XI MEETING NAZIONALE DI UFOLOGIA

 

UFO: A DUE PASSI DAL MISTERO

 

SANTA MARIA MADDALENA, 4 APRILE 2009

 

Stesura a cura di MATTEO TENAN, segretario dell’U.S.A.C. -E-mail: figlitesla@alice.it e del Direttore Prof. SEBASTIANO DI GENNARO: sebastiano.digennaro@gmail.com

 

Il consueto appuntamento con l’ufologia e la scienza di frontiera dell’U.S.A.C. è ricominciato dopo una pausa di oltre 2 anni nei quali nessuno si è fermato.

L’impegno indefesso di SEBASTIANO DI GENNARO e di tutto il nostro staff è stato premiato con numerose pagine sulla rivista prestigiosa AREA DI CONFINE diretta da ENNIO PICCALUGA, mentre su Internet l’afflusso di contatti, segnalazioni, avvistamenti ed altro materiale è inarrestabile. 

 

La mattina del sabato si è aperta con un nuovo amico: GIUSEPPE LILLO

LILLO è pranoterapeuta, serio investigatore di una vasta gamma di fenomeni, inclusi i cerchi nel grano, e Segretario Organizzativo della FONDAZIONE SENTINEL.

Ha addestrato anche molte persone al training autogeno per riacquisire sicurezza in sé stessi ed anche insegnato a camminare sui carboni ardenti.

GIUSEPPE LILLO ha narrato due episodi vissuti in prima persona.

Il primo episodio risale al 1964, quando Giuseppe, allora 12enne, risiedeva in Basilicata, una notte, mentre si trovava in aperta campagna, vide una sfera bianca (colore intenso simile alle lampade al neon) luminosa che volteggiava nel cielo e mentre la guardava sentì nella propria testa una voce che gli disse “Non devi avere paura, bambino. Non siamo qui per farti del male”. Dopo poco tempo la sfera si allontanò nel cielo.

La seconda esperienza, invece, benché altrettanto naturale, almeno in apparenza, ha avuto in seguito, conseguenze molto più drammatiche.

Nel giugno 2000 GIUSEPPE LILLO, che abitava con la moglie a SAMARATE, in provincia di VARESE, aveva anche aperto per un mese uno studio di Pranoterapia in Basilicata. In quel periodo era ospitato dalla zia.

Una sera di giugno, dopo aver chiuso lo studio ed essersi incamminato a piedi verso l’abitazione della zia, incontrò l’amico TONINO, che di mestiere faceva il parrucchiere.

Siccome non l’aveva visto da parecchio tempo, stette alcuni minuti a parlare, spiegò che aveva aperto uno studio da pranoterapeuta, gli chiese se a casa sua stavano tutti bene, poi alla fine, si salutarono stringendosi la mano,. Nel congedarsi LILLO disse: << Spero che ci vedremo presto>>.

Arrivato a casa dei genitori, ad un certo punto riferì dell’incontro con TONINO, ma gli fu risposto che TONINO era deceduto l’hanno prima. LILLO obiettò raccontando i dettagli dell’incontrò e ricordando di averlo toccato.

Allora il cugino di GIUSEPPE si offrì di accompagnarlo al cimitero presso la tomba di TONINO.

Il giorno successivo si recarono alle 7.30 al Camposanto. LILLO ricorda di aver notato subito che nella fotografia sulla tomba, l’aspetto di TONINO era assolutamente uguale a come gli era apparso.

Nei quindici giorni successivi GIUSEPPE LILLO NON Ê STATO BENE, a causa dell’inquietudine che un’esperienza così straordinaria gli ha provocato. Si è posto addirittura il dubbio ed ha provato anche una punta di spavento per la propria vita, come è logico dopo qualcosa a cui non era per nulla preparato. Ha persino avuto dei timori di rischiare di morire presto, avendo detto a TONINO che ci saremo rivisti presto ed ha quindi riconsiderato il proprio rapporto con la vita e la morte, senza guide e senza manuali delle istruzioni.

