sarebbe avvenuto nella primavera del 1941, a circa 15 miglia da Cape Girardeau. Il primo ad investigare il caso fu il compianto Leonard Stringfield, un pioniere degli studi sugli UFO crashes, il quale ne diede notizia nel 1991 in “UFO Crash/Retrievals: The Inner Sanctum, Status Report VI”.
Il primo testimone individuato da Stringfield è stato Charlette Mann che ha raccontato come suo nonno, il Reverendo William Huffman, fu chiamato sulla scena di un ufo-crash per benedire i tre piloti non umani morti a causa dell’impatto.
Secondo quanto riferito dalla Mann a Stringfield, William Huffman venne chiamato, in una notte della primavera del 1941, dall’ufficio di Polizia locale che gli chiese di recarsi sul luogo di un incidente aereo avvenuto fuori città, per fornire assistenza religiosa ad eventuali vittime.
Una macchina passò a prelevarlo, ma, secondo la moglie del reverendo, non era un’auto di servizio della polizia.
William Huffman Charlette Mann
Giunto sul sito dell’incidente, Huffman notò uno strano apparecchio di forma ellittica: “mio nonno l'aveva descritto come un piatto di metallo colorato senza giunture – ha affermato la Signora Mann - non aveva mai visto una cosa simile. La cosa che lo colpì di più furono dei segni simili a geroglifici egiziani che ricoprivano parte delle pareti interne dell'abitacolo. C'erano tre corpi sdraiati a terra…ma non erano umani. Due erano fuori dall'abitacolo ed il terzo gli diede l'impressione di essere sopravvissuto all'impatto. Erano avvolti in una lamina di alluminio increspata... sembrava il loro vestito. Sembravano non avere ossa, erano molli con dita molto lunghe”.
La descrizione degli esseri fatta dal reverendo Huffman ricorda fin nei minimi particolari quella degli alieni grigi che ricorrono spessissimo nella casistica ufologica : un metro/un metro e venti di altezza, corpi esili, teste molto grandi, occhi ovali ed allungati, buchi al posto di naso ed orecchie ed una fessura al posto della bocca.
Secondo la Mann, una foto scattata sul luogo dell'incidente fu data, pare da un certo Garland D.Fronabarger, al padre Guy Huffman. La foto raffigurava una delle creature trovate tra i rottami del disco, sostenuta per le braccia da due uomini in borghese (probabilmente agenti di polizia o militari). Guy Huffman diede a sua volta la foto ad un suo amico fotografo, di nome Walter Fisk, nel 1953/55,. Questi, a quanto pare, non restituì mai la fotografia .
Il ricercatore Stanton Friedman, dopo estenuanti ricerche, ha rintracciato il signor Fisk nel New Mexico, ma questi, stranamente, non risponde a telefonate e lettere.
Documenti a sostegno dell’evento
Esistono documenti ufficiali a sostegno di ufo crashes antesignani a quello di Roswell?
La prima prova in tal senso sembra essere un memorandum top secret del 1942, scritto dal Generale George Marshal e diretto al presidente Franklin Delano Roosvelt, relativo al famoso raid UFO su Los Angeles del 1942.
In quell’ occasione una navetta aliena a forma di disco fu illuminata dai fari dell’esercito e fatta oggetto di un nutrito tiro di artiglieria.
Nel memorandum segreto di Marshal si legge: “ riguardo al raid aereo su Los Angeles, è stato appreso dall’ Army G2 che l’ammiraglio Anderson…recuperò un aereo non identificato lungo la costa della California…il quartier generale è venuto alla determinazione che i misteriosi aeroplani non sono terrestri e, secondo fonti dell’intelligence sono molto probabilmente di origine interplanetaria”. Marshal prosegue affermando :“ di conseguenza ho ordinato all’esercito di creare una unità speciale per indagare ulteriormente il fenomeno e fare rapporto su ogni significativo collegamento tra i recenti incidenti e quelli raccolti dall’ufficio di coordinamento informazioni”. Il promemoria riporta il numero di protocollo dell’Ufficio del capo dello staff (Office of Chief of Staff-OCS), nonché la dicitura Interplanetary Phenomenon Unit" (IPU) (Unità Fenomeni Interplanetari) in alto, aggiunta successivamente con una diversa macchina da scrivere.
E’ molto probabile che l’Unità Fenomeni interplanetari fu creata con questo ordine.
Vi è anche un documento dell’FBI in cui Edgar Hoover fa riferimento ad un crash antecedente a quello più famoso di Roswell.
J.E Hoover La. Case
In tale nota autografa, il direttore dell’FBI, dopo aver rimarcato la necessità di avere “pieno accesso ai dati sui dischi recuperati a Roswell”, cita il “caso La.”, specificando che “l’Air Force in tale occasione ne catturò uno”.
