In tale
articolo prenderemo in considerazione la possibilità che esista un rapporto tra
gli UFO e gli universi paralleli, tenendo presente che oggi esiste un forte interesse
sia per il fenomeno UFO sia per il
mistero degli universi paralleli.
Volendo
schematizzare al massimo il contenuto di tale articolo possiamo dire che
affronteremo in esso quattro questioni molto interessanti e controverse: in
primo luogo esporremo e commenteremo alcuni dati di fatto che permettono, a
nostro avviso, di affermare che l’esistenza degli
universi paralleli è probabile anche se non può essere ancora definita certa;
in secondo luogo esporremo due interessanti teorie sull’origine degli universi
paralleli; in terzo luogo prenderemo in considerazione la possibilità che
esistano rapporti tra gli universi paralleli nonché tra gli abitanti di alcuni
di questi universi paralleli; infine ci occuperemo della possibilità che esistano
rapporti tra il fenomeno UFO e gli
universi paralleli.
Premesso ciò
cominceremo ora ad enunciare le argomentazioni formulate dai sostenitori
dell’esistenza degli universi paralleli. Molto interessante è l’esperimento
ideato da Deutsch che ora descriveremo in maniera molto sintetica. Deutsch ha
proiettato su uno schermo con due fenditure un fascio di elettroni, che in un primo momento ha prodotto sullo schermo una
“figura di interferenza” per poi sparire completamente. Secondo Deutsch la
sparizione del fascio di elettroni preceduta dalla formazione di una ”figura di
interferenza” costituisce la prova fisica dell’esistenza di un universo
parallelo “ombra”, che ha
intercettato il fascio di elettroni facendoli sparire dal nostro universo e
facendoli poi ricomparire in un universo parallelo definito da Deutsch “universo
parallelo ombra”.
Citeremo ora
un secondo esperimento effettuato dallo stesso Deutsch per dimostrare
l’esistenza degli universi paralleli. Il fisico quantistico ha sottoposto ad
una forte accelerazione un fascio di elettroni e poi li ha proiettati su uno
schermo con due fenditure, potendo verificare che il fascio di elettroni è sparito anche
questa volta senza però far comparire sullo schermo prima di sparire una “figura
di interferenza”. Anche in questo secondo esperimento Deutsch spiega la
sparizione degli elettroni con il fatto che essi si sono trasferiti in un
universo parallelo. Deutsch a sostegno della sua affermazione che in entrambi
gli esperimenti gli elettroni spariti sono ricomparsi in un altro universo
parallelo al nostro chiama in causa il Primo Principio della Termodinamica che
afferma che “nulla si crea e nulla si distrugge”. Pertanto il fascio di
elettroni, non potendo essere stato distrutto
nei due esperimenti ora citati secondo Deutsch,
deve essersi per forza trasferito in un altro universo. Infatti se il fascio di
elettroni fosse stato distrutto in questi due esperimenti sarebbe stato violato
il Primo Principio della Termodinamica che abbiamo citato in precedenza.
Un’altra
argomentazione che viene spesso citata dai sostenitori dell’esistenza degli
universi paralleli è che essi devono necessariamente esistere poiché le
matematiche non euclidee hanno con complicati e sofisticati calcoli dimostrato
la loro esistenza. Secondo le matematiche
e le geometrie non euclidee il
nostro universo fa parte di un multiuniverso costituito da n universi
paralleli.
Passeremo ora
ad enunciare una quarta argomentazione formulata dai sostenitori dell’esistenza
degli universi paralleli, basata su un esperimento effettuato nel 1993 da un
gruppo di fisici dell’Università di Montreal, che sono riusciti ad effettuare
il cosiddetto teletrasporto quantico. Esporremo in maniera molto sintetica tale
esperimento, che ha dimostrato che il teletrasporto quantico è possibile. I
fisici dell’Università di Montreal hanno annunciato nel 1993 di aver
teletrasportato un fascio di fotoni e un certo numero di atomi di cesio, che
alla fine dell’esperimento sono spariti. Anche tali scienziati hanno fatto
riferimento al Primo Principio della Termodinamica (nulla si crea e nulla si distrugge)
per sostenere che il fascio di fotoni e gli atomi di cesio erano spariti dal
nostro universo non perché erano stati distrutti nel corso dell’esperimento ma
perché si erano trasferiti in un universo parallelo al nostro.
