani,
eletti al Congresso dove erano presenti illustri rappresentanti di tutti i più
importanti Stati del mondo come Canada, Cina, Inghilterra, alcuni Paesi emergenti
del Sudamerica come Brasile, Argentina e Perù e dulcis in fundo l’Italia, degnamente rappresentata
dal Dr. Roberto Pinotti. Quest’ultimo è stato interrogato su tutto ciò che
d’importante sapeva e di cui si era occupato nell’arco di tutta la sua onorata e brillante carriera
riguardo alla fenomenologia ufologica, interpellato sia come tecnico, sia come
intellettuale esperto e vero e proprio valido opinion maker rispetto a tutti i
risvolti sociologici ma anche politici e filosofici , alcuni assolutamente eccezionali e dai dirompenti sviluppi capaci
di rovesciare l’ordine costituito vigente, spodestando gli Stati Uniti dal
ruolo di unica grande superpotenza politica e militare e di gendarme a difesa
della civiltà occidentale e del mondo intero, di una eventuale rivelazione al
mondo della veridicità e consistenza dell’ipotesi
extraterrestre ed aliena del fenomeno UFO. E dunque anche in quella sede il Dr.
Pinotti ha avuto modo di ribadire con
forza una delle sue massime convinzioni ovvero la non ostilità degli alieni che
per la maggior parte sono ben differenti da come la cinematografia di Hollywood li vuole
dipingere, ovvero come crudeli e feroci invasori totalmente differenti e distanti nonché nemici acerrimi del genere umano. La tesi che il Dr. Pinotti
ha invece difeso anche in quest’occasione è che le civiltà extraterrestri, che
sono infinitamente più avanzate della nostra,
potrebbero se volessero assoggettarci facilmente e distruggere il nostro
pianeta, ma non lo fanno perché le loro
intenzioni non sono necessariamente ostili anche se non ne abbiamo ancora perfetta
conoscenza. Dunque, secondo lo studioso, il motivo autentico per cui è dominante il cliché dell’extraterrestre
ostile è politico e sociologico. Infatti, qualora fosse confermata l’esistenza di civiltà extraterrestri dotate
di una tecnologia estremamente più avanzata rispetto a quella terrestre, gli
Stati Uniti d’America perderebbero per sempre la loro supremazia sul mondo, essendo
degradati da unica superpotenza rimasta sulla Terra al rango di semplice
nazione facente parte del consesso internazionale nelle Nazioni Unite.
IL FATTORE OZ
Dott.ssa Enrica Perucchietti giornalista e scrittrice
Subito dopo l’apprezzabile e sicuramente importante
da ogni punto di vista intervento del Dr.
Roberto Pinotti è stata la volta della “
quota rosa” di questo XII Meeting
Internazionale di Ufologia, la Dott.ssa
Enrica Perucchietti. Quest’ultima, giornalista e scrittrice torinese di fama
nazionale, dopo essere stata
presentata mirabilmente dal Prof. Sebastiano Di Gennaro, esordisce aprendo la sua relazione sulle divisioni interpretative in seno all’Ufologia. A tal
proposito la relatrice introduce
l’oggetto della sua relazione che è
anche il titolo del suo omonimo libro
“IL FATTORE OZ” , sottolineando le dicotomie interpretative all’interno dell’Ufologia che.