Cosa intendeva Hoover con la sigla La.? Los Alamos? (dove parte dei rottami di Roswell furono inviati), Los Angeles? (a causa del raid aereo UFO del 1942) o Louisiana?
Così l’ufologo Alfredo Lissoni ha liquidato la questione: “consultando i resoconti del Blue Book, gli ufologi poterono finalmente trovare un file che riguardava un caso datato 7 luglio 1947, località Shreveport in Louisiana, dal nome in codice La. Il rapporto descriveva il ritrovamento da parte dei militari di un disco di alluminio di sedici pollici, in una zona che venne prontamente recintata con serpentine di filo spinato. Dal disco usciva del fumo. Ma quando l'oggetto venne esaminato, i militari vi trovarono con stupore la scritta made in USA”.
Non condivido questa interpretazione: perché mai il direttore dell’FBI avrebbe dovuto citare in un documento ufficiale una burla conclamata come se fosse un caso reale?
Ryan Wood, uno dei componenti del team impegnato nella difficile impresa della convalida dei documenti Majestic12, ritiene plausibile che Hoover si riferisse alla Louisiana.
“La.” è la sigla postale con cui, all’ epoca, veniva appunto indicata la Louisiana.
Thomas Canthwell, l’ ex agente del CIC (controspionaggio dell’esercito), che, a suo dire, nel 1947 partecipò alle operazioni di recupero del disco di Roswell, riferisce, in una sua nota diretta al ricercatore Timothy Cooper, anche di un disco catturato in Louisiana nel 1942.
Diversi documenti fuoriusciti da tre fonti diverse sin dal 1994, forniscono, direttamente o indirettamente, un supporto all’incidente UFO narrato dal reverendo Huffman.
In un memo del 27 febbraio 1942 il presidente Roosvelt scrive :” Ho considerato che la disponibilità del materiale in possesso dell’esercito possa essere di gran significato per lo sviluppo di una super arma bellica”… Consultate il dott. Bush [Vannevar Bush uno dei membri originali del Majestic12- n.d.a.] ed altri scienziati sul problema di trovare usi pratici per i segreti atomici acquisiti dallo studio dei manufatti celestiali”
Memorandum del 27 febbraio 1942 del presidente Roosvelt
Pare impossibile che Roosevelt, appena dopo il raid di Los Angeles del 1942 ed un eventuale recupero di un UFO precipitato, avesse già la “disponibilità dei congegni celestiali”. Egli doveva pertanto riferirsi ad un precedente evento: forse a quello del 1941?
Un altro documento Majestic sembra accennare al crash del 1941, si tratta del briefing datato 24 settembre 1947 (Mission Assessment of Recovered Lenticular Aerodine Objects – White Hot Intelligence Estimate). Due sezioni del documento citano direttamente il caso del 1941. La prima nella “Parte III – probabilità scientifiche” e la seconda nella “Parte IV . Struttura Sicurezza Nazionale”. La Parte III del documento recita:” basato su ogni prova disponibile raccolta dai reperti recuperati da [….] sono ritenuti di natura extraterrestre. Questa conclusione è stata raggiunta in seguito alla comparazione degli artefatti [cancellatura nel testo] scoperti nel 1941”.
In una lettera datata 30 gennaio 1996, il misterioso Thomas Canthwell fa un breve cenno all’ ”aerodina recuperato nel 1941 che era precipitato nel southwestern del Missouri”.
Nota di Thomas Cantwell spedita il 1996 al ricercatore Timothy Cooper. In essa viene menzionato l’UFO crash del 1941
Chi intervenne sul luogo dell’incidente?
Dalla testimonianza di Charlette si evince che sul luogo del crash intervennero autorità ufficiali (polizia, militari) ed alcuni civili. Tra gli ufficiali i più probabili candidati sono lo sceriffo della contea di Cape Girardeau o di Jackson, unitamente ai vigili del fuoco, all’FBI ed al coroner.
Lo sceriffo potrebbe essere stato Ruben Reinhold Schade. Dopo essersi dimesso dalla sua carica di sceriffo, Schade fu assunto dal quotidiano Southeastern Missourian. Alcuni ricercatori hanno contattato i figli ed il fratello Clarance per fare luce sulla vicenda.
Clarance, interrogato sul caso, ha dichiarato “ Si, ho sentito parlare molto tempo fa di una nave spaziale [precipitata] con piccoli uomini, ma non ci ho mai creduto!” Ciò può essere conferma al fatto che qualcosa di strano è veramente avvenuto nel 1941 in Missouri!
Marshall F. Morton Ruben Reinhold Schade Carl James Lewis
Il capo della polizia di Cape Girardeaul nel 1941 era Marshall F. Morton. Egli è morto nel 1974 e Wood non è riuscito a reperire i suoi parenti. Tuttavia è interessante far notare che Morton, dopo la data presunta del crash, venne selezionato dall’FBI per frequentare l’accademia di Quantico in Virginia,e fu lì per due anni nel periodo tra il 1941 ed il 1946.
