IL FENOMENO DELLE STRANE MUTILAZIONI

(Giacomo Casale)

 

 1 - Origini del fenomeno

Il primo caso conosciuto di mutilazione animale risale al 1967, allorquando Harry King, un rancher del Colorado, rinvenne sul suo terreno una cavalla di razza Appaloosa orribilmente mutilata.
Lady (così si chiamava l’animale, anche se venne erroneamente identificata con il nome di Snippy da un giornalista che confuse il nome dell’animale mutilato con quello della madre) presentava strane ferite: la testa ed il collo erano stati totalmente scarnificati rendendo visibili le ossa. Il resto del corpo non era stato toccato. Il suo teschio era così bianco e pulito che sembrava essere stato esposto per molti giorni ad una forte luce solare, anche se, non più di due giorni prima, era ancora viva e le condizioni climatiche non avrebbero potuto permettere un fenomeno così accentuato e repentino. Dalle prime analisi emerse che le zone interessate dalla mutilazione non presentavano la minima traccia di sangue o di altri liquidi corporei. Tracce di radioattività furono trovate nel luogo ove Lady era stata uccisa; il dato che tali tracce risultarono molto superiori rispetto al rumore di fondo suggerì che potesse essere stata esposta ad elevate dosi di radiazioni. Il taglio effettuato alla base del collo fu definito dagli esperti come “estremamente preciso”.

Poco dopo l’evento, King dichiarò ai giornalisti che nessun coltello o arma da taglio avrebbe potuto compiere una incisione così perfetta. Quando i proprietari vennero chiamati per riconoscere l’animale, identificarono subito, nella zona intorno al corpo, uno strano odore che ricondussero a qualche tipo di medicinale.

Due settimane dopo il macabro rinvenimento, il Dott. John Henry Altshuler, patologo del Rose Medical Center a Denver, effettuò un’autopsia sul cadavere dell’animale. Egli individuò subito un’incisione netta alla base del collo che presentava residui di colore nerastro dovuti alla cauterizzazione immediata della lacerazione. Ad un esame interno dell’animale si riscontrò l’assenza del cuore, dell’intestino e della tiroide.

Successivamente, nel corso di un’intervista il Dott. Altshuel ebbe a dichiarare : "Quando mi avvicinai al cavallo notai un taglio dal collo giù fino alla base del petto, un'incisione chiara e verticale. Sembrava che la carne fosse stata aperta e cauterizzata. Gli altri lembi di pelle tagliata sembravano cauterizzati da un laser moderno. Ma non esisteva la tecnologia laser nel 1967... Tagliai dei campioni di tessuto dalla parte più dura e scura, ed esaminai il tessuto al microscopio. A livello cellulare c'era una consistente decolorazione e distruzione con mutazioni causate dalla bruciatura. Più stupefacente fu la mancanza di sangue. Io ho effettuato centinaia di autopsie. Non potete tagliare un corpo senza versare del sangue. Ma non c'era assolutamente sangue nella pelle o sul terreno. Non c'era sangue da nessuna parte. Ciò mi impressiono' moltissimo. Al cavallo mancavano il cuore, i polmoni e la tiroide. Il medio sterno era completamente vuoto e asciutto. Come si fa ad estrarre un cuore senza far uscire il sangue? ". All’epoca il laser chirurgico veniva utilizzato solo dai militari!

Alcuni abitanti del luogo segnalarono la presenza di strane luci nei pressi della zona ove era stata trovata Lady ed anche la madre di King osservò un “enorme oggetto luminescente”.
Inoltre un traffico aereo di origine sconosciuta era stato segnalato nei luoghi dell’evento.
Il caso di Lady è passato alla storia dell’ufologia come il primo caso noto di mutilazione animale, anche se esistono documentazioni che farebbero risalire tale fenomeno al settecento.
E’ inoltre interessante notare che la signora Duane Martin, di San Luis Valley ebbe modo di osservare, il giorno precedente la scoperta di Lady, alcuni oggetti che rassomigliavano a “piccoli jet”, oggetti che evoluirono nella zona a velocità molto elevate e a poca distanza dal terreno.

La serie di testimonianze e di ricerche che seguirono il rinvenimento della carcassa di Lady fece presagire una natura sconosciuta del fenomeno.