conforme al pensiero del Dr. Roberto Pinotti, si
divide tra l’Ufologia seria ed accreditata, che
osserva e studia il fenomeno con un approccio squisitamente rigoroso, e scientifico molto simile a quello di John
Keel come del resto dello stesso
Presidente del CUN, ed invece le correnti ufologiche che hanno un approccio molto diretto, egotico, affine allo
spiritismo e ad esperienze di canalizzazione ( Channelling). L’opera della
Dott.ssa Perucchietti
si propone proprio lo scopo di fare una seria e costruttiva critica,
utilizzando come strumenti un’ottima base culturale, supportata da
argomentazioni filosofiche e scientifiche molto serie, rigorose, efficaci e
plausibili, di cui l’autrice cita con precisione certosina e scrupolosa le
fonti, sui cosiddetti Rapimenti
Alieni, che somigliano e
corrispondono in maniera straordinaria
alle esperienze Sciamaniche in altre dimensioni. Quest’ultime nell’ultimo periodo sono state
riconosciute come possibili anche dalla
Fisica teorica come la teoria delle Supertrings di Swartz ed anche dalla Fisica
Quantistica, ovvero il cosiddetto Multiverso, che per
Garret Lisi ipotizza 248 dimensioni e contraddistinta
dalla forma di un mandala orientale, e sancisce il rapporto molto stretto tra
microcosmo e macrocosmo . Questo in netto contrasto con le interpretazioni
ufologiche che invece attengono a uno spiritualismo con venature esoteriche,
spesso molto superficiale e per la sua
affinità allo spiritismo anche pericoloso, talvolta iniquo e
controproducente perché frutto di una
partecipazione diretta e squisitamente personalistica, spesso non razionale né
lucida né attendibile da parte dello studioso . A tal proposito è opportuno ricordare che tale
erudizione robusta , rigorosa ed interdisciplinare è presente nel saggio della
Dott.ssa Perucchietti e lo è stata anche nel suo intervento al nostro Meeting. Dunque tornando all’oggetto della relazione, è bene soffermarsi sul titolo “IL FATTORE OZ”,
che è anche lo stesso del libro, mutuato
dalla definizione coniata dalla Ricercatrice americana Jenny Randles, che si è
ispirata al romanzo “Il mago di Oz” di
Frank Baum ed anche al film che ne è stato tratto, soprattutto in rapporto all’entrata nel regno
di Oz: la dimensione del sogno, caratterizzata da una
strada lastricata di ciottoli d’oro rosso parimenti alla descrizione che si può trovare di tale luogo di passaggio
anche nella Mitologia Nordica. Tale definizione si può applicare secondo l’autrice
ad una vasta gamma di fenomeni che vanno dalla letteratura sciamanica alla
ricca e variegata fenomenologia ufologica contraddistinta da una varietà di
visioni e fenomeno come gli
incontri ravvicinanti del primo e secondo, terzo tipo e soprattutto del quarto
tipo ovvero le famose abductions, i rapimenti Alieni
e le interferenze aliene. La tesi di fondo è che alla base di tutto ci sia una particolare sostanza psicotropa
allucinogena la DMT, che è anche il principio attivo della bevanda sciamanica ayahasca.
Quest’ultima si ritiene abbia la proprietà di poter aprire le porte della
percezione, permettendo dei veri e propri viaggi nelle dimensioni superiori, e si pensa sia prodotta dal nostro cervello e
più precisamente dalla ghiandola pineale ,
e viene prodotta in quantità maggiore nel periodo di tempo che
va dalle 3.00 alle 4.00 di notte,
l’ora di Dio o l’ora del diavolo . Tale sostanza, presa in forma esogena in determinata quantità, può
suscitare uno stato alterato di coscienza nella persona che la assume e che ha
il potere di catapultare la coscienza nel multiverso con un procedimento molto
simile a quello decritto dallo scrittore di fantascienza Frank Herbert nel suo best seller Dune, dove
i piloti della Gilda Spaziale utilizzavano una droga particolare e potente, la
Spezia per poter viaggiare attraverso lo spazio ed il tempo. La DMT, dunque,
permette di accedere alle altre
dimensioni o filosoficamente definite come piani di esistenza che recentemente
la Fisica teorica più avanzata ha avallato, come abbiamo già detto in
precedenza. Tali esperienze multidimensionali spesso iniziano con un fortissimo
ronzio molto simile a quello di uno sciame d’api che è il segnale dello switch , del passaggio in
altre dimensioni, ampiamente presente in tutta la letteratura sciamanica ed
anche negli esperimenti documentati dal Richard Strassmann dove i volontari riferiscono
alcuni di essere stati portati su delle astronavi ove entità aliene insettoidi e/o rettiliane fanno esperimenti sul loro DNA, dopo avere
prelevato campioni di sangue e di tessuto. Pertanto, si può vedere come le esperienze
stimolate dalla somministrazione controllata di determinati quantitativi
di DMT sia molto simile a quelle riferite dagli addotti vittima delle cosiddette Abductions
in stato di ipnosi regressiva, e
che entrambe le tipologie presentino notevoli assonanze e similitudini
con i cosiddetti viaggi sciamanici di cui parla esaustivamente anche lo sciamano
VjoItza. Inoltre è semplicemente straordinario vedere che tutta questa
complessa ed articolata fenomenologia che
va dalla casistica ufologica, lo spiritismo ed il channelling ed i viaggi Sciamanici i cosiddetti Sciamanic Journey , ogni giorno di più possa essere inquadrata
all’interno di possibilità di passaggi e sortite in altre dimensioni superiori
, la cui esistenza, ogni giorno che passa, trova conferme sempre più eclatanti,
convincenti e plausibili anche dalle
branche più avanzate della Fisica teorica
come la Fisica Quantistica. Quest’ultima
con i suoi principi cardine
ovvero la non località mutuata dal principio di indeterminazione di Heisenberg, la prevalenza dell’influenza del punto di vista
dell’osservatore nella percezione della realtà e l’ Entanglement quantistico ,
si accorda perfettamente con le possibilità concreta e plausibile di poter
viaggiare attraverso le dimensioni superiori e spostarsi in altri piani di esistenza.
