STRANI FENOMENI
di Sebastiano
Di Gennaro
Una strana nebbia, un grosso siluro mutilato ed
un’anguilla che sembrano tolti dall’acqua bollente, una strana orma a tre dita,
erba inaridita, appaiono come la trama di un racconto di fantascienza. E’
quello che è apparso al 33enne Andrea di Filo d’Argenta (FE). Ma sentiamo per
adesso il suo racconto testimoniale, poi analizzeremo più da vicino i vari
eventi.
“Era il 26 Maggio del 2004. Mi sono svegliato verso le
5.15 per andare a pescare al mio solito posto, lungo il solito canale che ormai
frequento da più di dieci anni. Quella mattina, prima di partire, feci il
solito controllo di routine dell'attrezzatura da pesca, poi guardai fuori dalla
finestra per scrutare il cielo e decidere se sarebbe stata una buona giornata
di pesca. Il cielo era limpido e la giornata cominciava ad aprirsi all'alba.
Così decisi di andare. Arrivai sul posto di pesca alle 6.15 / 6.20 circa,
e mi accorsi subito che, tranne me e gli uccellini che dall'altra riva
cinguettavano, non c'era nessun'altro; allora presi la mia attrezzatura di
pesca e la preparai. Mi misi finalmente a pescare, seduto sul mio sgabello con
le canne già pronte in acqua, quando notai che il cielo tutto d'un tratto si
oscurò, come se dovesse arrivare un temporale su in fretta. Un pò scocciato, mi alzai e tirai fuori il marsupio per
indossarlo in caso di pioggia, perché, comunque, non avevo nessunissima
intenzione di rinunciare a pescare. Poco dopo, verso le 7.00 notai che l'acqua
del canale iniziava ad evaporare, poi improvvisamente nel giro di qualche
minuto si formò una nebbia densa e fitta da non riuscire a vedere né l'altra
riva né addirittura le vette delle mie canne (che sono all'incirca 5metri e
20cm ogni una). Ma la cosa strana, fu che la nebbia rimaneva solo lungo il
corso d'acqua del canale, e che anche gli uccellini avevano smesso
improvvisamente di cantare. Si era quasi creata un'atmosfera da brivido, ma
rimasi comunque. Poi, nel giro di qualche minuto, d'improvviso la nebbia sparì
e gli uccellini ricominciarono a cinguettare. Sentii alla mia destra una specie
di tonfo nell'acqua; allora mi girai, per dare un'occhiata e vedere da dove
provenisse quel rumore. Fu in quel momento che mi accorsi di qualcosa di grande
e bianco che affiorava sull'acqua. Mi si presentò davanti agli occhi una
scena un pò raccapricciante: un pesce Siluro di
più di 1 metro e mezzo, era morto, e la parte bianca che notai non era
altro che la pancia, ma presentava uno strano foro cavo, grande come una palla
da bigliardo, nella parte dove si trova l'organo riproduttivo, il quale era
stato completamente rimosso, in un modo così pulito e preciso che rimasi
turbato. Tornai dalle mie canne da pesca e di nuovo, dopo qualche minuto,
(7.15 circa) vidi per la seconda volta, ritornare la nebbia, e per la seconda
volta, gli uccellini smisero di cinguettare. Allora, decisi di tirare fuori la
mia fotocamera, (che mi porto per l'occasione di fotografare se prendo un pesce
grosso) e filmare il posto, quella nebbia, e il Siluro morto. Mi accorsi mentre
filmai, di altri 2 pesci Siluro, di dimensioni di poco più piccoli rispetto al
primo, e anche questi, avevano la stessa incisione, forse poco più grande, e la
medesima estrazione dell'organo riproduttivo. Controllai il filmato, e
constatai che la nebbia, stranamente, si era infittita nel giro di una ventina
di secondi (il tempo che mi dava il filmato della fotocamera). Vidi poi
galleggiare sull'acqua un'anguilla, poi ne vidi un'altra. A questo punto,
pensai di tirarne su una, con il retino, per cercare di capire il perché fosse
morta, e così feci. Rimasi a dir poco esterrefatto, perché questa presentava un
insolito colore violaceo e a chiazze; ma quello che mi sorprese di più
,furono gli occhi che erano bianchi, come se fosse stata bollita nell'acqua o
lessata. Le chiazze, infatti, sembravano, il risultato di una bollitura. Mi
accorsi anche che, stringendola con le mani (indossavo i guanti) nella parte
dell'intestino, tutte le visceri uscivano fuori sciolte, e tagliandola poi con
un coltellino, vidi le carni al suo interno bianche e compatte, come,
ripeto, fosse stata bollita (sarà stata un'anguilla di circa 4/6 etti).
Da quel momento in poi sembrava che tutto fosse tornato alla normalità:
era ritornato il Sole, non c'era più nebbia, e gli uccellini erano tornati a
cinguettare. Poi, dopo circa 2 ore( verso le 9.15 – 9.20) di calma, il
sole molto caldo, ad un tratto un branco di carpe, (all'incirca una dozzina)
aveva iniziato ad affiorare e a boccheggiare, disegnando dei cerchi sull'acqua
e venendo verso la mia riva (che quasi potevo prenderle su con un semplice
retino) come se fossero disorientate. Sul momento pensai fosse il fatto che
erano nel periodo di riproduzione ma, riflettendoci su, sapevo che le
carpe, quando devono depositare le uova, vanno in mezzo ai canneti e non in
branco. Erano come disorientate o spaventate da qualcosa che era nell'acqua; e
poi perché si estendevano, da dove ero io appostato, per una
larghezza di circa 7 metri da una riva all'altra del canale e non lungo
il corso? Comunque sia, dopo aver visto quelle carpe così inquiete, decisi di
tornare a casa, ancora turbato per quello che mi era accaduto. Avevo sempre, la
sensazione di non essere solo, e che qualcuno, o qualcosa mi stava spiando.