Citeremo ora
altre argomentazioni a favore dell’esistenza degli universi paralleli non più
basate su esperimenti effettuati dai fisici quantistici o sui calcoli e sulle
formule delle matematiche e delle geometrie non euclidee ma su dei racconti e
su delle testimonianze provenienti da esseri umani che hanno vissuto esperienze
certamente fuori dal normale. Cominceremo col citare due fatti veramente
inspiegabili avvenuti nel Triangolo delle Bermude, dove come tutti sanno si
sono verificate molte sparizioni di aerei e di navi. In questa sede non
citeremo le sparizioni avvenute in questa zona di mare, ragion per cui
rimandiamo i lettori interessati a saperne di più su tali sparizioni a due
nostri articoli intitolati “Il mistero del Triangolo delle Bermude” e “Le
rovine sommerse nel Triangolo delle Bermude”. In tale articolo ci limiteremo a
citare due fatti misteriosi avvenuti nel Triangolo delle Bermude che a nostro
avviso possono dimostrare che gli universi paralleli esistono realmente.
Il primo di
questi due casi avvenne nel 1945 e vide come protagonista una squadriglia di
Avengers ed un idrovolante Martin Mariner che scomparvero nel Triangolo delle
Bermude, dopo essere partiti da una base
della Florida. In questo articolo punteremo la nostra attenzione sulle ultime
frasi pronunciate dal caposquadriglia dei cinque Avengers prima che egli
scomparisse definitivamente nel Triangolo delle Bermude insieme con gli aerei e
gli altri quattro piloti. Poco prima di sparire il caposquadriglia comunicò
alla base che non riusciva più ad orientarsi, non riusciva più a vedere la
terraferma ed inoltre il mare aveva assunto un colore diverso da quello
abituale.
A nostro
avviso la cosa più significativa comunicata dal pilota al centro di controllo è
senza dubbio l’affermazione che il mare non aveva più il solito colore ma aveva
assunto un altro colore. Tale frase si può spiegare solamente ipotizzando che gli Avengers erano
entrati o stavano per entrare in un universo parallelo nel quale il mare e
chiaramente anche il cielo (vogliamo ricordare che il colore del mare riflette
il colore del cielo) non hanno lo stesso colore che hanno nel nostro universo.
Il
cambiamento del colore del cielo è un fatto ancora più significativo se teniamo
presente che anche nel secondo evento misterioso avvenuto nel Triangolo delle
Bermude, che ora esporremo sinteticamente , i testimoni, sfuggiti
miracolosamente alla sparizione, misero in evidenza che c’era stato un
cambiamento di colore del cielo e del mare. Il fatto misterioso che intendiamo
raccontare avvenne nel 1952 e vide coinvolta una nave da carico diretta verso
le Azzorre. La nave navigava in ottime condizioni atmosferiche e di conseguenza
il cielo era limpido, e a livello
del mare fino all’orizzonte non si intravedeva nessuna nuvola e nessun banco di
nebbia. Ma all’improvviso la nave venne avvolta da una nebbia molto localizzata, apparsa dal nulla, che impediva al capitano e ai
marinai di vedere il cielo e l’orizzonte. All’improvviso la nebbia si dissolse
per qualche secondo e gli uomini dell’equipaggio si accorsero con loro grande
sorpresa che il mare e il cielo non erano più azzurri ma erano diventati rosa.
Questo spettacolo durò per poche decine di secondi, poiché la nebbia ricomparve
di nuovo ed avvolse per la seconda volta completamente la nave ed anche questa
volta tale nebbia si materializzò dal nulla, senza nessuna causa apparente. La
nebbia dopo poco tempo svanì e gli uomini dell’equipaggio della nave si resero
conto che il mare e il cielo non erano più rosa ma erano tornati ad essere
azzurri. A nostro avviso appare evidente che la nave per qualche decina di
secondi entrò in un universo parallelo nel quale il mare ed il cielo erano rosa
per poi, per un motivo che non siamo in grado di spiegare, ritornare nel nostro
universo dove il mare e il cielo sono azzurri.