Misteri di ogni tempo : l’UFO di
Varese
Relazione dell’Avv. Dr. Manuel Paroletti
Il primo UFO Crash non è stato a Roswell negli anni Cinquanta
negli Stati Uniti ma bensì in Italia nella zona di Varese.
Questa tesi costituisce il tema
principale dell’intervento del relatore, tratto dalla sua ultima fatica
letteraria “Misteri d’ogni tempo”,
l’Avv. Dr. Manuel Paroletti, che ha magistralmente arringato
il pubblico del Meeting subito dopo la pausa
pranzo. Quest’ultimo parla della vicenda, precisando
i dettagli anche e soprattutto
legali del protocollo del regime fascista in merito all’UFO Crash di Varese: una forma molto efficace e pervasiva del COVER
UP precedente a quello perpetrato dopo Roswell negli anni Cinquanta ad opera
degli Stati Uniti d’America. Tale protocollo si rivela severissimo e prevede
l’arresto di tutti i testimoni e la vicenda deve essere assolutamente sotto il
diretto ed esclusivo controllo da parte del gabinetto RS33, un’importante agenzia
scientifica e militare del regime fascista, divenuta nota alle
cronache e celebre anche perché è
stata presieduta dal celeberrimo
scienziato italiano cui si deve il brevetto ufficiale d’invenzione della Radio,
Guglielmo Marconi, che come sappiamo
visse un breve periodo della sua vita
negli Stati Uniti collaborando fianco a
fianco con il geniale Nikola Tesla. L’Avv. Paroletti sottolinea; e ricorda al pubblico del Meeting che il materiale su cui ha basato la sua
ricerca gli è pervenuto grazie al Dr. Roberto Pinotti, che l’ha ricevuto da un anonimo donatore. Il materiale consta di una serie di telegrammi
dell’agenzia di Stampa del regime
fascista Stefani. In tali documenti si detta
e raccomanda meticolosamente in maniera
tassativa la condotta da seguire , come si è detto un vero e proprio COVER - UP ante litteram con una nota
riservatissima del Duce medesimo, un preciso protocollo di 9 regole da seguire
per mantenere l’assoluta segretezza e riserbo indiscutibile sulla vicenda,
proprio per la qualità inoppugnabile dei documenti in oggetto. Dunque la
macchina del COVER-UP era micidiale e perfetta anche in quegli anni e si traduceva e si concretizzava
in un atteggiamento volutamente
confusionario e sibillino con diffusione di notizie false e
contraddittorie sulla vicenda, come l’adduzione di improbabili eventi
naturali con cui si cercava d’insabbiare
e nascondere la vera natura della vicenda: l’atterraggio in suolo italico di un aeromobile di natura e provenienza
sconosciuta, molto probabilmente
dotato di una tecnologia aereonautica bellica infinitamente superiore alla propria. Questa
è la ragione di costituzione per
diretto volere del Duce del
Gabinetto RS 33, presieduto formalmente da Guglielmo Marconi benché
quest’ultimo risultasse spesso assente alle riunioni. Comunque tale Commissione per l’ importanza che rivestiva, contemplava la presenza di personalità di
rilievo del regime fascista come l’astronomo Gino Cecchini, il chirurgo e
biologo Filippo Bottazzi, l’Ingegnere
Aereonautico creatore della Società
Razzi, il cuore del programma spaziale
del Regime Gaetano Arturo Crocco, il chimico Francesco Giordani, Dante de
Blasi, Francesco Severi Matematico, e l’esperto di Elettrotecnica Gianfranco
Vallauri Galeazzo Ciano, Italo Balbo.