Foto di Lady

 

 

2. L’FBI indaga

Molto spesso gli animali mutilati vengono privati delle cosiddette parti molli, soprattutto occhi, lingua, mammelle e ano. In alcuni casi mucche incinte sono state ritrovate con la placenta estratta ed il feto asportato. In tutti questi casi l'utero era stato accuratamente ripulito dal sangue e gli organi si mostravano bianchi. Ogni volta sono stati rilevati alti livelli di radiazioni vicino ai cadaveri degli animali, e le prove sembrano indurci a credere che il bestiame sia stato mutilato altrove e riportato sul posto in seguito. Non è infrequente riscontrare sugli animali la presenza di fratture ossee come se fossero precipitate da un’altezza elevata.


Il fenomeno raggiunse proporzioni preoccupanti nel 1973, quando alcuni contadini di Minnesota e Kansas denunciarono le mutilazioni avvenute sui loro capi di bestiame.
In breve tempo tuttavia le notizie di queste mutilazioni si diffusero in tutti gli Stati Uniti fino al Canada. Una delle zone più colpite fu il New Messico, in particolare Dulce, presunta sede di una installazione militare sotterranea in cui interagirebbero militari ed alieni.


Le polizie di Alberta, Idaho, Montana e Iowa collegarono questi misteriosi avvenimenti all’attività di culti satanici, ma le indagini, ove condotte in maniera approfondita, sembravano screditare questa teoria, specialmente alla luce di testimonianze secondo le quali elicotteri neri, privi di qualsiasi contrassegno, con vetri oscurati e motori ultrasilenziosi, sarebbero stati visti in corrispondenza degli episodi di mutilazione. Per quanto assurdo possa sembrare vi sono stati addirittura dei casi in cui qualcuno ha affermato che gli elicotteri sembravano trasformarsi improvvisamente in dischi volanti (simili voci furono raccolte anche da John keel il quale ne fece menzione nel suo libro “The Mothman Prophecy”).


Verso la metà degli anni Settanta, il senatore Schmitt, rispondendo alle istanze dei suoi elettori che si lamentavano delle misteriose uccisioni e mutilazioni dei loro animali - mucche, cavalli e pecore - richiese in proposito l’intervento della giustizia federale.
Secondo i rapporti dell’FBI solo nel 1979 diecimila teste di mucche venivano misteriosamente mutilate. Già nel 1975 più di cento casi erano stati segnalati.
Stranamente però fin dall’inizio vi è stata una certa riluttanza da parte dell’FBI a indagare sulle mutilazioni. La giustificazione ufficiale aveva risvolti burocratici e finanziari: affinchè lFBI possa intervenire occorre un preciso ordine del Senato oltre che le risorse economiche.
Il 1 febbraio 1979 il primo Distretto Giudiziario con un fondo di 44.170 dollari iniziò finalmente le indagini. Queste vennero affidate a Kenneth M. Rommel il quale nel suo rapporto finale, a dispetto dell’evidenza probatoria e di precise testimonianze, concludeva che le mutilazioni animali erano da attribuirsi a pratiche sataniche o all’opera di animali predatori. In un rapporto declassificato del FOIA leggiamo inoltre che l’attività degli elicotteri neri privi di contrassegno, che parecchi testimoni avevano segnalato sul luogo dei misfatti, non appartenevano all’FBI o ad altra arma o agenzia del governo americano