Riteniamo ora
opportuno citare in maniera molto sintetica le affermazioni del famoso
contattista Mayer riguardanti l’esistenza degli universi paralleli. Secondo
Mayer le sue conoscenze riguardanti gli universi paralleli gli sarebbero state
riferite dagli extraterrestri che avevano preso contatto con lui. Volendo
essere sintetici al massimo grado,
Mayer sostiene che esistono universi paralleli gemelli nei quali si verificano
gli stessi eventi storici che danno luogo a risultati identici negli universi
paralleli gemelli. Esisterebbero poi altri tipi di universi paralleli nei quali
si verificano gli stessi eventi storici ma con esiti opposti. Per fare un
esempio ammettiamo che nell’universo parallelo A il pianeta X conquista il
pianeta Y, nell’universo parallelo che noi chiamiamo B il pianeta Y conquista
il pianeta X. Quindi in tutti e due gli universi paralleli si verifica la
guerra tra il pianeta X e il pianeta Y ma in un universo parallelo vince la
guerra il pianeta X mentre nell’altro universo parallelo la guerra la vince il
pianeta Y.
Infine Mayer
sostiene che gli alieni gli hanno anche riferito che è indispensabile che nel
multiuniverso costituito dagli n universi paralleli non venga mai alterato lo
stato di equilibrio, dal momento
che, se tale stato di equilibrio venisse
alterato, si avrebbero conseguenze negative in
tutti gli universi paralleli. Mayer sostiene che è sufficiente che in un solo
universo parallelo venga alterato tale equilibrio per far sì che nell’intero
multiuniverso venga compromesso lo stato di equilibrio (concezione olistica del
multiuniverso). Infine il contattista svizzero sostiene che sia i comportamenti
degli abitanti del multiuniverso sia eventi di carattere fisico, non dipendenti dagli abitanti degli universi
paralleli, possono alterare lo stato di
equilibrio in un universo parallelo e di riflesso dell’intero multiuniverso.
Prenderemo
ora in considerazione un caso della fenomenologia ufologica avvenuto il 18
dicembre del 1977 in Spagna: tale caso viene citato spesso dai sostenitori
dell’esistenza degli universi paralleli. Esporremo ora in maniera sintetica
quanto avvenne il 18 dicembre del 1977 a Miguel Herrero. Egli era in viaggio
con il suo furgone, ma poco
prima che spuntasse l’alba,
all’improvviso si spensero tutte le luci del suo furgone. Egli venne rapito da
esseri umanoidi la notte del 18 dicembre del 1977 mentre si trovava bloccato
nel suo furgone, poiché non
aveva potuto continuare il suo viaggio a causa di problemi ai fari del suo
furgone, che si erano improvvisamente spenti. Egli rimase
nell’ufo per circa tre ore ed ebbe la possibilità di parlare con i piloti dell’UFO.
Herrero restò
completamente senza parole quando si accorse che uno dei piloti dell’UFO aveva una fortissima somiglianza fisica con lui. La
somiglianza tra i due era così forte che il pilota presentava sulla guancia destra la stessa
cicatrice che Herrero aveva sulla guancia sinistra. Miguel fece un passo indietro
con l’intenzione di toccare l’umanoide per assicurarsi che tutto ciò che stava
vedendo fosse vero: allora quello che sembrava il capo degli umanoidi lo fermò
e gli disse: “Non toccarlo poiché egli è il tuo negativo cosicché se si dovesse
verificare un contatto fisico tra di voi vi distruggereste a vicenda” .