Quello stesso giorno LILLO ha descritto alla zia come era vestito TONINO: con un v4estito leggermente più scuro del colore carta da zucchero, con una cravatta gialla con le strisce blu. Quindi la zia gli ha creduto,  perché era così vestito il giorno delle onoranze funebri, in cui LILLO si trovava in provincia di VARESE e nessuno glielo poteva aver riferito.

GIUSEPPE LILLO ha raccontato questa esperienza, come suo solito, senza alcuna vanagloria né smania di protagonismo, ma per testimoniare l’esistenza di una dimensione metafisica ultrasensibile, ma indubbiamente presente nella vita di ognuno di noi.  Dal mio punto di vista vorrei considerare che LILLO ha dimostrato grande maturità ed equilibrio nell’esporre una esperienza non comune e che il presto ed il tardi dello spirito non hanno la medesima valenza del tempo vissuto dal corpo somatico.

 

Il secondo ospite è stata un’altra gradita sorpresa: PIER PAOLO SABA, proveniente da OLBIA e coordinatore per l’U.S.AC. della ragione Sardegna, pittore, scultore e bioterapeuta.

PIER PAOLO SABA ha esordito presentando i risultati delle sue ricerche storiche ed archeologiche, esposte nel libro “ATLANTIDE  dopo la catastrofe: nuove ipotesi scientifiche - SARDEGNA NUOVA ALTLANTIDE?”.

Il Libro è stato scritto a quattro mani con ANDREA MANGOLINI socio dell’U.S.A.C. e rappresentante per la Provincia di REGGIO EMILIA.

 

L’autore sardo ha esordito delineando la presenza attiva di intelligenze extraterrestri fin dagli albori dell’umanità con la vicenda di ADAMO ed EVA come prodotto dell’ingegneria genetica extraterrestre. Sulla base della Bibbia e di una miriade di altri testi sacri di altre tradizioni, SABA ha indicato l’accoppiamento dei cosiddetti Nephilim con le figlie e nipoti di Adamo ed Eva, che, tramite una ulteriore ibridazione avrebbe fatto nascere la stirpe dei giganti.

Mentre nella Bibbia venne citato un solo gigante GOLIA, nel libro da pag. 77 in avanti vengono riportate alcune prove, a partire dagli scheletri ritrovati, che testimoniano l’effettiva esistenza dei giganti, sia pure in un passato remoto.

Quindi la storia della civilizzazione umana è strettamente connessa all’arrivo e all’insediamento di extraterrestri sul Pianeta Terra, per quanto il mondo accademico si ostini ancora a rifiutarlo.

 

Dopo la scomparsa dei Giganti, iniziò la civiltà atlantidea.

Secondo PLATONE Atlantide si era inabissata 9.600 anni prima (circa 10.200 A.C.). Nel secolo precedente SOLONE si era recato in Egitto, a SAIS dove aveva avuto un colloquio privato con l sacerdotI, tra

cui  SONCHI, ed altri detentori del sapere iniziatico, il quale gli confidò che il Popolo Egizio era discendente di Atlantide.

 

Atlantide occupava una area molto grande superiore all’estensione della LIBIA, dell’Egitto e dell’ASIA allora conosciuta, messe insieme.

Prendendo in esame anche le opere di SERGIO FRAU, PIER PAOLO SABA ha determinato che le colonne d’Ercole, secondo i greci, non si troverebbero nello Stretto di Gibilterra fra penisola iberica e nord Africa marocchino, ma ai lati del Canale di Tunisi, tra la Sicilia e l’attuale Tunisia.

In ogni caso, il continente Atlantide si trovava in una zona che oggi è occupata dall’Oceano Atlantico, in quanto non è possibile situare Atlantide all’interno del Mare Mediterraneo, come ha fatto qualcuno, tra cui lo stesso FRAU.

