L'ipotesi del villaggio

 

di Manrico Landi

 

 

Sulla base di quanto espresso nell’articolo “ORIGINE DELLE CREATURE ANTROPOMORFE”, si può tranquillamente affermare anche un'altra cosa assai sconcertante quanto ed addirittura di più dell'ipotesi sull'origine genetico - aliena delle creature antropomorfe, e cioè che la serie televisiva intitolata “IL PRIGIONIERO”, andata in onda in Italia nel 1974, 1981, e 2003, nella quale si narrano le vicende di un tizio, appartenente ai servizi segreti britannici (MI5 o MI6, questo non è molto chiaro), che in seguito alla sua decisione di dimettersi senza spiegazioni dal suo importantissimo incarico ricoperto in seno ai servizi di sicurezza, viene rapito e portato in un luogo denominato genericamente il “villaggio”, governato da un fantomatico N° 2, braccio destro del capo, il misterioso N° 1, che nessuno sa chi sia, e popolato da personaggi che come lui, sono in possesso di informazioni segretissime, che vengono chiamati ciascuno di loro non per nome ma per numero, rappresenti, oltre che una metafora della società moderna, con conseguente aspra critica della medesima, anche un CLASSICO ESEMPIO DI ISTRUZIONE OCCULTA DEL POPOLO!!!!!!! E che la storia narrata nella fiction tv sia ASSOLUTAMENTE VERA (anche se ovviamente, con protagonisti assolutamente diversi da quelli narrati), compresi gli elementi fondamentali della storia stessa come il villaggio, inteso come campo di concentramento hi – tec per personaggi dell'intelligence in possesso di informazioni classificate ben oltre il TOP – SECRET, e lo sferoide, indicato come un dispositivo biomeccanico di origine extraterrestre consistente in un enorme palla dall'aspetto simile al lattice di gomma, che si distacca a seguito di un comando elettronico dalla sala di controllo posta nella residenza del capo, il N° 2, da una sorta di sostanza posta nelle profondità marine a poca distanza dalla costa ove sorge tale campo di prigionia, avente l'aspetto di un gel, ed in grado di inglobare e riportare al villaggio stesso chiunque tenti di scappare da esso. Si veda a tal proposito, i due allegati all'articolo, che confermano, sopratutto il primo, in forma indiretta tutto ciò. Tale conclusione, nasce dall'analisi attenta sia dei fatti esposti nel precedente articolo, che sull'osservazione attenta dei singoli episodi della serie, in particolare gli episodi 1 – 2 – 4 – 7. Le osservazioni dei singoli episodi dei telefilms, sono le seguenti:

 

- Nel primo episodio, intitolato ARRIVAL – L'ARRIVO ( o ARRIVO ALL'ISOLA ), al prigioniero (denominato n° 6 ) appena giunto sul posto, viene detto che il villaggio è una specie di località internazionale, nel senso che al suo interno si trovano persone delle più svariate nazionalità, come polacchi, cecoslovacchi, francesi e forse anche italiani. Tutti quanti, nessuno escluso, erano a conoscenza di grossi segreti in campo militare, scientifico, economico, ecc., e facevano parte dei servizi segreti, sia civili che militari, o ne erano in qualche modo colllegati. Dal che, si deduce subito una cosa: che nel villaggio si trovano solamente esponenti dell'intelligence a conoscenza di informazioni importantissime classificate ben oltre il TOP – SECRET. Quindi, in base a ciò si capisce immediatamente che la serie tv non è già più soltanto una metafora: E' UN RACCONTO DI SPY – STORY!!!!! Pertanto essa contiene, come la maggior parte dei racconti di spionaggio, delle informazioni nascoste che i vari governi mondiali non possono rivelare ufficialmente, pena grossi casini di ordine pubblico, panico nelle rispettive popolazioni, crisi politiche irreversibili, e via discorrendo. Si veda a tal proposito sia il famoso libro intitolato: I TRE GIORNI DEL CONDOR, che due frasi contenute nel numero 7, Dicembre 2002, pagina 54, articolo intitolato: “Storie per non dormire”, della rivista mensile intitolata: DOSSIER INTELLIGENCE - MENSILE DI STORIA DELLA GEOPOLITICA E DEI SERVIZI SEGRETI, edita dalla casa editrice Olimpia. Adesso, quella stessa rivista, che si trova nelle edicole,  si intitola invece: INTELLIGENCE E STORIA TOP – SECRET MENSILE DI INTELLIGENCE SICUREZZA CRIMINOLOGIA E STORIA MILITARE DAL MONDO e viene pubblicata dalla casa editrice Lupo. Le frasi in questione, sono le seguenti:

 

LA LETTERATURA SPIONISTICA ( e forse anche di fantascienza, fantapolitica, poliziesca, e di attualità ), CONTIENE MOLTO SPESSO, SU IMPULSO DELLE SINGOLE INTELLIGENCE NAZIONALI, RIFERIMENTI A FATTI E PERSONE CHE I RISPETTIVI GOVERNI NON POTREBBERO MAI AMMETTERE.