Gli umanoidi
spiegarono ad Herrero di essere venuti per la prima volta sulla Terra 3000 anni
fa e gli dissero anche di essere impegnati a realizzare esperimenti allo scopo
di fondersi con la razza umana. In estrema sintesi essi dissero a Miguel che
provenivano da un universo parallelo gemello del nostro universo nel quale
esisteva un pianeta Terra identico al pianeta Terra presente nel nostro
universo. Di conseguenza in questo universo parallelo gemello del nostro
universo, costituito di antimateria, esistevano gli stessi individui che esistono sulla
Terra nel nostro universo e di conseguenza esisteva l’ “antiMiguel Herrero”
costituito da antimateria. Per dirla in altro modo sull’ “antiTerra” esistevano
esseri identici agli attuali abitanti della Terra,
sebbene questi esseri fossero costituiti di antimateria. Se riflettiamo bene le
affermazioni di questi umanoidi provenienti da tale universo parallelo sono
sconcertanti. Per fare un esempio concreto,
per esserci una completa identità tra il nostro pianeta Terra ed il pianeta
Terra esistente nell’universo parallelo l’albero genealogico della famiglia
dell’ “anti Miguel Herrero” dovrebbe essere identico a quello della famiglia di
Miguel Herrero. Ma affinché l’albero genealogico dei due Miguel Herrero possa
essere identico e parallelo, necessariamente anche la nascita e la morte di
ognuno dei familiari dei due sarebbero dovuti accadere contemporaneamente nel
nostro universo e nell’universo parallelo da dove provenivano gli umanoidi. Per
fare un esempio concreto l’antitrisnonno di Miguel sarebbe dovuto morire nello
stesso momento del trisnonno. Ed infatti gli umanoidi dissero a Herrero che
quando uno muore nel nostro mondo l’altro muore nell’altro mondo. Allo stesso
modo quando uno nasce nel nostro mondo nasce anche nel loro mondo: in definitiva questi esseri farebbero, contemporaneamente a noi, tutte le cose che noi facciamo.
Mentre Miguel
Herrero si trovava sull’UFO gli umanoidi
gli dissero anche che tutto ciò che succede in questo mondo è causa di ciò che
accadde nel loro e viceversa. L’unico modo di comprendere questo inspiegabile susseguirsi
di eventi nel nostro e nel loro mondo è presupporre che tra questi due mondi
esista una sincronicità totale, ma se vi è una sincronicità totale come è
possibile che tutto ciò che accade nel nostro mondo è causa di ciò che accade
nel loro e viceversa? Se tutto accade
nello stesso istante nei due mondi niente è causa di niente nell’altro mondo ma
bisognerebbe supporre che la causa di ciò che accade sia nel nostro mondo sia
nel loro mondo sia da ricercare in un terzo mondo estraneo sia al loro mondo
sia al nostro. Infine gli umanoidi dissero a Miguel che accadeva spesso che vi
fossero contatti tra gli abitanti dei
vari universi paralleli che costituiscono il multiuniverso e che in alcuni casi si erano
anche verificate delle vere e proprie guerre tra pianeti che si trovavano in
due diversi universi paralleli.
Affronteremo
ora la questione della nascita degli universi paralleli esponendo due delle
teorie che sono state formulate su tale questione ovvero la teoria
dell’universo a bolle e la teoria di Smolin.
Cominceremo
con il descrivere la teoria dell’universo a bolle. Per prima cosa dobbiamo dire
che tale teoria è stata elaborata da Andrej Linde. Il concetto di universo a
bolle, elaborato da Linde, comporta la creazione di universi derivanti dalla schiuma
quantistica di un “universo genitore”.
Questa teoria
è nota come teoria dell’universo a bolle. Alle scale
più piccole (quantistiche), la schiuma ribolle a causa di fluttuazioni di
energia. Queste fluttuazioni possono creare piccole bolle e wormhole. Se la
fluttuazione di energia non è molto grande, un piccolo universo a bolla può
formarsi, sperimentare una qualche espansione (come un palloncino che si
gonfia), ed in seguito potrebbe contrarsi. Comunque, se la fluttuazione
energetica è maggiore rispetto ad un certo valore critico, si forma un piccolo
universo a bolla dall’universo parentale, va incontro ad un’espansione a lungo
termine e permette la formazione sia di materia che di strutture galattiche a
grandissima scala.
Una teoria
formulata dal fisico Alexander
Vilenkin afferma che il multiverso è formato da tanti
universi, ognuno dei quali si trova eternamente confinato in una bolla in
inflazione eterna (cioè in espansione), incluso il nostro. In alcune zone di
una bolla, la deformazione dello spazio-tempo è tale da portare alla formazione
di una nuova bolla, aprire un varco verso un nuovo universo; dopo un certo
periodo, sempre per effetto della deformazione, la nuova bolla si stacca e si
forma un universo del tutto indipendente, senza alcun punto di collegamento con
quello di partenza.