Le vestigia di Atlantide dovrebbero collocarsi nel Golfo dei Carabi in base ai rilievi batimetrici effettuati sui fondali, corroborati, dalle fotografie subacquee che si trovano su diversi siti Internet, le quali testimonierebbero sotto i fondali melmosi, la presenza di piramidi, di strade e di parti di edifici, di indubbia origine artificiale.

 

Quindi PIER PAOLO SABA ci tiene a precisare di non essere un sardista, ma un uomo follemente innamorato della sua sardità.

Purtroppo molti storici ed archeologici ufficiali, tra cui i cosiddetti sardisti hanno sostenuto la linea di pensiero che gli antichi sardi non avevano un proprio alfabeto ed una propria lingua scritta, in quanto non sono stati capaci di decifrare questa cultura e quindi hanno preferito nascondere le testimonianze nei magazzini dei musei, anziché mettere in gioco le presunzioni consolidate. Alcuni altri invece vanno controcorrente e considerano la cultura sarda diretta discendente di Atlantide.

Il coordinatore dell’U.S.A.C. per la Sardegna ha quindi ricordato la vicenda del ritrovamento di GLOZEL in Francia, dove nel 1924, nonno e nipote, mentre aravano i campi, l’animale da traino e l’aratro rischiavano di sprofondare.

Dopo aver messo in salvo l’animale, estrassero l’aratro dalla voragine e si accorsero che sotto c’erano migliaia di frammenti di pietra scritti in un alfabeto sconosciuto.

Tale scrittura è la medesima degli antichi sardi ed è stata ritrovata nel coccio di ORANI, RIPORTATO IN FOTOGRAFIA A PAG. 70 DEL LIBRO.

 

Tutto questo libro secondo l’autore è una sorta di provocazione, una provocazione propositiva che vuole spronare gli storici, glottologi, archeologie e antropologi per esortarli a svegliarsi ed confrontarsi attivamente con le enunciazioni di SABA, in modo obiettivo e quindi anche critico, e di non lasciarsi condizionare dai cliché dell’accademia conformista ed autoreferenziale, inquinata da quelli che PIER PAOLO SABA definisce i “distillati velenosi”.

È già in preparazione un secondo libro sul passato misterioso della Sardegna a firma di PIER PAOLO SABA.

 

 

 

Quindi SABA ha mostrato l’esperimento del mercurio, con il quale ha ribadito, se ancora ce ne fosse bisogno l’esistenza dell’energia vitale, che in PIER PAOLO, come del resto in GIUSEPPE LILLO assume valori molto elevati.

PIER PAOLO SABA ha avvertito prima di tutto i presenti che prima di procedere a maneggiare o trattare il mercurio occorre accertarsi scrupolosamente che la pelle non presenti cicatrici microlesioni, ferite, screpolature o anche piccolissime discontinuità che possano permettere al mercurio metallo estremamente tossico di penetrare a contatto con il sangue.

Quindi ha mostrato il filmato. Nel filmato si è dapprima lavato le mani con acqua e sapone neutro, onde evitare di essere accusato di avere spalmato sulle mai solventi o altri preparati, cosa di cui è stato accusato, a torto, il sensitivo israeliano URI GELLER. Ha quindi spezzato un termometro contenente mercurio, onde fugare il sospetto che anche il mercurio fosse stato trattato con preparati chimici particolari.

Dopodiché l’artista ha posto una moneta da 20 centesimi di Euro su di un palmo di una mano, ha versato il mercurio liquido sopra la moneta e messo l’altra mano sopra chiudendo le due mani insieme.

L’energia vitale emessa dal bioterapeuta sardo ha agito per pochi minuti sul mercurio che in condizioni standard non si amalgama con il metallo della moneta.

Quando SABA ha riaperto le mani è stato possibile vedere la moneta di 20 centesimi ricoperta da uno strato ben evidente di mercurio solido.

Secondo la fisica ufficiale per ottenere un effetto simile occorrerebbe un bombardamento atomico con un acceleratore di particelle, consumando l’equivalente di Megatoni di energia.