Inoltre al di là della levatura e caratura scientifica e politica dei suoi
membri, un dato molto importante da
ricordare era che il gabinetto RS 33 si trovava all’interno dell’Università "la
Sapienza" di Roma, parimenti alla Reale Accademia. Dunque riguardo al
Gabinetto RS 33 SI TRATTA DELLA PRIMA STRUTTTURA PUBBLICA AL MONDO AD OCCUPARSI
IN MODO ESTREMAMENTE AUTOREVOLE E
SCIENTIFICAMENTE RIGOROSO DI UFOLOGIA. Questo fatto è
merito soprattutto del suo Presidente Guglielmo Marconi, ben definito da un
noto giornalista dell’epoca in un esclusivo servizio “Mago dell’Invisibile e Dominatore
degli Spazi”. Marconi stesso aveva meritato tale appellativo, per le sue approfondite conoscenze nell’ambito
della Radiotelegrafia di segnali provenienti dal Cosmo, probabilmente un retaggio della sua
collaborazione col prof. svedese di Oslo, Prof. Sturmer:
i famosi “Echi di Sturmer” . Comunque
Marconi era noto anche per l’elaborazione e messa a punto del temibile
ed avanzatissimo estremamente pericoloso romanticamente denominato “Raggio della Morte”, sperimentato per ben due volte prima nella strada che collega Roma
ad Ostia in prossimità di Ascilia e poi successivamente nella strada per Anzio,
ovvero un raggio di energia capace di
paralizzare e spegnere tutti i sistemi e
motori elettrici dell’epoca, sviluppato da Marconi prendendo le mosse
dall’invenzione la cui paternità
originaria nei suoi fondamenti basilari è attribuibile al genio statunitense d’origine serba NIkola Tesla. Marconi come poco
prima della sua morte, riferirà il Duce, era stato spaventato dalla portata
distruttiva di quest’arma e dopo aver
recepito un consiglio da parte del Pontefice della Chiesa di Roma dell’epoca
Pio XI, rinuncia alla realizzazione definitiva di tale macchina a scopi
bellici. La durata della Commissione RS 33 è però breve, dal 1933 al 1940 e si chiude con un
dossier di 30 pagine. Per volere del
Fuhrer del Reich tedesco, Adolf Hitler, interessatissimo ai lavori di tale
commissione, tale documentazione finì per la maggior parte nelle mani degli
ingegneri del Reich dando origine e linfa vitale molto probabilmente agli
studi nazisti sui dischi volanti con gli
sviluppi che tutti ormai conosciamo … Per quanto concerne i resti dell’UFO di
Varese, molto probabilmente venne trasferito ad una azienda elettromeccanica
d’eccezione , gioiello dell’industria italiana più avanzata, la SIAI Marchetti di Vergiate, finché sembra che sia andato distrutto in un
incendio nel 1943…Il relatore dubita fortemente di questa versione ufficiale di
comodo continuando il suo brillante ed illuminante intervento, illustrando e portando la tesi dell’ingegnere
della Regia Aereonautica Giuseppe Belluzzo. Sulla base
dello studio approfondito durato dieci anni dal 1933 al 1943 dell’UFO Crash di Varese nell’azienda di
Vergiate si realizzarono i primi aerei a reazione, veicoli
discoidali mossi da turbine elettriche, veri e propri missili ante litteram, le cosiddette “Bombe volanti”
..Ovvero le stesse armi segrete
germaniche realizzate nella base segreta del Reich. Peenemünde,
dove vennero realizzati l’aereo a
reazione Messerschmitt 262, la V1 e le
V2 con la quale anche Londra venne ripetutamente e pesantemente bombardata e le V7, i dischi volanti di
Hitler, la famose navi spaziali Haunebu, oltre che
fare dei consistenti progressi in campo atomico..Molto probabilmente Hitler
dunque si impadronì non solo del dossier ma anche dell’UFO di Varese vero e proprio consegnatogli
probabilmente da Mussolini politicamente
e militarmente molto più debole dell’alleato e quindi subalterno alla sua
volontà. Pertanto nelle mani dei brillanti e geniali ingegneri del Reich, soprattutto nelle persone geniali di Wernher
Von Braun e Walter von Mite prima nella
base di Peenemünde poi, dopo il bombardamento della Royal Air Force Britannica, nella base nella
Prussia Orientale insieme a Rudolf Shriver, creando mirabili ed avanzatissimi prototipi di dischi volanti e velivoli
sperimentali come l’Haunebu Mark IV ed anche il velivolo militare
triangolare nazista Horten.