 

Si tenga ben presente a tal proposito il fatto che la maggior parte degli autori di questo genere letterario sono stati agenti e/o funzionari dei servizi segreti, come John Le Carrè, Ian Fleming          (il creatore di 007), Howard Hunt (famoso funzionario della C.I.A., conosciuto anche per il suo coinvolgimento nello scandalo Watergate), Frederick Forsythe, e via discorrendo.  

 
E poi TUTTI I SERVIZI SEGRETI DISPONGONO DI EFFICIENTI CENTRI STUDI  (presumibilmente all'interno delle sezioni denominate rispettivamente: ANALISI SITUAZIONI, e ANALISI CONTROSPIONAGGIO), CHE NON SI LIMITANO SOLAMENTE A STUDIARE E VALUTARE LA SITUAZIONE POLITICA DEI PAESI AMICI E NEMICI E LO STATO DEL LORO APPARATO MILITARE, MA ANCHE A STUDIARE SEMPLICI ROMANZI GIALLI E LIBRI DI SPIONAGGIO PER VEDERE SE IN LORO SONO CONTENUTI RIFERIMENTI A FATTI CHE DOVREBBERO ESSERE RESI NOTI O SOLUZIONI PER RISOLVERE.

DETERMINATI PROBLEMI CHE GLI STESSI SERVIZI SEGRETI POTREBBERO UTILIZZARE NEL CORSO DELLE LORO OPERAZIONI.

 

 

Nel quarto episodio, intitolato  FREE FOR ALL - LIBERTA' PER TUTTI, al nostro simpatico N° 6, candidato per diventare il nuovo N° 2 al posto di quello uscente, viene forzatamente appiccicata un'assistente, il N° 58, che parla, così come il N° 2, una lingua straordinariamente somigliante al russo. Al termine dell'episodio, quando la donna ( il numero 58 ), si rivela essere il vero e nuovo N °2, saluta il suo predecessore, mentre è in viaggio verso il ritorno, dicendogli: UN SALUTO ALLA NOSTRA PATRIA (oppure SALUTA LA NOSTRA PATRIA PER ME). Da questi due piccoli particolari, cioè la lingua parlata e la frase detta alla fine, si intuisce che il villaggio è sotto la giurisdizione dei servizi segreti sovietici, KGB, GRU, servizi informativi di singola forza armata      (aeronautica, marina, esercito).

 

Negli episodi 2 - THE CHIMES OF BIG BEN - I RINTOCCHI DEL BIG BEN ( trasmesso in Italia  con il titolo: SERVIZI SEGRETI ), e 7 - MANY HAPPY RETURNS - BEN TORNATO, il nostro eroe, ovviamente il N° 6, viene tradito rispettivamente nell'episodio 2 da Nadia Rakowsky, il N° 8,  che gli rivela che il villaggio in cui entrambi si trovano è in Estonia (in un altra versione della stessa puntata del telefilm si afferma invece che esso si trova in Lituania), come affermato anche nell'episodio N° 12 -  FANTASIA E REALTA' (“il villaggio si trova nel Baltico”, è la frase che viene pronunciata all'inizio dell'episodio), la quale al termine della puntata, si rivela essere un'agente del servizio segreto a cui appartiene anche il N° 2 (come già affermato al secondo punto, il KGB oppure il GRU), e dal suo superiore, il colonnello, anch'egli esponente come il N° 6 dell'MI6 (o MI5, non si capisce bene),  mentre nell'episodio N° 7, sempre il N° 6, rimane beffardamente fregato da altri personaggi appartenenti al'MI6 (od MI5), che contemporaneamente lavorano per il nemico, oppure agiscono in base ad oscuri accordi segreti tra i servizi di intelligence a cui appartengono i prigionieri del villaggio, in base ai quali se qualcuno scappa e riesce a tornare all'ovile, deve essere immediatamente riconsegnato al mittente. Infatti, quando viene effettuata la ricognizione aerea dell'area geografica dove è ubicato il villaggio, il N° 6, che siede nel posto del co – pilota, viene espulso dal pilota del velivolo, sostituito dall'organizzazione supersegreta la quale agisce appunto sugli accordi segreti ed occulti di cui sopra. Quest'ultima storia, oltre a confermare il fatto che il villaggio si trova all'interno del territorio sovietico ( Estonia, Lettonia e Lituania erano, come certamente si ricorderà, parte di esso, come risultato dell'annessione del 1940 ), e quindi gestito dall'intelligence sovietica , i cui “ospiti”, come detto prima, sono persone in possesso di notizie estremamente scottanti, ricorda anche in modo a dir poco impressionante, quanto è venuto fuori sulla stampa diversi anni fà, a proposito di una organizzazione sovranazionale in ambito NATO, le cui ramificazioni erano per l'Italia il famigerato Supersid, il SuperSismi, la Rosa dei Venti e Gladio. Tale organizzazione conduceva una sorta di guerra feroce e sotterranea contro il blocco comunista, senza esclusione di colpi.