L’autore ha quindi mostrato nel video la certificazione di un Istituto che attesta la misurazione dell’intensità del fluido vitale emesso come bioterapeuta dalle sue mani.

Quindi l’oratore ha chiesto se qualcuno era in grado di fornire una spiegazione scientifica di quello che era successo.

Il Segretario dell’U.S.A.C. MATTEO TENAN ha offerto una possibile interpretazione del fenomeno alla luce degli studi di LOUIS KERVRAN sulle trasmutazioni chimiche a debole energia e del fisico partenopeo ROBERTO GERMANO sulla cosiddetta “fusione a freddo” dell’idrogeno, che altro non sarebbero che forme di alchimia scientifiche.

IL pomeriggio è stato aperto nuovamente da PIER PAOLO SABA con la proiezione di un documentario realizzato dalla Televisione della Svizzera Italiana in Sardegna, nei pressi del poligono di Salto di Quirra PERDAS DE FOGU e nel cantone SVITTO, indagando su una serie di casi di tumori e leucemie in gran parte mortali dovuti all’uso di proiettili contenti uranio impoverito.

IL documentario ha puntato il dito anche sulla multinazionale svizzera degli armamenti OERLIKON CONTRAVES che gestisce un poligono nel cantone SVITTO e anche là il numero di tumori si è incrementato in misura esponenziale.

Il video si concludeva con la testimonianza della D.ssa ANTONIETTA GATTI, studiosa di nanopatologie e nanoparticelle, all’università di MODENA e moglie del medico battagliero STEFANO MONTANARI, amico di BEPPE GRILLO e nemico giurato degli inceneritori.

La proiezione si è conclusa con l’appello di SABA, il quale ha ricordato come le particelle velenose siano presenti anche nelle scie chimiche, ha consigliato di attivarsi, affinché il mondo che viene lasciato alle generazioni future non sia paragonabile ad una discarica per rifiuti tossici.

 

La sessione pomeridiana ha visto quindi l’intervento di RAIMONDO GALANTE che ha parlato in pubblico per la prima volta al di fuori della sede dell’U.S.A.C. con un tema molto impegnativo “LA FISICA QUANTISTICA e le sue correlazioni con gli UFOs e con le scienze di frontiera, incluse le discipline esoteriche.

Prima di tutto RAIMONDO GALANTE ha delineato in maniera semplice, ma incisiva quali sono i canoni di base della fisica quantistica e di come essa si sia nettamente distinta dalla meccanica classica.

GALANTE ha ricordato l’effetto fotoelettrico e la radiazione del corpo nero, fenomeni i quali non erano spiegabili dall’elettromagnetismo classico, ma che necessitavano della fisica quantistica.

Il webmaster dell’U.S.A.C ha quindi citato il principio di indeterminazione di HEISENBERG cioè di una particella se ne  può conoscere solo la posizione oppure la velocità, ma non entrambi. Ha sottolineato le forti implicazioni che ne derivano, prima di tutto l’osservatore influenza la realtà per il solo fatto di essere presente, inoltre man  mano che ci si avvicina alla natura intima della materia e dell’energia e quindi della realtà, ci si rende conto che non ci sono certezze assolute, ma posizioni relative e che la materia e l’energia non sono distinte irrevocabilmente, ma si compenetrano a vicenda.

Il Dott. RAIMONDO GALANTE ha esposto il principio dell’Entanglement con il quale è possibile la comunicazione e l’interazione diretta fra l’umano e l’extraterrestre.

Quindi ha spiegato le discipline esoteriche, in particolare lo sciamanesimo di ROWLAND ANTON BARKLEY che ha numerosi punti di contatto con la saggezza dei nativi australiani detti “Aborigeni”, i quali hanno rapporto particolare con i sogni e sono in grado di praticare la levitazione. Se si disciplina il proprio pensiero e lo si rende affilato, con la meditazione, esso diventerà penetrante come un raggio laser.

