TAKEN (PRESI)…PER I FONDELLI
(Giacomo Casale )
Dopo una lunga e penosa malattia, la saga di “Taken” ha visto la sua fine giovedì 1 giugno 2004.
La saga sui rapimenti alieni, prodotta dal re Mida della cinematografia hollywoodiana Steven Spielberg, dopo aver riscosso un grande successo oltreoceano, era molto attesa dagli appassionati italiani.
Per quanto mi riguarda, la serie è stata una grossa delusione.
Eppure le premesse da cui era partita la storia mi erano sembrate buone: l’azione ha inizio nel 1942, in piena II guerra mondiale, con l’avvistamento da parte di una squadriglia di caccia americani, delle famigerate sfere di luce, ribattezzate all’epoca “Foo Fighters”. I piloti vengono rapiti dagli alieni, celati dietro le spoglie di sadici nazisti (eh si…gli alieni possono assumere qualsiasi forma), e sottoposti agli esperimenti di rito.
L’azione si sposta quindi al 1947 all’epoca dell’incidente di Roswell. A seguito del recupero del relitto del disco volante (che però è perfettamente integro!) e dei corpi degli alieni (Grigi), viene costituito dal presidente Truman il sinistro “Progetto” (qualsiasi riferimento al Majestic 12 non è puramente casuale!), un gruppo di studio governativo top secret avente il mandato di indagare sugli UFO e gli extraterrestri .
Il resto del telefilm…one è banale e scontato. Tra uno sbadiglio e l’altro (vi confesso che mi sono letteralmente addormentato nel corso di più di un episodio, fortunatamente registravo tutto su vhs!) Spielberg vorrebbe farci credere che i Grigi sono l’unica razza aliena a farci visita e che lo fanno solo dagli anni quaranta! Scopo della loro visita? Studiare la razza umana ed in particolare la sua capacità di provare emozioni. Dopo cinquant’anni e passa di incroci genetici gli alieni riescono finalmente a creare un ibrido perfetto, la piccola Ellie Keyes (la cui saccente vocina in sottofondo ci tormenta per tutti i 9 episodi della serie!) dotata di poteri quasi divini. Fine della storia. E ci volevano 18 ore di girato per raccontarla?
Che fine ha fatto il multivariegato “Bestiario Alieno” che viene fuori dai racconti dei testimoni e dei rapiti? Mistero!!!
Come ha fatto efficacemente notare il giornalista Maurizio Baiata in un suo recente articolo “Spielberg omette del tutto che il fenomeno UFO esiste da molto tempo prima del 1947. in quanto[il corsivo è mio] presenze aliene possono aver interagito con la Terra sin dagli albori della vita biologica. Possono avere influenzato, o limitato, lo sviluppo della forma di vita intelligente presente su questo pianeta. Ci presenta gli apparati militari statunitensi, sia fossero in azione negli anni Quaranta, sia al giorno d’oggi, come formati da perfetti idioti, privi di qualsiasi cognizione della materia. Spielberg […] calca strumentalmente la mano sulle molte “ingenuità” dei militari, in fondo facendoli passare per poveri esseri umani alle prese con un problema troppo più grande di loro. Questo, potrebbe essersi realmente verificato sul finire degli anni Quaranta, ma da allora in poi saranno i servizi segreti ad occuparsi della faccenda, togliendo le castagne dallo stesso fuoco dove da tempo venivano arrostiti gli alti ufficiali privi del “need to know”, i più elevati nullaosta alle segretezza “.
Si è sempre avuto il sospetto che il regista di origine ebrea fosse al servizio della macchina propagandistica del governo Statunitense. I suoi film sulle forme di vita aliena hanno, secondo alcuni, svolto una funzione di tirocinio subliminale delle masse. Il messaggio dei suoi film è chiaro: gli alieni esistono, ma non ne abbiate timore perché sono buoni e pacifici…
Il rivelatore John Lear, ex pilota della CIA, si spinge perfino oltre sostenendo che il film “Incontri Ravvicinati del III tipo” aveva lo scopo di fare da apripista ad una rivelazione ufficiale del governo americano circa l’esistenza dei grigi “…che avremmo persino amato, dopo esserci assuefatti al loro sgradevole aspetto”. Qualcosa non deve essere andato per il verso giusto (ricordate le guerre di Dulce del 1979 tra alieni e militari nell’omonima base sotterranea?) ed il governo ha fatto marcia indietro dando mandato ai cinematografari hollywoodiani per la messa in cantiere di film sul cui sfondo si muovono alieni cattivissimi e ansiosi di farci le…scarpe! (v. Indipendence Day, Stargate, Signs etc.)
Insomma a mio parere il serial di Spielberg ha tutte le caratteristiche della tattica della disinformazione così cara alle agenzie di intelligence: dire una verità celata tra due bugie.
Ma forse, più semplicemente, siamo noi ad essere paranoici, volendo a tutti i costi cogliere complotti dappertutto e Taken è solo un (noioso) telefilm.
Sarà…ma io ne dubito.
Fonti :
- Taken, basta la parola di Maurizio Baiata su www.dnamagazine.it
- George Andrews : Extraterrestri amici ed ostili – ed. Macro
COMMENTO DEL SEGRETARIO DELL’USAC MATTEO TENAN
Concordo con quanto scritto dall’amico GIACOMO CASALE. E aggiungo alcune mie considerazioni: prima di tutto non compaiono tutte le specie più benevole o neutre verso l’umanità, come se in tutto l’universo e sulla Terra esistessero solo gli alieni grigi.
Il titolo TAKEN è stato preso da un libro molto serio di KARLA TURNER, la quale fu più volte rapita ed in seguito morì di cancro nel 1996: a quell’epoca evidentemente non serviva più ai visitatori, se dobbiamo credere che gli alieni EBEs abbiano la capacità di curare i tumori.
Inoltre il discorso degli ibridi viene trattato molto superficialmente, in quanto tutto quel po’ po’ di astronavi per concepire una sola bambina è un po’ riduttivo, noi stessi nel corso delle nostre indagini abbiamo avuto modo di vedere alcuni di loro nella realtà. Se questi ibridi sono così buoni, secondo Spielberg, avrebbe potuto inserirne qualcuno nelle puntate più noiose. Nella realtà è invece consigliabile star loro alla larga.
Per concludere alcune note di carattere storico. Innanzitutto la figura di JESSE MARCEL è stata stravolta nel personaggio cattivissimo e pasticcione OWEN CRAWFORD, che sembra uscito da “Scuola di Polizia”. Sarei curioso di sapere come la ‘ha presa il figlio Jesse Marcel Jr.
Infine un errore relativo a Betty e Barney Hill. In una scena ambientata nel 1962 uno degli scagnozzi di Crawford riferisce che i coniugi Hill si sono sottoposti ad ipnosi. Invece essi cominciarono a sottoporsi alle regressioni, da parte dello psichiatra Benjamin Simon, solo nel 1964.
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