ANTIPASTO
D’UFO! Località: Castello-Madonna Boschi (FE) Data: 18/04/1986 Durata del fenomeno: pochi minuti Ora: 20.30 circa Testimoni: Franco Mari e Giovanni Mongini con rispettive consorti I quattro testimoni, pochi minuti prima di arrivare al ristorante di Camillo a Madonna Boschi (FE), locale famoso per le sbafate di pesce, scorgevano dall’interno delle proprie auto, all’altezza di circa 500 metri, delle luci lampeggianti, appartenenti sicuramente ad un F-104, che secondo un angolo d’inclinazione di circa 15° dal suolo, si dirigeva da Ovest verso est. Da calcoli trigonometrici si può dedurre che il jet distava dagli osservatori circa 1700 metri. Qualcosa di strano attrasse la loro attenzione. Fermarono l’auto e scesero a terra. Nella zona soprastante l’aereo, la cui sagoma era distinguibile anche a causa dei lampeggi delle sue luci, si poteva notare ben chiaramente un globo luminoso dalle dimensioni circa 8-9 volte inferiori a quelle dello stesso jet, sfrecciante alla stessa velocità di circa 800 Km/h. Poco dopo, la sfera luminosa di colore bianco gialliccio si portava con uno scatto repentino, quindi con accelerazione scientificamente impensabile, a poche decine di metri davanti al muso dell’aereo, mantenendo costante la distanza da quest’ultimo, fino a sparire gradualmente verso Ovest. Più tardi, anche noi soci dell’USAC raggiungemmo il ristorante a Madonna Boschi, dove ascoltammo la versione dei nostri amici.Erano le 21.15. Cinque minuti prima un altro jet aveva solcato il cielo a velocità sostenuta. Il giorno dopo mi ero premunito di saperne di più dall’Aeronautica Militare di Ferrara. Non che fossi ottimista sulla risposta! Il Tenente Colonnello, infatti, mi assicurò, a parer mio senza troppa convinzione, che al Comando non ne sapevano nulla e che non avevano ricevuto alcun rapporto. Era evidente il proseguimento della congiura del silenzio! I testimoni assicurano che la sfera luminosa, che accompagnava l’aereo, non aveva niente a che fare con elicotteri, palloni sonda o altri ipotetici velivoli convenzionali, di cui si nutre la sezione-discredito del Ministero della Difesa italiana. Data l’attendibilità dei nostri personaggi, c’è da ipotizzare che il rapporto del pilota del F-104 non sia nemmeno figurato negli schedari ufficiali del più vicino radar dell’Aeronautica ferrarese. La verità non si può negare, si può solo nasconderla. E’ possibile che il più vicino radar (quello di Poggiorenatico-FE) sia riuscito a non captare nulla la sera del 18 Aprile, data l’angolazione di circa 15°; ma, qualora fosse stato possibile inquadrare l’oggetto luminoso, lo schermo radar potrebbe non averlo visualizzato, per il semplice motivo che codeste sfere luminose spesso sono di natura immateriale, costituite da pura energia, sconosciuta alla nostra fisica. I Foo-fighters ne sono una prova valida (nel 1978 se n’osservavano a decine, ed alcune di colore rosso, lungo la strada che porta al radar di Poggiorenatico). Resterebbe, tuttavia, il rapporto del pilota, che obbligatoriamente è tenuto a rendere conto al Comando di tutto ciò che riguarda lo spazio aereo, anche del passaggio di uno spillo. Ebbene, se il rapporto non figura, significa che è stato volutamente omesso dai registri ufficiali. Questo rende più corroborante la prova dell’avvistamento da parte dei nostri testimoni, i quali, scesi dalle proprie auto, si erano attardati per assistere a quelle strane manovre del globo luminoso. Ciò che dovettero ingoiare quella sera, è il caso di dirlo, fu proprio un antipasto a base d’UFO. Si riporta a lato un breve schizzo dell’avvenimento.
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