A quel punto il pensiero è in grado di mutare la realtà.

 

GALANTE, sulla base di quanto detto, ha affrontato il fenomeno Ufo, che può essere suddiviso in due categorie, nella natura duale apparente dell’universo, che poi alla fine dovrà ricongiungersi, ma in questo momento è duale.

Da un lato c’è il contatto positivo con esseri dotati extraterrestri di coscienza che apporta consapevolezza ed evoluzione alla persona che beneficia del contatto,  dall’altro lato, purtroppo c’è il rapimento o abductions che è un crimine violento che arreca dolore e sofferenza all’essere umano, il quale viene spinto verso l’involuzione, come è stato nel caso di PIER FORTUNATO ZANFRETTA .

L’essere umano che è vittima di questo tipo di incontri deve trovare dentro di sé la consapevolezza per elevare la propria frequenza, in modo da distanziare gli extraterrestri negativi. Se riesce ad elevare la propria frequenza ed a fare il salto quantico di coscienza, in seguito non lo rapiranno più.

GALANTE ha concluso ricordando GIORDANO BRUNO e facendo alcuni accenni alla teoria delle stringhe formulata da SCHWARZ.

 

Il relatore successivo è stato il Dott. COSTANTINO PAGLIALUNGA, laureato in chimica, residente a PORTO S. ELPIDIO, località costiera dove vive anche GIORGIO BONGIOVANNI.

PAGLIALUNGA ha enunciato la teoria della Terra Cava, secondo la quale la terra è vuota ed al suo interno ci sarebbe un piccolo sole ed una civiltà evolutissima in grado viaggiare sui dischi volanti.

L’autore ha narrato la storia dell’interazione fra i popoli dell’interno e quelli della superficie terrestre. La presenza delle aperture ha causato anche guerre e massacri come quelli subiti dagli indigeni della Colombia, per mano degli spagnoli che cercavano l’Eldorado.

LE due aperture principali si trovano al polo nord ed al polo sud.

Il Dott. PAGLIALUNGA ha asserito di aver recuperato i diari originali dell’Ammiraglio Byrd, il quale sarebbe penetrato all’interno della Terra ed avrebbe preso contatto con la civiltà ivi stabilitasi.

Sono state mostrate alcune fotografie rielaborate al computer, che secondo il relatore attesterebbero il fatto indubitabile secondo il quale tutti i pianeti hanno due aperture polari e sono cavi internamente.

Il ricercatore marchigiano ha preso in esame anche la vicenda di ETTORE MAIORANA, il quale sarebbe stato prelevato da un disco volante pilotato da uomini provenienti dall’interno della terra e là sarebbe stato condotto per diventare il Ministro degli Interni.

Anche all’interno dell’Adriatico di fronte alle coste marchigiane ed abruzzesi ci sarebbe una piccola apertura che condurrebbe all’interno della Terra.

 

La sessione serale è stata aperta dal Prof. GIANFRANCO DEGLI ESPOSTI che ha affrontato il tema degli avvistamenti di UFO nell’Ex Unione Sovietica.

L’insegnate ha esordito delineando la teoria del cosmismo, formulata nel XIX° SECOLO e propugnata dai gerarchi sovietici, secondo cui l’ideologia comunista, oltre che sulla Terra si sarebbe diffusa in tutto l’universo a partire dal Pianeta Marte soprannominato “Stella rossa”.

Quindi sono stati descritti gli episodi dell’era preindustriale, cominciando dalla misteriosa sfera con un occhio robotica e la scomparsa temporanea del cosacco BUSKIN nel XVIII° secolo.

DEGLI ESPOSTI ha affrontato il XX° secolo con l’ossessione di STALIN per gli UFOs sull’URSS e sugli altri paesi. Il dittatore georgiano incaricò il Dott. KOROLEV, il padre dell’astronautica sovietica, di mettere insieme una commissione di studio, la quale sulla base dei numerosi rapporti militari interni e dello spionaggio all’estero, incluse alcune comunicazioni inerenti il recupero dell’UFO precipitato a ROSWELL, giunse alla conclusione che gli UFOs non erano un’arma segreta statunitense , ma un fenomeno reale di origine esterna al nostro Pianeta.

