Gentile Direttore USAC, Prof. Sebastiano Di Gennaro,
La informo che le mie ricerche nel senso della nota che Le ho inviato sono
cominciate circa 5 anni fa, e mi hanno portato a leggere un sacco di libri,
scandagliare il web tramite internet in lungo ed in largo, consultare un
sacco di amici e personaggi vari, il risultato è stata la stesura della
nota tecnica allegata, che Le invio in forma riservata.
In questo percorso ho conosciuto pochissimi amici che mi hanno aiutato
concretamente in qualche modo, ed ho invece subito molte "derisioni" e
"delusioni" anche nell'Ente Enea in cui presterò servizio nel dipartimento
“Fusione calda” come progettista meccanico sino al primo Ottobre poi andrò in
pensione. I cattedratici classici Italiani mi hanno deluso profondamente
perchè non vogliono applicare nel loro lavoro assolutamente lo spirito del
ricercatore aperto a tutte le discussioni, loro difendono il loro
territorio, inoltre indagando in questo campo che è consonante con il campo
della cosi detta "Fusione fredda" ho potuto constatare che qui quando
cominciano arrivare a risultati concreti si innesca un processo di
"derisione" del sistema, vien da pensare alla fanta-politica con un sistema
di potere sovranazionale che non vuole ancora che certe tecnologie vadano
nel sistema produttivo mondiale, il potere del petrolio? Ma qui mi vengono
i sospetti di essere il solito mitomane visionario ecc......Certo è che si
investe sulla fusione calda che per almeno 30 anni brucerà enormi risorse
senza approdare a nulla.....sulla fusione fredda invece omertà!!!!!!!
Onde ottenere qualche finanziamento pubblico per sviluppare il progetto di
ricerca allegato ho scandagliato in lungo ed in largo tutti gli Enti non
solo Italiani con finalità di sostenere la ricerca scientifica, ho ottenuto
qualche risposta soddisfacente dal Nord Europa e dal Canada, tutto il resto
USA compresi qualche accenno di vago interesse ma in concreto nulla, penso
anche che siano in pochi quelli che hanno letto e "capito" il mio progetto
di ricerca, che esula chiaramente dai canoni della scienza tradizionale che
viene insegnata negli Atenei. Con questo non mi ritengo assolutamente ne
una mente eccelsa ne nulla di nulla, semplicemente mi ritengo un curioso
che quando vuole capire un fenomeno, si attrezza e cerca nel possibile di
andare a fondo nell'indagine "senza alcun preconcetto" e/o legame di
interessi vari........In questo percorso l'amico più interessante che ho
conosciuto è il Sig. A. B. di Torino, esperto nel manipolare
frequenze e che fa impianti per la telefonia, antifurti ecc. questo piccolo
artigiano si è appassionato al mio progetto e pian pianino sta attrezzando
un piccolo laboratorio sperimentale, insieme abbiamo deciso di non tentare
più la scalata a finanziamenti pubblici, perché corriamo solo il rischio di
farci rubare l'idea, ed aiuti nessuno.
Nel frattempo cerco in tutti i modi di reperire quanto più possibile
informazioni che in qualche modo possono interagire con i miei studi, per
queste ragioni mi sono rivolto anche a voi.
Se ritiene utile ed interessante pubblicare sulla vostra rivista il mio
piccolissimo articolo che Le avevo inviato faccia pure, aggiungerei solo
alla fine una nota dove si spiega che il tutto fa parte di una ipotesi
scientifica tutta da dimostrare e che comunque chi avesse informazioni
utili da aggiungere pro e/o contro a tale ipotesi, la critica costruttiva è
sempre ben accetta, perché rappresenta l'unica via per crescere.
Grazie
Cordiali saluti
C.F.