Pertanto, molto probabilmente l’UFO di
Varese avrebbe dato impulso fortissimo alle
nuove micidiali armi segrete del Reich,
arrivate però troppo tardi e quindi inutili a poter vincere la guerra ormai
irrimediabilmente perduta. Dopo la fine del secondo conflitto mondiale, con la
vittoria degli Alleati tutta la tecnologia spaziale probabilmente mutuata dalla
retro ingegneria dell’UFO Crash di
Varese insieme al dossier RS 33, con
molta probabilità è finita tutta nelle mani soprattutto della potenza degli Stati Uniti ma anche in misura minore dell’Unione Sovietica. In ogni
caso il progetto specifico dei dischi volanti venne completamente abbandonato, perché sostanzialmente inefficace e fallimentare
rispetto alla tecnologia missilistica messa a punto soprattutto dal genio
tedesco creatore delle V1, V2 naziste, Wernher Von Braun che dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale,
divenne il punto di riferimento più
importante del programma spaziale americano, che culminerà con la conquista
della Luna nel 1969 e l’invio di sonde nello spazio profondo e che continua anche oggi con
la prossima conquista di Marte, il Pianeta Rosso.
Dal primo all’ultimo dei sette
giorni , ovvero millenni, della creazione:
un nuovo scenario per il sistema solare dal 10500
al 7000 a.c.
Relazione del Prof. Emilio Spedicato, Università di Bergamo
Il Prof. Emilio Spedicato Docente
dell’Università di Bergamo,
specializzato in Matematica Computazionale , materia in cui unico italiano ha
conseguito un prestigioso dottorato in Cina, ha relazionato magistralmente e brillantemente
su un tema di grande interesse, ovvero
gli eventi astronomici più importanti e rilevanti accaduti nell’arco di
settemila anni dal 10500 al 7000 a. c. cioè il periodo denominato nella Bibbia
come i cosiddetti “ 7 giorni della Creazione”. Il Prof
Spedicato ha esordito, prendendo le mosse dagli ultimi sviluppi del lavoro del
ricercatore Mauro Biglino, specializzato nella traduzione ed interpretazione
della Bibbia, e ricordando le principali
fonti e testi antichi, molto rari, spesso siti in luoghi non facilmente
accessibili , e talvolta sfuggiti
miracolosamente alla distruzione come” le chiavi di Enoch”, testo rarissimo ed importantissimo ricordato
anche da uno dei padri della Chiesa, il filosofo St. Agostino. Infatti il Dr. Spedicato ha basato le sue ricerche proprio su questi testi, sottolineando la
propria convinzione che quest’ultimi siano assolutamente basati su un
fondamento storico. Dopo aver fatto
questa necessaria premessa, il Prof.