Dopo aver
esposto la teoria dell’universo a bolle esporremo un'altra teoria formulata da
Smolin per spiegare la nascita degli universi paralleli. Secondo Smolin ogni
volta che si forma un buco nero in seguito al collasso gravitazionale di una
stella massiva si ha l’inizio della nascita di un nuovo universo parallelo.
Secondo il cosmologo americano da ogni buco nero nascerebbe un nuovo universo
parallelo in espansione con tutte le conseguenze del caso, compresa la vita. Le leggi che governerebbero questi
nuovi universi paralleli sarebbero sempre nuove. Smolin sostiene che esisterebbero
in alcuni universi paralleli civiltà talmente progredite scientificamente da
essere in grado di manipolare questa riproduzione di nuovi universi paralleli e
di conseguenza sarebbero anche in grado di determinare la formazione di nuovi
buchi neri. dai quali nascerebbero i nuovi
universi paralleli. Tali civiltà sarebbero anche in grado di decidere quali
debbano essere le leggi fisiche che governeranno i nuovi universi paralleli, da essi voluti,
ed inoltre potrebbero trasferirsi in tali nuovi universi rendendoli abitati.
Affronteremo
ora il terzo argomento del nostro
articolo ovvero i rapporti che potrebbero esistere tra i vari universi paralleli.
Come abbiamo
scritto in due nostri libri intitolati “I credenti degli UFO” e “Riflessioni sociologiche sul mistero degli UFO” ed in un nostro articolo intitolato “Ipotesi
sull’origine degli UFO” noi non possediamo
conoscenze scientifiche sufficienti per sapere con certezza se esistono rapporti tra gli universi paralleli
e tanto meno siamo in grado di sapere qualcosa di sicuro sul tipo di rapporti
che potrebbero esistere tra tali universi. Infatti, riguardo tali argomenti,
noi possediamo tre fonti di informazioni: le teorie formulate dagli scienziati,
le affermazioni dei contattisti (ad esempio Mayer) e le affermazioni delle
persone che sono state rapite dai piloti degli UFO
(ad esempio Miguel Herrero). Ma nessuna di queste tre fonti ci può dare
informazioni scientificamente sicure sui rapporti che potrebbero esistere tra
gli universi paralleli. Infatti gli scienziati che si sono interessati a tale
questione sono stati in grado solo di formulare delle teorie ma le teorie altro
non sono che delle semplici ipotesi e non certamente delle verità scientifiche
indiscutibili almeno fino a quando tali teorie non vengono dimostrate e in tal
caso non si parla più di teorie ma di leggi. Le altre due fonti che ci hanno
fornito informazioni sugli universi paralleli e sui rapporti che esisterebbero
su di loro sono le affermazioni del contattisti
e dei rapiti; ma come vedremo più avanti, quando ci interesseremo del rapporto tra UFO e universi paralleli. Ciò premesso avendo già in
precedenza riportato le affermazioni di Mayer e di Miguel Herrero sui rapporti
che esisterebbero tra gli universi paralleli non citeremo più nessun altro
contattista o rapito che abbia detto qualcosa su tale argomento ma esporremo in
breve due teorie che ipotizzano l’esistenza di rapporti tra gli universi
paralleli, ovvero la teoria della materia
oscura, la teoria dell’energia. Eviteremo di parlare in questo articolo per
ragioni di spazio delle finestre extradimensionali e polidimensionali che
secondo molti autori avrebbero un ruolo importante nel mantenimento dello stato
di equilibrio nel multiuniverso. Pertanto rimandiamo i lettori interessati a
saperne di più sulle finestre extradimensionali e polidimensionali a due nostri
articoli intitolati “Il mistero del Triangolo delle Bermude” ed “Le rovine
sommerse nel Triangolo delle Bermude”,
nei quali approfondiamo tale argomento.
Per quanto
riguarda la teoria della materia oscura essa sostiene che nel nostro universo
esiste una grandissima quantità di materia oscura che non è visibile perché non
riesce ad interagire con i fotoni e di conseguenza non è visibile. Gli scienziati
non riescono a comprendere il motivo per cui tale materia oscura non riesce ad
interagire con i fotoni come avviene per la materia visibile. Una possibile
spiegazione di tale fenomeno è che la materia oscura non riesce ad interagire
con i fotoni perché proviene dagli universi paralleli: essa entrerebbe nel nostro
universo utilizzando le finestre extradimensionali e polidimensionali oppure i
corridoi extradimensionali costituiti dai buchi neri. Dal momento che la
materia oscura ha effetti gravitazionali nel nostro universo, se essa provenisse,
come pensano molti scienziati, dagli universi
paralleli, questa sarebbe una prova che
esistono rapporti tra di essi.
