L’esperienza di Bibo Cozzolino

di Antonio Marcianò

 

 

Bibo Cozzolino, la notte del 22 luglio del 1991, stava pescando insieme con due amici a largo della costa sud orientale della Sardegna, quando, all'improvviso, un enorme oggetto apparve proprio sopra il natante. Cozzolino scorse un disco grande quanto lo stadio di San Siro a Milano (sono sue parole), in grado di muoversi ad una velocità inimmaginabile. Notò poi un fascio di luce che si dirigeva verso di lui. L'uomo, senza accorgersene, si ritrovò all'interno dell'astronave. All'interno l'aeromobile aveva pareti che sembravano d'acciaio: era un ambiente molto luminoso, dove Cozzolino fluttuava nell'aria come un cosmonauta in assenza di gravità.

 

Ad un tratto, il contattato avvertì la presenza di qualcuno: erano due esseri dalle sembianze umane, alti circa un metro e venti, con lineamenti delicati, capelli biondissimi, occhi azzurri. Indossavano una tuta grigia che pareva di velluto.

 

Dopo il primo momento di paura, l’uomo fu rassicurato telepaticamente dagli alieni che gli avrebbero praticato un "lavaggio dell' anima" (sic).  Non solo, gli extraterrestri gli avrebbero impiantato del "materiale intelligente" nel corpo per trasmettergli informazioni e conoscenze di ogni tipo.  Precisa il contattato Cozzolino: “Io sono solo un messaggero, un'antenna che capta e trasmette i loro messaggi, i segreti delle loro avanzate tecnologie. Vengono da Sirio e sono viaggiatori dell'universo. Quelli con cui sono in contatto sono tre: Marcus, Vckack e Ciyksia. Vivono in altre dimensioni spazio-temporali: infatti hanno rispettivamente 103.000, 64.000 e 26.000 anni. Quando entrano nella mia stanza, escono da una piccola sfera di luce".

 

Secondo Cozzolino, i terrestri latori di messaggi e destinatari di informazioni scientifiche e tecnologiche, sono stati già individuati tutti. Circa una domanda su Dio, i Siriani hanno risposto: "Voi siete figli di un pensiero pensante, che, materializzando i propri pensieri, ha creato pensieri che pensano. Capirete solo quando penserete il pensiero che vi ha pensato".

 

L'esperienza di Bibo Cozzolino si discosta dalle altre per il cenno a "materiale intelligente" che evoca la smart dust, anticipando di alcuni anni le ricerche sulle nanostrutture diffuse nell'ambiente per scopi militari. Queste nanostrutture sono anche identificabili con gli impianti: gli impianti sono corpi estranei rilevati in sede diagnostica all'interno di persone che si ritiene siano state vittime di abduction.

 

Da rilevare che presunti alieni originari di Sirio sono frequenti nel contattismo ed anche in antichi miti [1]; le parole esposte dagli ufonauti su Dio sono per lo più in linea con orientamenti filosofici di tipo idealistico. Il vissuto di Cozzolino, se corrispondente al vero, malgrado la crescita personale indotta nell'uomo, è adombrato dal riferimento alla smart dust, indizio di un possibile controllo camuffato da insegnamento. L’espressione “lavaggio dell'anima” è molto strana e poco rassicurante: allude ad una riprogrammazione genetica, ad una manipolazione mentale attuata per scopi che restano oscuri?