Spedicato ha iniziato la sua dissertazione collocando temporalmente la sua
relazione partendo dall’avvento degli
Elohim, capitanati dal loro capo Yaweh ,
il Dio del popolo ebraico datato attorno al 9500 a.c. ( nella bibbia l’inizio
del sesto giorno). Tale evento
costituisce il punto di partenza sia del Calendario Bizantino sia del Calendario Etiopico. Dopo aver fatto tale
premessa ed aver ricordato l’oggetto principale della sua ricerca trentennale, ovvero
Atlantide e la sua scomparsa, probabilmente provocata dall’impatto con
un oggetto di grandi dimensioni proveniente dallo spazio e probabilmente
coincide con la fine della glaciazione con l’innalzamento del livello dei mari
di un centinaio di metri, di cui parla anche Platone. Dunque il Prof. Spedicato prosegue citando scrupolosamente tutte le sue fonti da cui ha
tratto ispirazione per le sue ricerche. L’asse portante di tutta la relazione
del Prof. E. Spedicato è, infatti, e
questo lavoro è stato approvato da un
celebre Premio Nobel per la Fisica, l’analisi di testi molto antichi di diversa
provenienza allo scopo di ricostruire un’ipotesi storica ed una cronologia
degli eventi tutti concatenati tra di loro, il più possibile plausibile ed
attendibile seguendo una metodologia ricostruttiva della realtà propria del processo di
matematizzazione della stessa. La tesi che ne emerge è che dal 10500 al 700
a.c. si sono succedute una serie di catastrofi, che si possono inquadrare sostanzialmente in due
tipologie di eventi una di ordine
astronomico ed uno di ordine
geologico che corrispondono l’una
alla reinterpretazione di 3 punti della Bibbia e la seconda un chiarimento del
mito di Tiamat e della nascita di Atena e di Venere. La cosa sorprendente è che
tali eventi astronomici catastrofici vengono
citati anche da Platone, il quale
afferma che la Terra più volte è stata devastata da eventi catastrofici provocati
dal fuoco e dall’acqua. La distruzione di Atlantide che fa parte di questa
sequenza viene causata, secondo Platone ,
che avendo avuto la possibilità di documentarsi bene acquistando libri
preziosissimi e costosissimi da un filosofo pitagorico, che a sua volta aveva preso tale informazione da
Solone, da un gigantesco e rovinoso tsunami durato vari giorni. Comunque ciò che emerge dai testi, appartenenti a differenti culture come il famoso Popol
Vuh dei Maya ed altri importanti testi appartenenti agli Atzechi ai Toltechi
insieme ai già sopra citati testi di Platone, complessivamente tratta di 4
catastrofi principali, le cui tracce sono state recentemente trovate ed
analizzate anche presso in importante Istituto di Ricerca Statunitense. La prima
causata dal fuoco e dal vento, la seconda già citata corrispondente alla fine di Atlantide attorno al 9500 a.c. che corrisponderebbe alla fine dell’ultima glaciazione
(secondo
l’interpretazione del Prof. Spedicato) ..Per quanto concerne le altre si collocano
tutte come conseguenze della collisione planetaria di Tiamat
(l’antico Giove) e il sumerico Nibiru nel 6900 a.c. su cui si basa anche il Mito greco della nascita di Atena e di Venere
partorita dalla testa di Giove.. A tal proposito, Il punto dell’impatto coincide
con la famosa macchia rossa di Giove dalla quale fuoriesce gas..Comunque di questo terribile impatto
astronomico abbiamo sempre più conferme e da tale evento nacquero pianeti come Venere, ma anche Marte e la Luna terrestre e gli oggetti presenti nella Fascia degli Asteroidi
e persino alcune piccole comete. Tra questi per la Terra ovviamente è la Luna
che è un corpo estraneo attratto dall’orbita terrestre in un determinato
periodo, ma come precisato dal Prof.
Spedicato c’era stato un periodo della storia terrestre a noi in gran parte sconosciuta ma per
esempio la popolazione sudamericana Uri e la loro città Tihuanaco è
presente fin dall’epoca di Atlantide
senza luna … Il Prof ha evidenziato che alcune simbologie, come la mezzaluna
turca, testimoniano un’epoca in cui vi
era un’altra luna molto più lontana probabilmente sito a 1.000.000 di
km e poi in seguito ad eventi catastrofici astronomici eccezionali è arrivata
la Luna molto vicina a quella attuale
che faceva 16 cicli (da qui la sacralità del numero 16). Il Prof
Spedicato ha poi continuato parlando di Nibiru
e di Marte , che in origine era un satellite delle Terra. E si può trovare in alcuni
reperti archeologici la corrispondenza tra certi numeri, reperibili in alcune
culture umane soprattutto asiatiche, corrispondenza tra determinati numeri come
il numero 180 ed alcune simbologie, come la sopra-citata mezzaluna ma anche un’iconografia su alcune antiche abitazioni del Buthan, che ricorda
le due lune ovvero in globo rosso e una
luna bianca, albina e positiva come la
dea egizia Iside. Dunque per 2400 anni
molto probabilmente la Terra ha avuto 2 lune, in questo stesso periodo Nibiru è passato
più volte vicino alla Terra causando gravi danni. Il Prof. Spedicato attribuisce a tali passaggi dei collegamenti con
la mitologia indo-Vedica,
come incarnazione di Divinità potentissime e distruttive come la Dea Kalì, finché Nibiru, completò la
sua esistenza schiantandosi su Giove (Tiamat). Tale tremendo
impatto, secondo il Prof. Spedicato , è presente
e ben documentato sia nella Mitologia Greca che in quella Sumera con il mito di
Tiamat. Infatti, nella Mitologia Greca si parla di
nascita di Atena generata da Metis e
Giove e la nascita di Venere, notoriamente nata dalla testa di Giove, entrambi
secondo il Dr. Spedicato sono assimilabili ad eventi astronomici così come il
mito dei giganti descritto dallo scrittore latino Ovidio nelle sue Metamorfosi, precisamente
nella Gigantomachia. Il Prof. Spedicato ha infine concluso il suo intervento
ricordando la scoperta fatta dalla sonda Venus 5 , ovvero che il nucleo di Giove ora è più piccolo di
quello di Saturno, e questo dimostra che tale pianeta inizialmente molto
grande ha perso parte della sua massa
iniziale in seguito ad una serie di gravi impatti astronomici con altri corpi
celesti.