Poche settimane prima del presunto evento, l’FBI aveva aperto un ufficio presso Cape Giradeau per investigare su rapporti di spionaggio e sabotaggio ma purtroppo il nome dell’agente che vi fu assegnato non è, allo stato attuale delle ricerche, noto.
Un’altra potenziale fonte di preziose informazioni potrebbe essere Il dipartimento dei vigili del fuoco, comandato all’epoca da un tale Carl James Lewis. E’ abbastanza logico pensare che i vigili del fuoco siano intervenuti sul posto per scongiurare il rischio di un eventuale incendio, all’inizio infatti si pensò sicuramente che fosse precipitato un aereo terrestre.
La nipote di Huffman, principale teste del caso, parla anche dell’intervento dei militari, i quali dopo aver ripulito l’area del crash fecero sparire ogni prova dell’incidente.
Da quale installazione proveniva il personale militare? Secondo Ryan Wood, a circa cinquanta miglia vi era la base militare Sikeston, ed è altamente probabile che il contingente interessato alle operazioni di recupero dell’UFO precipitato provenisse da lì. In particolare, furono sicuramente informati dell’evento: il Capt. Harold Shelden, comandante della base, Lucas Digiglia del corpo medico e James Lightle ufficiale di intelligence oltre naturalmente al personale impiegato nelle operazioni logistiche e di trasporto dei rottami.
La foto dell’alieno
Il reverendo Huffman riferì che vi era anche un fotografo sulla scena dell’incidente, in seguito identificato come Garland D.Fronabarger. Questi svolse l’attività di fotografo per circa 60 anni, molti dei quali al servizio del Southeastern Missourian newspaper. Wood ha anche scoperto che Fronabarge era buon amico di Harry Truman, che nel 1941 era ancora senatore.
Sopra, una ricostruzione della foto che venne data al reverendo Huffman
Stando alle affermazioni di Charlette Mann, il padre ottenne da Fronabarger un’incredibile foto raffigurante due ufficiali di Polizia con un essere alieno nel mezzo.
Così, in un’intervista registrata, Charlette ricorda la storia della foto:” La prima volta che la vidi fu ad una cena. Avevo già sentito dicerie, frammenti di conversazioni, ma quella sera la vidi, era un’immagine, una vecchia foto…simile ad una… vecchia Kodak…con piccole linee bianche lungo i bordi. Vi erano due uomini che reggevano un…non umano, è la migliore espressione per descriverlo, un piccolo essere… sembrava alto circa 4 piedi. Lo tenevano per le ascelle con le braccia distese ai lati. Ed egli aveva…è difficile dire se era pelle o una tuta… sembrava privo di struttura ossea, con braccia molto, molto lunghe. Ricordo vagamente tre dita per mano…ma non potrei giurarlo. Aveva occhi ovali, una fessura al posto della bocca e buchi lì dove dovevano essere le orecchie; la pelle sembrava molto soffice… come se fosse alluminio sottile spiegazzato; A quel tempo la foto fece una grande impressione su di me… a causa degli occhi della creatura…non posso descrivere i piedi perché non li vidi.”
Ammettendo che il caso di Cape Girardeau del 1941 sia reale, ci vengono spontanee alcune considerazioni: se il governo USA già sapeva sin dal 1941 dell’esistenza degli extraterrestri e delle loro navi spaziali, perché l’esercito nell’ incidente di Roswell del 6 luglio 1947 si comportò così maldestramente?
Come è noto, inizialmente i militari del 509° gruppo bombardieri di Roswell annunciarono alla stampa la “cattura di un disco volante” per poi successivamente, in una conferenza stampa organizzata dal generale Roger Ramey, ritrattare tutto ripiegando sulla ridicola storia di copertura del “pallone sonda”.
E’ possibile che il personale di stanza a Roswell non sapesse dei precedenti “incidenti” e che venne quindi colto di sorpresa il 6 luglio 1947? Non è un’ipotesi del tutto infondata, dopotutto si trattava di una materia altamente classificata e in mancanza del necessario “Need to Known” non a tutti era dato di conoscere certi argomenti.
Un’altra stonatura riguarda la foto di cui abbiamo parlato sopra. Per quale motivo il fotografo avrebbe dovuto consegnarla al padre di Charlette? È logico supporre che i militari in un tale frangente prendano in consegna tutta la documentazione fotografica, negativi compresi. Forse il fotografo fece una copia della foto che tenne per sé per poi consegnarla a Guy Huffman. Ma si tratta di semplici congetture, a distanza di circa 60 anni, è estremamente difficile dimostrare la veridicità di questo caso a meno che non salti fuori qualche nuovo testimone…staremo a vedere.
Fonti:
http://majesticdocuments.com
http://ufocasebook.com/missouricrash.html