Per quanto
riguarda la teoria dell’energia oscura essa sostiene che l’accelerazione della
velocità di espansione dell’universo nell’ambito della teoria del Big Bang
sarebbe dovuta proprio a questa energia oscura che sarebbe non visibile, perché come la materia oscura non è in grado di
interagire con i fotoni. Secondo alcuni scienziati tale energia oscura che ha
determinato l’accelerazione dell’espansione dell’universo non si troverebbe nel
nostro universo ma in un universo parallelo e dal momento che, per la teoria delle stringhe, i fotoni non sono in grado di entrare negli universi
paralleli l’energia oscura non potrebbe essere raggiunta e resa visibile dai
fotoni proprio perché si trova non nel nostro universo ma in un universo
parallelo. Tuttavia dal momento che tale energia,
pur trovandosi in un universo parallelo, influenza il nostro universo, se questa teoria fosse dimostrata vera,
avremmo un'altra prova che esistono rapporti di interdipendenza tra gli universi
paralleli, anche perché molti scienziati
sono convinti che il processo del Big Bang non riguardi solo il nostro universo
ma tutti gli n universi paralleli che fanno parte del multiuniverso. Tra l’altro
bisogna mettere in evidenza che nessun scienziato ha la minima idea sulla
natura di tale energia oscura e si presuppone che essa sia la causa
dell’aumento della velocità di espansione del nostro universo perché non si
riesce a trovare nessun altro modo per spiegare tale accelerazione. Proprio
perché non si riesce a capire che tipo di energia sia tale energia oscura, si pensa che essa appartenga ad un altro universo.
Affronteremo
ora l’ultimo argomento del nostro articolo ovvero il rapporto che potrebbe esistere
tra UFO e universi paralleli. Come abbiamo
detto in precedenza le affermazioni di molti contattisti stabiliscono un legame
molto forte tra UFO e universi
paralleli, ma le affermazioni dei contattisti
hanno due forti limiti che pongono dubbi sulla loro attendibilità: in primo luogo
esiste sempre il dubbio che il contattista non abbia mai incontrato gli alieni
ma abbia finto per vari motivi di aver avuto tali incontri; in secondo luogo è
sempre possibile che, anche se il
contattista ha veramente incontrato entità aliene,
tali entità potrebbero aver dato informazioni false al contattista sia riguardo
il rapporto esistente tra UFO e universi
paralleli sua sullo scopo che li spinge a visitare la Terra. Preferiamo non
dilungarci ancora sul complesso problema del contattismo che presenta molti
lati oscuri e di difficile comprensione,
anche se ammettiamo che il contattismo non può essere ignorato dagli ufologi.
Noi abbiamo dedicato molto spazio al fenomeno del contattismo in due nostri
libri intitolati “I credenti degli UFO”
e “Riflessioni sociologiche sul mistero degli UFO”
ragion per cui rimandiamo a tali testi i lettori interessati a tale importante
elemento della fenomenologia ufologica.
Anche molti
rapiti hanno sostenuto che esiste uno stretto rapporto tra gli UFO e gli universi parallel, ma anche in questo caso le affermazioni dei rapiti devono essere
valutate con molta prudenza, perché presentano gli stessi limiti della
affermazioni dei contattisti. Se volessimo discutere di tale problematica in
tale articolo supereremmo di molto
l’ampiezza che un articolo abitualmente può avere, ragion per cui anche
in questo caso preferiamo rimandare i lettori interessati all’avvincente e
attualissimo problema dei rapimenti alieni a due nostri articoli intitolati
“Alcune riflessioni sui rapimenti alieni” e “Considerations about the
abductions” nei quali analizziamo con molta attenzione il fenomeno dei
rapimenti alieni.
Nella parte
finale di questo articolo preferiamo fare quattro considerazioni riguardanti le
conseguenze che deriverebbero dall’eventuale rapporto tra UFO ed universi paralleli.