Impatto psicologico in ipotesi di civiltà extraterrestri
Relazione del Dott. Nino Capobianco
Il Dr. Nino Capobianco, eminente
psicologo appartenente al CUFOM (Centro Ufologico Mediterraneo), di cui è
Presidente il Dott. Angelo Carannante è stato il
relatore che ha illustrato con rigore e dovizia di particolari l’impatto psicologico
che la fenomenologia ufologica ha esercitato sulle masse. Il punto di partenza
è l’analisi delle forti emozioni sia
positive che anche purtroppo negative che suscita l’aspettativa, con tutte le
annesse conseguenze sulla psicologia delle masse, l’ipotesi di un contatto
fattivo e consistente con eventuali civiltà extraterrestri . A tal proposito il
Dr. Capobianco, al fine di introdurre con efficacia l’argomento, ha preso le mosse dalle battute finali
dell’intervento del Dr. Roberto Pinotti per ribadire il concetto che, se gli alieni fossero veramente ostil, avrebbero la
possibilità di sottometterci e distruggerci molto facilmente, così come
ne avrebbero facoltà gli uomini bianchi civilizzati rispetto ad una tribù di
aborigeni. Questa tesi dell’incontro in
luogo dello scontro il Dr. Capobianco la ha suffragata proiettando un filmato in cui veniva
descritta proprio questa situazione ovvero il primo incontro tra una tribù di primitivi con questi uomini
civilizzati, possessori di una tecnologia estremamente più avanzata della loro,
e tale evento si conclude in maniera positiva ed alla fine prevalgono più gli
elementi in comune, ovvero in questo caso la comune appartenenza alla razza
umana piuttosto che le diversità ed i contrasti ed alla fine dopo una fase di
paura e diffidenza iniziale s’instaura un rapporto di collaborazione. La
relazione dello psicologo del CUFOM, si
è poi conclusa con una serie di riferimenti a situazione presenti nella
fenomenologia ufologica sempre mettendo in luce e ponendo l’accento
sull’aspetto psicologico di tali vicende e la necessità percepita anche dalle massime autorità
religiose come la Chiesa Cattolica ed il Dalai Lama di considerare i visitatori intergalattici come esseri intelligenti
simili a noi umani, mantenendo nei loro confronti un atteggiamento psicologico
positivo e potenzialmente collaborativo, anche utilizzando la preparazione
all’evento del contatto che abbiamo ricevuto, sebbene talvolta in maniera
distorta dai mass media, avendo sempre
in mente, come aveva sottolineato nel suo intervento a più riprese il Dr. Pinotti, l’esigenza
universale che avrebbe il genere umano d’instaurare con questi esseri in rapporto costruttivo e produttivo
d’importanti miglioramenti e sviluppi a livello planetario.