3. Casi in Italia

Il fenomeno delle mutilazioni animali è diffuso in molti paesi e non mancano casi simili anche in Italia. Ecco cosa scrive il prof. Malanga dell’Università di Pisa in proposito: ” In Italia, fino ad ora, avevamo incontrato un caso di mutilazione di pecore durante una nostra inchiesta su un caso di rapimento estremamente ben documentato (anche dai carabinieri di zona, nda.) . Qualche anno fa però a Pisa fu pubblicato un trafiletto da un giornale locale che descriveva la morte di nove cavalli da corsa, stranamente mutilati. Sulle prime non associammo il fatto al fenomeno statunitense in quanto Pisa, con i suoi allevamenti di cavalli pregiati ed adibiti alle corse di galoppo e trotto, andava soggetta al cosiddetto "racket delle scuderie" e, come era successo molti anni addietro (1983-84), un certo dottor Pezone era stato condannato per aver avvelenato con l’arsenico alcuni cavalli da corsa. Tra le altre stranezze i cavalli mutilati avevano tutti i garretti spezzati, come se fossero caduti dall’alto. Qualche tempo dopo, visitando alcuni allevamenti della zona, per verificare che il problema delle mutilazioni animali non c’entrasse per niente, qualcosa di inatteso ci stava attendendo. Le uccisioni dei cavalli avevano fatto scattare azioni giudiziarie con rispettive indagini della Procura della Repubblica e dei Carabinieri di zona. I dati erano consultabili: alcune morti erano stati archiviate anni addietro e così scoprimmo, parlando con i proprietari delle scuderie, che erano almeno dieci anni che, quasi sempre in Novembre, il fenomeno si ripeteva! Passammo qualche giorno a scartabellare alcuni fascicoli alla Pretura di Pisa e avviammo un lungo iter giuridico per visionare e poi fotocopiare gli atti riguardanti processi contro ignoti, conclusisi con un nulla di fatto, e dei colpevoli nessuna traccia.
Il 27 Aprile ‘99 riuscivamo finalmente a mettere le mani sui fascicoli e, dopo averli studiati attentamente, giungevamo alle uniche conclusioni possibili. Ogni anno a Pisa cavalli da corsa vengono mutilati ed uccisi con le stesse tecniche impiegate sugli esemplari americani ma, in più, presentano il taglio dei padiglioni auricolari, un foro nell’occhio sinistro, il carotaggio dei capezzoli, l’asportazione dei genitali ed una parte del retto, il carotaggio di una parte della colonna vertebrale all’altezza della cervicale ed un foro nell’arto destro. Presentano o lesioni sul collo od addirittura parte delle ossa del collo rotte, ed una parte della pelle, su un lato completamente abrasa, come se fossero stati trascinati da qualche parte. Già, da qualche parte ma non lì, non nel luogo dove sono state trovate le carcasse. I tagli sono netti, così dicono gli esperti forensi, soprattutto nella zona del padiglione auricolare e, d’altro canto, le fotografie disponibili mostrano una similitudine incredibile con i casi americani. I cavalli sono spesso privi anche di mezzo setto nasale e di mezzo labbro superiore ed inferiore ed appaiono con i denti scoperti, come nel caso del famoso Snippy, trovato morto e senza gli organi interni, ma esternamente intatto. Ad un cavallo mancava una parte della testa, un altro era impiantato nel terreno con gli zoccoli, come caduto dall’alto (dalla testimonianza resa ai carabinieri da una impiegata del posto). Non si riscontrano tracce di veleno, tranne che in un caso, dove si "ipotizza" la presenza di arsenico nel sangue. Gli esemplari, tutti di pura razza inglese, sono quasi sempre femmine. Una, gravida di cinque mesi, per testimonianza del suo padrone e di due stallieri, risulta invece, all’analisi necroscopica, priva del feto! Le cavalle lasciate a stabulazione libera si trovavano lontane circa cinque chilometri dalle stalle, in un punto raggiungibile solamente col trattore o con gli stivali alti a causa del fango: nonostante tutto ciò nessuna traccia di qualsiasi mezzo è stata ritrovata attorno o nelle vicinanze. I cavalli sono morti per infarto al miocardio e presentano il ventricolo destro o sinistro scoppiato e completamente privo di sangue. Che cavalli da corsa possano, non sotto sforzo, morire di infarto, risulta non plausibile. Ci vengono in aiuto le analisi dei periti del tribunale.
Qualcosa, dall’alto, ha agganciato al collo i cavalli e li ha letteralmente tirati su, da qualche parte. Quindi agli animali è stata praticata un’iniezione nella spalla destra per prelevare del sangue. Infine sono stati uccisi con una stimolazione a livello cerebrale che ha artificialmente aumentato il numero di battiti del cuore fino a farlo scoppiare. Gli organi sono stati prelevati in seguito, dopo che gli animali sono stati trascinati altrove, provocando anche l’abrasione del parenchima laterale esterno. Infine, sono stati gettati giù, nel luogo ove erano stati prelevati.
A questo punto delle indagini avevamo un possibile colpevole da proporre al GIP locale, ma come parlargli delle mutilazioni di San Rossore in connessione a presunti alieni? Ci stiamo ancora pensando, ma forse non troveremo mai una soluzione.”

 

4. Mutilazioni umane

Ma a quanto pare le mutilazioni non sarebbero limitate ai capi di bestiame.
Esistono casi riguardanti esseri umani i quali sono stati ritrovati con gli stessi tipi di tagli riscontrati sugli animali.


