CHEMTRAILS
La Sardegna ne è immune? - Olbia 3 Agosto 2006
Da tempo oramai Italia, Europa, America e tutto il globo, è interessato da questo curioso fenomeno.
Osservare il cielo velato di nubi stratificate, a volte ammantato di Cirri o cumulonembi, altre volte intersecato da suggestive scie più o meno larghe che perdurano in aria per lunghe ore creando degli scenari da favola così, romanticamente visti .
Anche qui in Sardegna possiamo vantare un cielo “come tutti gli altri cieli”; possiamo forse esserne indegni di simili fantastici esempi?
Vantare simili scenari, fantasmagorici, creati da cromatismi che variano dall’azzurro naturale all’iride dello spettro della luce non è cosa per tutti, per cui li ritraiamo in spettacolari foto, filmati e cartoline da che i turisti locali possano orgogliosamente mostrare ad amici e parenti quando torneranno a casa, finite le vacanze.
A confermare un dato che funge da ulteriore attrazione turistica, la notizia rasserenante fornita da RAI TRE, Edizione Regionale delle ore 14che recita:
“Il cielo di Sardegna, è quello più pulito d’ Italia”.
Gli esami effettuati su richiesta della “Sanità locale” dimostrerebbero che noi possiamo vantare questo primato; tranne qualche piccola pecca registrata dall’analisi dell’aria prelevata in due punti distinti- SARROCH e PORTO TORRES.
Già, perchè ovviamente in codeste località ci sono due dei più importanti poli di raffinazione petrolifera e chimica, quindi è normale, però è importante il “BOLLINO BLU” conferito al cielo più pulito e sano in Italia.
Altre volte qui in Sardegna si sono sollevati cori di proteste dato l’ammorbamento persistente dell’aria avvelenata dagli scarichi industriali.
Si sono organizzate manifestazioni di proteste quando si è incominciato a vedere i propri figli ammalarsi di leucemie e di varie altre forme cancerose procurate da questi fumi mortali. Senza aggiungere poi la presenza di scorie radioattive importate…. e presenti intorno ai poligoni di tiro e nei campi di addestramento militari.
Proprio da quest’ambito provengono le famose scie citate altrettanto cariche di mortali veleni.
Mi sono pervenute delle notizie che oramai sono diffuse largamente per via telematica, nelle quali si può leggere come nel caso delle analisi richieste dal Sindaco e effettuate dall’ Assessorato Salute ed Ambiente di CADONEGHE (PD),
che le “tristemente famose Scie”contengono una miscela “esplosiva”di sostanze quali Alluminio, Bario, Torio e Bromo, altamente dannose alla salute dell’uomo.
Queste scie sono rilasciate dagli aerei civili, e soprattutto militari, quali emissioni di scarico dalle turbine degli aerei in volo, e per volare naturalmente hanno bisogno di carburante tecnologicamente e chimicamente “nuovo” all’avanguardia. Magari con questi si consuma meno e si ha una maggior potenza di spinta… , tutte illazioni?
E’ possibile ma resta un dato di fatto, il veleno mortale è presente.
Durante il volo, le turbine risucchiano l’aria che si surriscalda e viene emessa in forma nebulizzata, naturalmente mista alle sostanze liberate dagli scarichi che naturalmente sono nient’altro che la miscela velenosa di cui abbiamo saputo, e parlato; intanto mi ritorna in mente lo strano fenomeno verificatosi anni fa, quando dal cielo caddero pezzi di svariate misure e peso, di ghiaccio, che ha procurato ingenti danni in alcune zone.
Ma questo ghiaccio…? Nessuno ha saputo o voluto spiegare come si è formato e perché sia caduto poi senza le classiche condizioni atmosferiche, quindi da dove proveniva?
Una personale ipotesi (pieno convincimento):
La naturale nebulizzazione dell’aria che si crea dalle turbine si disperde nell’atmosfera creando degli strati che naturalmente si amalgamano con le nuvole anch’esse composte da vapori volatili, che innalzatisi a diverse altitudini, quando ad una certa quota incontrano delle correnti più fredde normalmente procurano la pioggia, se le stesse correnti sono più fredde si produce la grandine, mentre nel caso delle lastre di ghiaccio precipitate il fenomeno è plausibile con l’addensamento di questi vapori che carichi di sostanze come quelle descritte, ,naturalmente più pesanti, incontrando ad alta quota correnti più fredde del previsto tendono a gelare rapidamente lasciando sospesa in aria una formazione anomala di ghiaccio che tende ad ingrossarsi e quindi ad appesantirsi, precipitando poi come osservato.
E’ per lo meno curioso che questo fenomeno non si sia ripetuto da allora, ma eccone di nuovi, come quelli che stiamo vivendo sulla nostra pelle da troppo tempo oramai, incuranti della morte che ci sovrasta, portata ulteriormente da queste scie.
Quindi, SARDI e cittadini di tutt’ITALIA, di tutt’ EUROPA, e del mondo intero, non ci basta ancora ?…….
Pier Paolo Saba
Responsabile USAC- Sardegna-
Olbia 3 Agosto 2006
CHEMTRAILS
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