THE SYNCHROTRON OF THE HEART OF FLYING SAUCER
HARRY CHALLENGER, Direttore della prestigiosa rivista ufologica
Britannica
"Flying Saucer Review"
Il Direttore della prestigiosa Rivista ufologica britannica
“Flying Saucer Review"
è stato l’ultimo relatore del Meeting di Ufologia USAC 2013 con il suo
interessante ed illuminante intervento a proposito del sistema di propulsione
dei dischi volanti della tipologia a campana, gli stessi che sono stati descritti e fotografati dal
celebre contattista George Adamski. Questi dischi volanti sono stati realizzati
con una tecnologia aliena che è stata
trasmessa anche ai nazisti del Terso Reich. Quindi, come Challenger ha
ripetuto più volte, si tratta di una tecnologia d’origine aliena, adottata
anche dal Terzo Reich tedesco durante la seconda Guerra Mondiale, ma non è una tecnologia né nuova né
particolarmente complessa a suo dire. Challenger non lo ha detto durante la relazione, ma ha
chiarito in fase di dibattito, stimolato dalle domande del pubblico (e tale dato
è confermato anche in base alle nostre conoscenze ufologiche), che tale
tecnologia è una di quelle che sono state impiegate anche nell’antichissima
civiltà Indo-Vedica per far muovere i Vimana. Infatti,
nel materiale fotografico che è stato mostrato durante l’intervento, è stata mostrata
la struttura esterna ed interna di queste
dischi volanti, e soprattutto è stato illustrato il loro sistema propulsivo: un
sincrotrone composto da anelli concentrici in cui scorre un liquido molto denso,
simile al Mercurio, che va fatto girare vorticosamente ad altissima velocità
fino a raggiungere la velocità della luce. Tale meccanismo è una sorta di
acceleratore di particelle che porta alla produzione di un’enorme quantità di
energia, che viene utilizzata per far
funzionare il disco volante, la cui luminescenza dipende dalla potenza di
quest’ultimo e viene determinata dalla produzione di plasma, contemplando la generazione di una vasta gamma di frequenze: raggi gamma,
raggi infrarossi, raggi ultravioletti, microonde.
Per questo è molto pericoloso per la
salute stare nelle vicinanze di un disco volante soprattutto in fase di
atterraggio. Sempre parlando a
proposito del Sincrotrone, che è un acceleratore di particelle, ha tracciato
la cronistoria di questa tecnologia sovrapponendo le ricerche ed i
ritrovati umani terrestri alla tecnologia originaria aliena impiegata nei
dischi volanti. Quest’ampio excursus lo
ha condotto in primis ricordando,lo scienziato che per primo ha inventato
l’anello, il collider, il cui modello è stato poi utilizzato anche nel
modernissimo HLC di Ginevra. Challenger ha precisato poi ciò che è sconosciuto ai più. Ovvero che tale
scienziato insieme al fratello aveva
lavorato collaborando col regime nazista in Germania, così come aveva
fatto il Norvegese Rolf Widerøe, inventore
dell’acceleratore di particelle a doppio anello, il Betatron.
Poi Challenger ha continuato, mostrando altro materiale fotografico e
cinematografico molto recente ripreso nel Sud dell’Inghilterra da alcuni suoi
amici, magistralmente musicato con
melodie dolci ed armoniose evocanti Amore ed Amicizia, i due sentimenti che
secondo Harry Challenger muovono gli alieni e li spingono a venire ad
incontrarci. . Infine, l’intervento del brillante relatore britannico si è
concluso con un ricco dibattito sulle
tematiche trattate che ha portato comprendere meglio soprattutto gli
aspetti tecnologici, ma anche quelli più
sociologici fino a sfiorare quelli più
metafisici ed esoterici legati al rapporto tra umani terrestri ed alieni.
Conclusioni
Dunque per concludere, il Meeting
USAC 2013, che nelle sue battute
finali è stato gratificato ed onorato
anche da un nuovo avvistamento sui cieli di S. M. Maddalena proprio sopra
l’Auditorium, dove il Meeting si svolgeva, è stata una pietra miliare della nuova e
vecchia Ufologia Italiana dove il passato, il presente ed il futuro di questa
affascinante, meravigliosa ed importantissima disciplina è andato in scena e
dove le civiltà più antiche remote ed ancestrali hanno incontrato le tecnologie
più moderne ed avanzate umane ed aliene. Tutto nel segno di una comprensione ed
accettazione sempre più approfondita e basata su rigorose basi scientifiche e
culturali del fenomeno UFO. Insomma al
Meeting USAC 2013, per dirla con
un’espressione del geniale filosofo francese Situazionista Guy
Debord , "il
più moderno coincide con il più arcaico”.
Dr.
Raimondo Galante