Il primo a parlarne è stato Bill English, un ex berretto verde, il quale afferma di aver visionato un documento ultraclassificato (il rapporto 13 del progetto Grudge) nel quale si parlava delle visite aliene e delle mutilazioni di animali ed esseri umani ad esse connesse.
English sostiene di aver fatto parte dei reparti militari speciali in Vietnam nel maggio del 1970. La sua squadra venne inviata nella giungla del Laos per recuperare un cacciabombardiere B-52 precipitato e portare in salvo l’equipaggio. A quanto pare il B-52 era caduto dopo un contatto con un UFO; gli ultimi messaggi radio dicevano “…sotto attacco da parte di un UFO…”, e “…una grande luce bianca…”. Quando English e la sua squadra giunsero sul posto trovarono l’aereo come se una “gigantesca mano lo avesse preso e adagiato sul suolo”. L’aereo non presentava danni di alcun tipo sulla fusoliera, tranne leggere ammaccature sulla parte inferiore, anche i motori non evidenziavano alcun danno, così come la vegetazione sulla quale l’aereo si era posato. Le sorprese però non erano finite: all’interno della carlinga furono rinvenuti i membri dell’equipaggio orrendamente mutilati , ma non c’erano tracce di sangue nei pressi dei corpi. Le incisioni erano state fatte con perizia chirurgica e con un raggio laser.


Indizi di un’attività aliena in tal senso li ritroviamo anche in uno dei documenti del Majestic 12 group intitolato ”Sommario per l’Unità sui Fenomeni Interplanetari”, classificato Top Secret Ultra, il cui primo paragrafo recita: Ritrovamento straordinario di oggetti aerei nello stato del New Messico nei giorni compresi tra il 4 e il 6 luglio 1947.
La valutazione di segretezza su questo sommario (chiamato I.P.U. – Interplanetary Phenomenon Unit) porta la data 4 settembre 1960, è stata data dal Generale John A. Samford, direttore dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) ed approvata da Allen Dulles, direttore della CIA. A pagina 6 del documento sono descritti i corpi di cinque alieni ritrovati assieme al loro veicolo precipitato in una località posta all’estremità nord del poligono missilistico di White Sands nel luglio del 1947. L.Z.1 /Landing site 1) e L.Z.2 (Landing site 2) sono le definizioni dei tre punti di impatto di incidenti accaduti tra Corona e Roswell. Un terzo punto si impatto viene descritto a trenta miglia ad est di Alamogrordo. Secondo questo resoconto del Majestic 12 tutti e tre gli incidenti sarebbero accaduti tra il 2 e il 6 luglio del 1947.
Il paragrafo 12 del documento precisa che l’aspetto più inquietante di questa investigazione fu il ritrovamento di altri corpi non lontano da L.Z.1 tra Corona e Roswell e che tali corpi apparivano dissezionati “come si fa con le rane”.
Non si ha notizia di medici chirurghi militari che abbiano effettuato operazioni su tali corpi e in questi documenti non si chiarisce mai se tali corpi fossero extraterrestri od umani (ma il contesto del documento induce a pensare che fossero umani) .
Il documento prosegue dicendo: “si afferma anche che vennero ritrovate parti di animali all’interno del veivolo della L.Z.2 a nord del poligono di White Sands” e conclude questo paragrafo con le sibilline parole ”ma ciò non può essere confermato”.


Nel modus operandi dell’Intelligence americana aggiungere tali parole costituisce uno stratagemma che viene usato quando si vuole avere, in seguito, la possibilità di negare le affermazioni fatte. Tale prassi venne descritta alla ricercatrice Linda Howe, massima autorità in materia di mutilazioni animali, da una persona implicata in operazioni militari di recupero UFO.
Più recentemente si sono avute notizie di mutilazioni di esseri umani in Brasile investigate dall’ufologo Encarnacio Zapata Garcia. Egli venne in possesso di alcune inquietanti foto e del rapporto autoptico di un corpo mutilato rinvenuto nei pressi di Guarapiranga il 29 settembre 1988.
Le foto furono consegnate a Garcia dal dott. Rubens Goes, il quale le aveva ricevute dal cugino Sergio Rubens, tecnico della polizia locale. Il cadavere fu in seguito identificato, ma le autorità non ne hanno rivelato l’identità su esplicita richiesta dei parenti.


Dallo studio delle foto, che qui riportiamo, Garcia rilevò inquietanti similitudini tra le ferite presenti sul corpo e quelle tipiche delle mutilazioni animali. Il rapporto dell’autopsia è rivelatore in tal senso e descrive il lavoro svolto dagli autori di tale atrocità, il tipo di tagli effettuati, la rimozione di interi organi interni attraverso piccole aperture, la mancanza di sangue e l’assenza di decomposizione, tutte caratteristiche presenti nelle mutilazioni animali di presunta matrice extraterrestre.
Il corpo era in perfette condizioni. Il rigor mortis non era ancora subentrato e venne valutato che la vittima era stata uccisa approssimativamente tra le 48 e 72 ore prima. Non vi erano segni di morsi di animali predatori o di putrefazione. Il sanguinamento delle ferite era minimo. Come si nota chiaramente dalle foto, i tessuti del viso e delle labbra sono stati escissi intorno alle mandibole.