KOROLEV a sua volta ebbe occasione di avvistare un OVNI sopra al cosmodromo di BAIKONUR.

L’ufologo bolognese ha passato in rassegna un corposo elenco di eventi ufologici dei vari anni, quindi ha narrato la creazione della prima commissione di inchiesta ufficiale, costituita nel 1967, dietro l’impulso degli scienziati FELIX ZIGEL e ALEXANDER KASANTSEV, presieduta dal generale ANATOLY STOYALOV.  Purtroppo tale commissione non ebbe modo di elaborare le proprie conclusioni, in quanto fu sciolta l’anno successivo, con un conseguente inasprimento del segreto e del cover-up.

Non sono mancati episodi di ostilità da parte degli oggetti volanti.

Secondo il ricercatore Vladimir AVINSKI, il 13/9/1990, un UFO triangolare si è fermato in cielo sopra una base militare. Dall’oggetto è partito un raggio che ha fuso una antenna per telecomunicazioni, poi è fuggito via.

Infine GIANFRANCO DEGLI ESPOSTI ha descritto quello che è stato il caso esemplare della Storia dell’Unione sovietica, l’incontro ravvicinato del terzo tipo nel parco giochi della città di VORONEZ.

In quell’episodio, un disco volante con un simbolo simile a quello di UMMO, è atterrato nel parco giochi di VORONHEZ, alle 18.30, il 27/9/1989, Da esso sono fuoriusciti tre esseri di aspetto robotico, alti tra i tre e i 4 metri, ma con la testa molto piccola. Uno di questi esseri avrebbe catturato uno dei testimoni, l’adolescente VASIA SURIN di 11 anni e quindi si sarebbe smaterializzato.

Dopo alcuni minuti, l’UFO è decollato e si è allontanato ed il ragazzo è ricomparso nel parco sano e salvo.

Sul luogo dell’atterraggio sono state trovate tracce ed elementi in quantità anomala, come fosforo ed itterbio, insieme ad una sostanza rossa oleosa

I nomi degli altri tre testimoni sono: ZHENIA BLINOV, JULIA SHOLOKOVA, citati da GIANFRANCO DEGLI ESPOSTI.

Mancava il nome del quarto testimone, che GIANFRANCO DEGLI ESPOSTI non ha trovato.

Dal Giornale dei Misteri N° 220 del Febbraio 1990 e N° 225 del Luglio 1990, devo fare alcune precisazioni.

ZHENIA BLINOV, JULIA SHOLOKOVA sono due testimoni che hanno parlato alla televisione sovietica, ma non compaiono nelle 4 fotografie mostrate da GIANFRANCO DEGLI ESPOSTI.

Oltre a VASIA SURIN, su cui c’è un fotogramma della televisione sovietica in cui c’è scritto il nome in alfabeto cirillico, gli altri tre testimoni, elencati in senso antiorario: LENA SAROKINA, VOLODIA STARTSHEV e ALIOSHA NIKONOV.

Facciamo comunque i complimenti a GIANFRANCO DEGLI ESPOSTI per il suo impegno costante negli anni e al segretario  MATTEO TENAN, che è la memoria vivente dell’U.S.A.C.

 

Veniamo quindi a MATTEO TENAN, che è stato spostato alle ore 22.00 a causa del raddoppio della durata della relazione del Prof. COSTANTINO PAGLIALUNGA.

Questa relazione che vede MATTEO TENAN come portavoce non avrebbe potuto avere luogo senza il lavoro coraggioso ed impegnativo di CRISTOFORO BARBATO, LUCA SCANTAMBURLO e soprattutto ALBERTIO ROCCATANO, autore del libro “L’AUDIOVISORE TEMPORALE”, Edizioni ANDROMEDA

Tenan ha prima di tutto delineato la vicenda umana di Padre PELLEGINO ERNETTI come sacerdote, musicista, insegnate di canto, esorcista e scrittore, per delineare lo spessore umano del monaco benedettino al di fuori della vicenda del cronovisore.