Forse è stato lo strano comportamento dei pesci. Quasi come avessero cercato di
farmi capire che dovevo andarmene, o scappare da qualcosa. Una nebbia formarsi
così velocemente non l’avevo mai vista, eppure non tirava nemmeno una bava d'
aria, anzi era caldo e l'umidità era pesante addosso. Pensare che con tutte le
volte che sono stato lì a pescare non mi è mai successa una cosa così strana!”
Qualche giorno più tardi Andrea con la sua ragazza
Melissa Maccagnani, di 24 anni, tornano sul luogo delle apparizioni,
fotografando il tutto ed anche la vegetazione che costeggia il canale.
Ingrandendo l’immagine di quest’ultima si nota seminascosta fra gli alberi una
strana immagine che avremo modo di analizzare tra breve. Andrea è disoccupato
mentre Melissa è una dipendente agricola. I due giovani, recatisi all’USAC
dietro appuntamento ed interrogati dagli appositi inquirenti del Centro, sono
apparsi concreti, senza alcun cenno di protagonismo e desiderosi che venisse
loro spiegata la strana fenomenologia. Premetto che Andrea non è del tutto
ignaro della realtà ufologica. Anche Melissa è convinta dell’esistenza degli
UFO.
Analizziamo adesso le varie apparizioni.
1) La nebbia: erano poco più delle 6 di mattina ed
il sole non si era ancora levato all’orizzonte. Non si spiega l’apparizione
improvvisa della nebbia che avvolge il luogo dove il testimone sta pescando e
l’altrettanto improvviso ammutolirsi degli uccelli, i quali riprendono a
cinguettare quando essa sparisce poco dopo.
2) Le carpe: la strana disposizione quasi
rettilinea in senso normale alle due rive del canale, proprio di fronte ad
Andrea, lascia pensare che abbiano scelto una geometria priva di pericoli,
ameno che non si voglia pensare a delle carpe ammaestrate uscite da un
fantomatico circo equestre.
3) I Siluri e l’anguilla: non riesco ad immaginare un
pescatore che dapprima lessa un grosso Siluro di più di un metro e mezzo
assieme ad altri più piccoli con contorno di anguilla, poi dopo aver mutilato
quello più grande, getta il tutto in acqua perché la cottura non era di suo gradimento!
La cosa maggiormente strana e che la mutilazione ha implicato anche l’apparato
riproduttore del Siluro. Il che ci riporta alle strane mutilazioni degli
animali nella letteratura ufologica. Escludendo l’agire pazzoide del pescatore
si può ipotizzare che gli esseri ittici abbiano subito un’ondata termica o di
altro tipo di energia (microonde?) che li ha letteralmente cotti. La
susseguente mutilazione e l’accanimento sull’apparato riproduttore ci riporta
agli alieni nel loro intento di sperimentazione. Nel mio libro “Homo Saurus” viene riportato lo strano caso del signor Munari
lungo il Collettore padano. Mentre pescava, ad un tratto avvertì una strana
sensazione di vertigine accompagnata da un silenzio surreale, mentre s’accorse
che le acque del canale avevano iniziato ad incresparsi come in una
miniebollizione. Alle sue spalle, sopra un’altura ricca di vegetazione,
voltandosi, si accorse della presenza di un essere ricoperto da una tuta
azzurra luminescente, con in testa un casco ed una targhetta arancione sul
petto. La paura lo attanagliò ma con mossa repentina tirò a riva la sua lenza e
fuggì a piedi verso casa, non aspettando l’arrivo di suo figlio. Quando feci
analizzare da un esperto della Montedison la lenza con la quale Munari stava
pescando e che aveva ritirato dall’acqua del canale per darsela a gambe, ebbi
la sorpresa nel leggere il responso: la parte della lenza (che aveva un giorno
di vita) immersa nell’acqua presentava una diminuzione della sua sezione del
15-20% ed appariva scolorita del tutto. Era evidente che una forma di energia
termica avesse provocato la miniebollizione dell’acqua e la conseguente
decolorazione della lenza in modo drastico e con diminuzione della sua sezione.
Nel caso di Andrea l’evento termico era già accaduto: senz’altro il fenomeno si
è diluito nel tempo.
4) La strana orma sul terreno: premettiamo che un’altra orma dello
stesso tipo aveva suscitato la curiosità di Andrea ed era da lui stata
fotografata qualche mese prima, anche se non netta come la seconda. E ciò ci
riporta alle strane impronte di piedi con tre dita ungulate dell’Homo Saurus. Coincidenza? Il terreno argilloso secco presentava
tre fori di entrata come l’alieno del mio libro.
Conclusioni
Chi legge quest’articolo non potrà
fare a meno di pensare che le stranezze abbondano nel racconto testimoniale di
Andrea e Melissa ma che sono reali ed inquietanti. Di certo i due ragazzi
non potevano inventarsi il Siluro mutilato e gli altri siluri con l’anguilla,
cotti e fotografati, le impronte secche con piedi a tre dita ungulate e le foto riprese sulla sponda del canale. Peccato
soltanto che le notizie di questo strano fenomeno ci siano giunte un po’ tardi.
Avremmo potuto eseguire misure strumentali sul terreno e nell’ambiente e
praticato l’analisi sui pesci morti. Ancora una volta il territorio ferrarese
come quello rodigino sono al centro di fenomeni che io considero di natura
aliena.
Ed ora mostriamo le immagini
dell’accaduto.
Foto 1
Foto 1bis
Foto 2
Foto 3
Foto 4
Foto 5