Inoltre, come da caratteristica comune nelle mutilazioni di bovini e di altri animali, il rapporto autoptico rileva la rimozione degli occhi, delle orecchie e lo svuotamento della cavità orale, lingua compresa. Il tutto è stato eseguito con estrema precisione. L’assenza di emorragia profusa, cosi come la cauterizzazione del bordo delle ferite, suggerisce l’uso di uno strumento laser.
Le regioni ascellari su ambo i lati mostrano macchie molli ove gli organi sono stati rimossi.
Sulle spalle e le braccia sono presenti fori di un pollice, un pollice e mezzo di diametro attraverso cui sono stati estratti tessuti e muscoli. In altre parole gli organi interni sono stati rimossi attraverso queste piccole incisioni circolari.

 

 

Il corpo presenta anche la rimozione dell’intestino, dei genitali e dell’ano. L’orifizio anale della vittima è stato estratto con una grande incisione di 3x6 pollici in diametro.

 

 

5. Possibili spiegazioni del fenomeno

  1. Ipotesi Naturale : si è ipotizzato che il fenomeno delle Mutilazioni potesse essere ricondotto a fenomeni di origine naturale, si è parlato quindi di fulmini, fulmini globulari, tornado, predatori, o eventi naturali ancora a noi ancora ignoti. Tale ipotesi, del tutto assurda, è quella meno probabile nel contesto delle mutilazioni. Le modalità estremamente precise con cui vengono effettuate le mutilazioni lasciano molti dubbi su come predatori, fulmini globulari o altre cause possano operare in maniera tanto precisa ed asportare zone precise del corpo degli animali. L’effetto di eventuali predatori evidenzierebbe zone di asportazione estremamente asimmetriche, con tagli grezzi operati dai denti dell’animale. Fulmini di qualsiasi genere non produrrebbero asportazioni e scomparsa di precise zone del corpo dell’animale né darebbero origine a tracce di radioattività nei pressi del corpo.
  2. Ipotesi Terrestre Artificiale : E’ stata avanzata l’ipotesi secondo cui ci possiamo trovare dinnanzi a rituali magico-esoterici di matrice satanica. Tuttavia studiando i rituali satanici e le loro modalità di esecuzione si evidenzia che in tali casi vengono asportati solamente il cuore e gli occhi che vengono visti come parti essenziali per una crescita interiore e spirituale dell’adepto, ma non abbiamo mai asportazione di organi genitali, intestinali o di parti della bocca. E’ inoltre altresì improbabile che tali gruppi possiedano strumenti altamente tecnologici per effettuare i tagli o elicotteri neri!
    Una buona parte dei ricercatori americani (Greer, Lear, Stevens, Wolf e altri) imputa il fenomeno delle mutilazioni animali ad una matrice militare occulta, ma tale ipotesi appare per molti versi assurda : se qualcuno volesse condurre esperimenti segreti su animali, li alleverebbe in segreto senza prelevare quelli altrui col rischio di essere scoperto.
  3. Ipotesi Extraterrestre : L’ipotesi extraterrestre si delineò fin dai primordi del fenomeno delle mutilazioni animali. L’utilizzo verso la fine degli anni sessanta di laser estremamente precisi e di modalità del tutto nuove permise a vari ricercatori di collegare il fenomeno ad una matrice esogena alla terra. In effetti l’ipotesi aliena appare la più probabile in quanto esistono numerosi casi in cui vennero osservati vari UFO stazionare nei dintorni di pascoli. Esistono anche testimonianze di agricoltori che si trovarono faccia a faccia con esseri alieni alle prese con capi di bestiame totalmente immobili e a cui venivano praticate mutilazioni. Gli scopi ultimi di queste mutilazioni, in assenza di dati probatori certi, possono essere solo immaginati. Ma è senz’altro da escludere che gli alieni lo facciano a scopo di studio o ricerca per il semplice fatto che le mutilazioni vanno avanti da troppo tempo, forse addirittura secoli.

Fonti:

- Malanga/Voccoli: Il killer delle scuderie su http://www.edicolaweb.net/un100601.htm
- Enrico Baccarini e Patrizio Caini : Mutilazioni Animali Misteriose : un enigma ancora irrisolto
- Linda Moulton Howe : A Strange Harvest – http://www.heartfiles.com/
- Karen Lyster : Human mutilation victim - http://www.uforc.com/human_mutes/page1.html
- http://www.majesticdocuments.com/
- Fabrizio monaco :” Il fantomatico Rapporto 13” – Notiziario Ufo n. 22 novembre 1998