La carica di umanità e di generosità di ERNETTI, secondo MATTEO TENAN, gli varrà la santità a prescindere dall’opera di scienziato e di fisico, nella costruzione del dispositivo di audiovisione temporale.

Quindi MATTEO TENAN ha descritto in breve i principi della fisica quantistica, riallacciandosi con l’esposizione del Dr. RAIMONDO GALANTE, su cui si basano i dispositivi di Padre PELLEGRINO ERNETTI e di Padre LUIGI BORRELLO e gli inconvenienti di quest’ultimo.

MATTEO TENAN ha messo bene in chiaro sulla base di ricercatori cristiani dalla profonda spiritualità, come l’ex gesuita SALVADOR FREIXEDO, che le apparizioni mariane sono prodotte da entità extraterrestri e non dalla sfera divina, esprimendo chiaramente che il compito dello studioso è quello di investigare e se possibile spiegare i fenomeni non convenzionali e non quello di promuovere una determinata confessione religiosa o l’ateismo.

Quindi è stato svelato che il terzo segreto di Fatima, in realtà è una sorta di ultimatum alla Terra formulato da alieni regressivi e violenti, che mirano alla sottomissione totale dell’umanità.

Il segretario dell’U.S.A.C. ha spiegato come GIOVANNI XXIII si sia trovato a dover effettuare una difficile scelta e come la minaccia da parte di questi alieni non sia cessata, ma anche essi sono ancora presenti sul nostro Pianeta.

È stato solo accennato il discorso relativo al decimo Pianeta conosciuto come NIBIRU o MARDUK il quale ospita al proprio interno cosmonauti appartenenti alla razza umana, con la struttura genetica intatta ed esponenti di numerose altre razze differenti, provenienti da pianeti differenti.

MATTEO TENAN ha concluso asserendo che l’umanità non deve essere condizionata dalle presunte “profezie” scritte da personaggi senza etica e senza dignità che si travestono da figure religiose per ingannare le altre specie ed esortando i presenti a prendersi le proprie responsabilità e compiere scelte consapevoli nelle trasformazioni che sono già in atto e che porteranno nel prossimo futuro ad un salto quantico evolutivo sia dal punto di vista materiale che dal punto di vista del corpo somatico.

 

La relazione di SEBASTIANO DI GENNARO intitolata “ALIENI E GOVERNI OCCULTI” è stata spostata ad un venerdì nella sede dell’U.S.A.C. per mancanza di tempo.

In questa trattazione il Prof. SEBASTIANO DI GENNARO esporrà in modo approfondito l’infiltrazione occulta di elementi alieni malvagi all’interno dell’umanità ai posti di comando e l’uso di tecnologie particolarmente sofisticate per il controllo della mente e della volontà delle persone, distorcendo le percezioni sensoriali e manipolando le funzioni fisiologiche dell’organismo.

 

I nostri studi e le nostre ricerche continuano tutti i venerdì alle ore 21.00 nella nostra sede

Gli atti del simposio di quest’anno sono disponibili su carta ed inoltre sono disponibili le videocassette.

 

Per approfondimenti

U.S.A.C.

 

MATTEO TENAN          VIA VENEZIA 64           44038 PONTELAGOSCURO  FE           Tel. 0532461978

figlitesla@tiscali.it

 

 

SEBASTIANO DI GENNARO                 VIA SAVONAROLA 90 45030 OCCHIOBELLO RO

Tel. 0425/750689                                  sebastiano.digennaro@gmail.com

 

La sede dell’USAC è sempre in

VIA BACCANAZZA 13                          45030 S. MARIA MADDALENA

e le riunioni si svolgono il Venerdì sera alle ore 21.00.