 

Le persone che ne facevano parte, erano selezionate rigidamente a tutti i livelli della politica, delle forze armate, e degli apparati di Intelligence, e rispettavano altrettanto rigidamente una specie di super giuramento all'organizzazione stessa. Eventuali violazioni, anche gravi, dei rispettivi codici penali dei propri paesi trovavano, in base alla logica assolutamente contorta di tale organismo supernazionale, piena giustificazione in quanto lo stato di necessità, inteso come lotta al blocco sovietico ed al comunismo, sia nazionale che internazionale, era assolutamente prioritario rispetto a tutto il resto, compreso il giuramento di fedeltà alla propria nazione.

 

Ora, nel caso in oggetto, è assai lecito ritenere che nonostante tutto questo, tale misterioso apparato occulto transnazionale occidentale possa avere stretto anche accordi con una probabile omologa organizzazione supernazionale della cortina di ferro, secondo i quali coloro che appartengono all'una od all'altra delle due fazioni in campo (NATO e PATTO DI VARSAVIA), detentori di notizie ben oltre il TOP – SECRET, che riescono a fuggire dalla loro prigionia e a ritornare ai rispettivi servizi segreti dell'una o dell'altra parte, debbano essere immediatamente riportati da dove erano scappati, pur continuando tuttavia entrambe le organizzazioni supersegrete occulte dell'Occidente e dell'Est, a combattersi tra di loro. 

 

Queste sono le osservazioni ricavate dall'osservazione attenta della serie tv. Per quanto riguarda i fatti di cui lo scrivente è a conoscenza, oltre a quelli citati nel paragrafo “Origine delle creature antropomorfe”, vi sono i seguenti:

 

- i vari programmi di spionaggio psichico ed armi psicotroniche e quelle funzionanti ad onde elettromagnetiche, ad esempio IL SEGNALE DI MOSCA;

 

- la probabile origine genetico – aliena di certe creature antropomorfe (vedere l'omonimo paragrafo)  come vampiri, licantropi, chupacabras, sirene, tritoni, uomini – falena, ecc., i quali non sarebbero altro che degli O.G.M. ( ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI ), più precisamente degli esseri umani sequestrati e modificati geneticamente a scopo di studio e sperimentazione;

 

- la tecnologia sthealt, ed altre ancora similari ad essa, il teletrasporto, l'esperimento di Filadelfia, il Projet Montauk, i dispositivi funzionanti con retroingegneria extraterrestre, le mutilzioni umane ed animali connesse agli alieni, ecc.

 

Ma le cose che convincono in via definitiva dell' esistenza della realtà fisica del villaggio, inteso sempre come campo di concentramento super - tecnologico per spie ed individui dotati di nozioni tali da far saltare letteralmente il mondo per aria se queste venissero diffuse in modo non controllato, e dei suoi scopi, cioè appunto impedire che i possessori di tali informazioni possano  fuggire e di conseguenza far conoscere quello che sanno a tutto il pianeta, oltre alle frasi della rivista di intelligence riportate prima, è anche l'incredibile vicenda riferita in un libro intitolato: “CRONACHE DELL'INSPIEGABILE - RACCONTI DI FATTI INCREDIBILI MA VERI”, edito da SELEZIONE DEL READER'S DIGEST, capitolo 2 - ”misteriosi destini e inspiegabili fenomeni”, paragrafo 3 - ”apparizioni e scomparsi”, pagina 115, che si riferisce alla storia vera del misterioso prigioniero mascherato vissuto realmente in Francia a cavallo tra il secolo 17° ed il 18° ,  la quale a sua volta ha dato lo spunto per il famoso film: ”La maschera di ferro”, interpretato da Leonardo Di Caprio, e più precisamente una frase contenuta in essa che spiega praticamente tutto. Tale frase, che colpisce e convince dell'esistenza del villaggio e dei suoi scopi, è la seguente:

 

IL SUO VOLTO ERA RICONOSCIBILE E COSTITUIVA UN PERICOLO; ERA TROPPO PREZIOSO PER ESSERE UCCISO, MA TROPPO PERICOLOSO PER ESSERE LASCIATO LIBERO, E QUELLO CHE SAPEVA ERA TALMENTE ESPLOSIVO CHE PERFINO UN SEMPLICE PESCATORE AVREBBE FAR POTUTO FAR TREMARE LA FRANCIA RIVELANDOLO.