In primo luogo
il fatto che gli ufo possano provenire non necessariamente da altri pianeti del
nostro universo, lontani
moltissimi anni luce dalla Terra, ma che al contrario possano provenire da pianeti
situati in universi paralleli, elimina il
problema costituito dal fatto che gli ufo per giungere sulla Terra debbano
impiegare moltissimo tempo, anche se
viaggiassero alla velocità della luce.
Infatti, utilizzando la tecnica dell’overdrive, essi potrebbero impiegare pochissimo tempo per
giungere sulla Terra, anche ammesso
che provengano da pianeti molto distanti. Abbiamo descritto ampiamente la
teoria dell’overdrive in due nostri articoli iintitolati “Le rovine sommerse
nel Triangolo delle Bermude” e “Mysterious elements in UFO phenomena” ragion per cui rimandiamo i lettori
interessati a saperne di più sulla teoria dell’overdrive agli articoli citati.
In secondo
luogo se gli ufo provenissero da universi paralleli per passare da un universo
all’altro è molto probabile che l’energia silenziosa che viene impiegata dai
loro mortori potrebbe essere non solo elettromagnetica, come spesso fino ad oggi si è ipotizzato, ma dovrebbe essere un’energia che appunto dia loro la
possibilità di utilizzare le finestre extradimensionali e i “corridoi”
extradimensionali, che mettono
in contatto tra loro gli n universi paralleli. E’ molto probabile che l’energia
utilizzata dai motori degli UFO sia l’energia
gravitazionale dei gravitoni gli unici che secondo la teoria delle stringhe
permetterebbero agli UFO di passare
da un universo parallelo all’altro,
dal momento che secondo la teoria delle stringhe i gravitoni vengono
considerati minuscoli anelli di stringa che possono vibrare liberamente, non essendo legati alle “pareti” denominate D-brane
che l’UFO deve superare per passare da un
universo parallelo all’altro. In sintesi
i gravitoni possono permettere agli UFO
di muoversi da un universo parallelo all’altro,
perché non sono ancorati alle D-brane del nostro universo.
In terzo
luogo se gli UFO provenissero da universi paralleli
si potrebbe spiegare più facilmente il fenomeno dei pre-ufo. Ad esempio il
mistero delle aeronavi che nel 1896 e nel 1897 vennero avvistate negli Stati
Uniti da molti testimoni potrebbe essere risolto ipotizzando che tali aeronavi
provenivano da universi paralleli, cosa che spiegherebbe perché esse furono
viste solamente in quel breve periodo per poi scomparire definitivamente senza
lasciare traccia e senza che sia stato possibile identificare chi erano i loro
piloti ed i loro inventori, descritti da
tutti i testimoni come esseri identici agli uomini fatto che farebbe pensare
che provenivano da un'altra Terra situata in un universo parallelo.
In quarto
luogo l’esistenza degli universi paralleli potrebbe spiegare il fatto che
spesso è stata notata nella fenomenologia ufologica la presenza di fenomeni che
fanno parte della dimensione soprannaturale. Tale associazione tra UFO e fenomeni soprannaturali si potrebbe spiegare
ipotizzando che gli ufo abbiano prodotto tali fenomeni soprannaturali
utilizzando una qualche forma di energia che esisterebbe negli universi
paralleli dai quali essi potrebbero provenire.
Giovanni
Pellegrino
Riferimenti
bibliografici
G. Pellegrino,
Il mistero delle Bermude, nexusedizioni.it
G.
Pellegrino, Le rovine sommerse nel Triangolo delle Bermude, nexusedizioni.it
G.
Pellegrino, Alcune riflessioni sui rapimenti alieni, nexusedizioni.it
G. Pellegrino,
Ipotesi sull’origine degli ufo, centrostudilaruna.it
G. Pellegrino, Considerations about the abductions, centrostudilaruna.it
G. Pellegrino,
Mysterious elements in ufo phenomena, centrostudilaruna.it
G. Pellegrino,
I credenti degli ufo, Edisud, Salerno, 2007
G.
Pellegrino, Riflessioni sociologiche sul mistero degli ufo, Progetto Immagine,
Torino, 2007