                       

Il pescatore in questione, era un tizio che raccolse in mare un piatto d'argento su cui era stato inciso da questo fantomatico prigioniero un messaggio (perché la sua cella della prigione della Bastiglia, la migliore tra l'altro, aveva la propria finestra rivolta verso il mare), e lo riconsegnò al guardiano della prigione: ebbe salva la vita in quanto, essendo analfabeta non sapeva leggere, per cui non fu assolutamente in grado di sapere ciò che vi era stato riportato!

 

Particolare curioso, i guardiani del carcere avevano precise e severissime istruzioni di non rivolgere la parola per nessun motivo a questo carcerato speciale, rinchiuso guarda caso, in una delle migliori celle della prigione, se non per motivi strettamente inerenti ai suoi bisogni. Segno evidente che questi non era un prigioniero come tutti gli altri. Quindi, gli eventuali “ospiti” del villaggio, se questo è davvero esistito, erano sì personaggi di riguardo, ma da custodire in modo pressoché assoluto, perché erano, come espresso in precedenza, a conoscenza di cose che se rivelate, avrebbero mandato pressoché in pezzi l'intera terra. Quali sono queste cose?

 

Tutte quelle spiegate nel paragrafo relativo alle creature antropomorfe, cioè la realtà delle creature antropomorfe citate prima come appunto vampiri, licantropi, chupacabras, e della loro probabile origine aliena, oltre ad altre come ad esempio la realtà del fenomeno UFO e dell'interazione di questo stesso fenomeno con la vita umana, la conferma dell'esistenza delle facoltà esp e del loro utilizzo in campo spionistico e/o militare, le nozioni tecniche relative alla realizzazione del cronovisore (vedere l'articolo: “I segreti del vaticano”) e della fusione fredda, l'energia orgonica, nonchè altri sconvolgenti segreti relativi all'economia, alla politica ( come per esempio l'uccisione di Kennedy ), e così via. In definitiva, sono state le tre frasi, quelle due della rivista e l'altra del libro (nonchè la storia riferita ad essa, quella cioè del prigioniero mascherato), tutte citate prima, assieme appunto all'osservazione attenta degli episodi della serie, in particolare gli episodi 1 – 2 – 4 – 7, che convincono in modo pressoché assoluto, se analizzate ciascuna di esse molto attentamente, dell'esistenza del villaggio - prigione hi – tec, del prigioniero, e dello sferoide. A ciò si aggiunga il telefilm finale, con una trama talmente idiota ed assurda (vedere  il secondo allegato), sopratutto se si osservano tutti gli altri episodi, che per ammissione dello stesso protagonista Patrick Mac Goohan, il pubblico si ribellò in modo così violento da voler linciare lo stesso attore; il quale scappò, è il caso di dirlo, in Hymalaya. E ci rimase per circa tre settimane. Tornò in Inghilterra solamente quando le acque si calmarono un pò.

 

Come mai, una serie televisiva così ben fatta per tutti i singoli episodi di essa, tanto da diventare addirittura un cult anni dopo, ha poi un finale così deficiente? La risposta è da ricercarsi in quanto riportato finora. Infatti, è probabile che Mac Goohan sia stato costretto a cambiare in fretta e furia il finale del serial perchè qualcuno lassù nelle alte sfere della politica e dell'intelligence ( britannica e non ), si era accorto della estrema realisticità della storia narrata nella serie stessa, al punto da temere seriamente che qualcuno (parlamentari, giornalisti della carta stampata e della tv, associazioni per la difesa dei diritti civili, semplici curiosi, ecc.) volesse scavare più a fondo alla questione, mettendo così a nudo dei fatti e delle circostanze che sarebbero stati per l'Establishment britannico (e non solo quello forse), estremamente imbarazzanti. Da qui, di conseguenza, l'esigenza di modificare in ogni modo il finale della serie televisiva: per evitare che si scoprissero scomodissime verità, sia per il governo inglese, che per gli altri, compresi probabilmente quelli dei paesi dell'allora cortina di ferro.